Un altro vitigno nobile...
Si è svolta il 23 febbraio, presso la sede AIS di Torino, un'altra serata dedicata ai vitigni nobili; protagonista il Sauvignon Blanc.
Il vitigno è secondo per la sua popolarità solo allo Chardonnay ed è molto riconoscibile per i suoi caratteri varietali.
Il grappolo è compatto e piccolo, ma gli acini sono molto grandi; ha una grande vigoria e se la vegetazione, circostante, sfugge dal controllo si otterrano vini con caratteristiche molto erbacee.
Il Sauvignon ha una maturazione tardiva, ma il raccolto può anche essere precoce a seconda dello stile che si vuole dare al vino; se vendemmiato presto il vino ottenuto risulterà con una spiccata acidità e aromaticità, se vendemmiato tardi perderà parte della sua tipica acidità e il vitigno sarà più sensibile alla formazione della muffa nobile(Botrytis cinerea).
La composizione del terreno è fondamentale e i risultati migliori si ottengono in presenza di terreni a base di silicio.
In alcune zone di produzione, in presenza di climi continentali atlantici, nei vini viene aggiunta una percentuale di uve Semillion per dare maggior struttura.
Le maggiori zone di produzione sono :
LOIRA divisa in Sancerre, Poully Fumè, Quincy, Reully e Menetou Salon.
A Sancerre troviamo bianchi freschi, giovani, molto fruttati e minerali; a Poully i vini sono pieni, grassi e sempre con un'elevatà acidità, sono in grado di invecchiare anche per decenni;a Quincy, Reully e Menetou Salon troviamo vini molto freschi e beverini da consumarsi giovani e non adatti all'invecchiamento.
BORDEAUX nella zona Le Graves posta a sinistra del fiume Garonna.
E' presente un terreno caratteristico costituito da uno strato di graves (ciottoli), formato dai depositi alluvionali della Garonna. Il clima è adatto allo sviluppo di vitigni a bacca bianca e le vendemmie avvengono manualmente così come le diraspature. La pressatura è soffice, la fermentazione in barrique e i vini sostano sui lieviti per almeno 12 mesi. Si ottengono vini morbidi, con una buona acidità e una discreta longevità.
Nel Sauternes, insieme al Semillion e al Muscadel si ottiene il miglior vino bianco del mondo!
In ITALIA il Sauvignon è coltivato in quasi tutte le regioni, ma i risultati migliori, anche eccellenti, si ottengono in Alto Adige e in Friuli. I primi tendono ad essere più eleganti e fini mentre i secondi hanno una buona struttura e una spiccata acidità. Caratteristica di questi vini sono il sentore erbaceo, di foglia di pomodoro e di peperone verde.
Il Sauvignon è coltivato anche in SUD AFRICA nella zona di Costantia in cui ritroviamo un clima adatto alla cultura del vitigno, le correnti atlantiche mitigano il caldo presente a quelle latitudini. Sono presenti notevoli realtà cooperative.
In CILE è presente nella zona Nord a Casablanca. Subisce l'influsso del mare e gli inverni miti consentono di posticipare la vendemmia ottenendo prodotti molto fini.
Ultimamente si stanno ottenendo ottimi risultati anche in NUOVA ZELANDA nella zona di Marlborough e Martinborough, zone fresche ,ventilate e soleggiate con un clima simile a quello italiano.
Questi i prodotti degustati durante la serata:
I vini che sono piaciuti di più sono stati il Neozelandese Cloudy Bay e il Pouilly Fumè, a me personalmente è piaciuto molto "Y" di Yquem anche se influenzato molto dalla presenza del Semillion. Buoni gli italiani che hanno dimostrato di rispecchiare le caratteristiche principali del Sauvignon: acidità, aromaticità e un buon tenore alcolico!
La serata è stata molto piacevole grazie anche alla buona conduzione del Sommelier AIS Mario Bevione.
Alla prossima degustazione...
Davide Marone