Esordio in rete per il settimanale telematico Teatro Naturale. L'idea di una nuova testata, visibile in chiaro e senza abbonamento all’indirizzo www.teatronaturale.it, è sorta dall'esigenza di risvegliare un mondo che per anni è rimasto in attesa che si muovesse qualcosa senza mai agire coralmente per ridare senso a chi lavora la terra. Con la direzione dello scrittore e giornalista Luigi Caricato, la competente collaborazione dell’agronomo Alberto Grimelli, oltre che di una nutrita schiera di giovani, la nuova redazione assumerà l’arduo impegno nel promuovere un modo inedito di concepire l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente.

"Sarà una sfida importante" spiega Caricato. "Non si tratta di un settimanale di sola informazione, ma di una vera e propria rivista di pensiero, seppure dai contenuti snelli e dal linguaggio divulgativo. Mi muoverò – aggiunge – intorno a temi non necessariamente periferici, trattando ogni argomento con spirito nuovo. Non più invece, com'è avvenuto finora, quale esclusivo fenomeno di costume, o, in alternativa, quale espressione di puro tecnicismo. Teatro Naturale – precisa Luigi Caricato – segna un punto a favore di quanti ancora vogliano concepire ampi spazi alla creazione di un movimento di pensiero rurale. La qualità dei prodotti tipici - spiega il direttore - non nasce a caso. Si struttura e prende forma anche attraverso una maggiore e più accurata qualificazione del comparto produttivo".

"Fino ad oggi - incalza l'agronomo Grimelli - non sono mai state create occasioni di riflessione. I produttori non conoscono a sufficienza lo stato delle cose. Ignorano addirittura i contorni specifici del proprio ruolo nel groviglio delle economie mondiali". Ecco dunque lo spirito che anima il settimanale Teatro Naturale. L'intenzione di chi lo realizza sta tutta nel ridestare un mondo che per anni ha sonnecchiato e che vive ancora oggi sugli allori della rinnovata attenzione verso i prodotti tipici e di qualità.

"Non ci si può fermare alle illusioni delle mode, occorre strutturare al meglio il futuro - conclude Luigi Caricato - in modo da muoversi più agilmente con le proprie gambe, senza restare al solito confinati ai margini del sistema economico e decisionale".

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