La gradazione alcolica
minima è di 12 gradi. Con gradazione inferiore, i vini sono denominati
Vesuvio Doc e non potranno portare in
etichetta la dicitura “Lacryma
Christi”. È un prodotto che entra a pieno titolo
nella storia dell’enologia nazionale ed internazionale. Infatti, la fama
di questo vino (Doc dal 1983), ha fatto fiorire miti e leggende, tra le
quali la più affascinante è: “ Dio riconoscendo nel Golfo di Napoli un
lembo di cielo asportato da Lucifero, pianse e laddove caddero le lacrime
divine sorse la vite del Lacryma Christi”.
La zona di produzione comprende le aree dei comuni di Boscotrecase,
Trecase, San Sebastiano al Vesuvio, e parte dei territori dei comuni di
Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boscoreale, Torre Annunziata,
Torre del Greco, Ercolano, Portici, Cercola, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia
e Somma Vesuviana, tutti in provincia di Napoli. 10 le “Lacryma
Christi bianco 2002”, che sono passate sotto l’esame attento di
11 degustatori AMIRA (Buonora, Calabrese, Cavallaro, Citro, Daniele,
Falanga, Napoleone, Onorato, Rotondi, Taurone e Vicinanza).
I campioni degustati nei saloni del Hotel
Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato.
Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della
stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.
1° vino classificato: Naturalia 2002, Lacryma
Christi del Vesuvio Doc, A.H., Taurasi (AV). La migliore
“Lacryma” degustata è una novità: Naturalia. Non sappiamo da chi è stata
prodotta. Sull’etichetta oltre al nome del vino, abbiamo letto
“imbottigliato da A.H. s.c.a.r.l. Taurasi Avellino”. Presumiamo che A.H.
stia per Antica Hirpinia, la famosa azienda cooperativa che già in
precedenti degustazioni si era distinta per la qualità dei suoi vini. In
tutti i casi, riteniamo che il vino è buono, ma l’etichetta è incompleta e
non è chiara per noi e per il consumatore. Ottimo/eccellente alla vista.
Buono al naso dove si percepivano sentori di albicocca vesuviana matura.
Al gusto buono con un’ottima persistenza. È una delle poche “lacryme”
degustate che merita di essere provata. In enoteca circa € 6,00.
Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 66/100 buono.
2° vino classificato: Lacryma Christi del Vesuvio
Doc 2002, Mastroberardino, Atripalda (AV). Ancora un vino
proveniente dalla provincia di Avellino. Questo fa pensare che gli
avellinesi nella vinificazione hanno una marcia in più. In ogni modo
parliamo della più famosa azienda campana di tutti i tempi, la
Mastroberardino. Vino simile al precedente che ha due punti in meno, persi
nella persistenza olfattiva, che in questo caso emetteva dei piacevoli
sentori di mela gialla matura. In enoteca circa € 6,00. Gradazione
alcolica 12 %. Punteggio finale 64/100 buono.
3° vino classificato: Lacryma Christi del Vesuvio
Doc 2002, Sorrentino, Boscotrecase (NA). Tutto sommato un vino
corretto e piacevole. Ottimo/eccellente al visivo. Buono/sufficiente al
naso e al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica
12,5%. Punteggio finale 61/100 buono.
4° vino classificato: I Nobili delle due Sicilie, Lacryma Christi del
Vesuvio Doc 2002, Enodelta, Afragola/Ercolano (NA). Vino che ha
superato di poco la sufficienza. Prezzo indicativo in enoteca: € 3,45.
Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 53/100 sufficiente.
5° vino classificato ex aequo: Lacryma Christi
del Vesuvio Doc 2002, Ametrano, Torre Annunziata (NA). Il vino
di questa nuova azienda è risultato poco più che sufficiente. Nei sentori
si sono riscontrati dei profumi che ricordavano la mela al di là della
maturazione completa. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,50. Gradazione
alcolica 12 %. Punteggio finale 52/100 sufficiente.
5° vino classificato ex aequo: Lacryma Christi
del Vesuvio Doc 2002, De Falco, San Sebastiano al Vesuvio (NA).
Ottimo/eccellente al visivo. Sufficiente/buono all’olfatto e al gusto.
Scarsi i profumi. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,50. Gradazione
alcolica 12,5%. Punteggio finale 52/100 sufficiente.
7° vino classificato: Lacryma Christi del Vesuvio
Doc 2002, Andrea Pagano, San Marzano sul Sarno (SA). Il voto è
tutto dire. Vino prodotto dall’azienda vinicola Pagano di San Marzano,
famosa per quantità, e anno dopo anno si sta distinguendo anche per
qualità.. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,00. Gradazione alcolica 12%.
Punteggio finale 50/100 sufficiente.
8° vino classificato: Lacryma Christi del Vesuvio
Doc 2002, Grotta del Sole, Quarto (NA). Semplicemente
sufficiente e data l’importanza dell’azienda non è un risultato positivo.
Prezzo indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio
finale 49/100 sufficiente.
9° vino classificato: Lacryma Christi del Vesuvio
Doc 2002, Scala, Portici (NA). Azienda storica che vinifica dal
1830. ci si aspettava molto di più. Al naso profumi non proprio piacevoli.
Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 12%. Punteggio
finale 47/100 sufficiente.
10° vino classificato: Lacryma Christi del
Vesuvio Doc 2002, Saviano, Ottaviano (NA). Altra antica cantina
(1760), altra delusione. Il campione degustato aveva degli evidenti
difetti già alla vista, era velato. Al naso, sentori che ricordavano il
fieno. Ad essere buoni, il vino è appena entrato nella sufficienza….Prezzo
indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 12 %. Punteggio finale
42/100 sufficiente
Come dappertutto, Cristo ha versato poche lacrime nella vendemmia 2002.
Speriamo tanto nel 2003!
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Diodato Buonora
Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
Amirapaestum.it |
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