18.04.2002 | Eventi

Degustazioni - Amira Aglianico Grand Prix - 1ª manche

Degustazioni – “Amira Aglianico Grand Prix” 1ª manche – Benevento / Caserta Primo Delius 1999 – Aglianico Beneventano IGT

L’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, organizza periodicamente delle degustazioni vinicole alla cieca, cioè i degustatori, non sono al corrente dei vini che assaggiano. 

La Scheda
I degustatori devono valutare per ogni vino l’esame visivo (limpidezza, colore e fluidità), l’esame olfattivo (intensità, persistenza e finezza) e l’esame gustativo (intensità, persistenza, finezza, corpo, stato evolutivo e giudizio finale). La scheda dell’Amira-Paestum è molto meno tecnica di tutte le schede professionali, ma è immediata ed è facile da compilare da un qualsiasi amatore del buon vino. Infatti i vini sono consumati soprattutto dalla gente comune e non solo dagli addetti ai lavori. Alla fine ogni vino ottiene un giudizio in centesimi. Fino a 19 punti un vino non è giudicabile, da 20 a 39 punti è scadente, da 40 a 59 punti è sufficiente, da 60 a 79 è buono, da 80 a 94 è ottimo e da 95 a 100 punti è eccellente.

Il Tema
L’ultima degustazione è stata la prima di quattro “manche” che avranno come tema l’aglianico 1999 / 2000. Verranno degustati una serie di vini delle quattro zone più “vocate” alla coltivazione del vitigno aglianico: Benevento/Caserta, Avellino, Salerno e il Vulture (Basilicata). I due vini, primi classificati di ogni manche, si sfideranno in una “simbolica” finale.

L’aglianico è il più famoso vitigno dell’antichità (Vitis Hellenica), sembra sia stato introdotto in Italia dai Greci, all’epoca della fondazione di Cuma o poco più tardi, mentre la trasformazione del nome Hellenica in Hellanica e quindi in aglianico deve farsi risalire alla fine del XV secolo, al tempo del dominio degli Aragona nel regno di Napoli.

10 vini delle province di Benevento e Caserta, quelli più facilmente reperibili sul mercato, sono passati sotto l’esame attento di 10 degustatori AMIRA. (Buonora, Napoleone, Cavallaro, Torrusio, Falanga, Calabrese, Adduono, Grippo, Onorato e Raucci). 

I campioni degustati il 17 aprile, nei saloni dell’Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso. 

1° vino classificato: Delius 1999, Aglianico Beneventano IGT, Cantina del Taburno, Benevento. Un grande vino. Entusiasmante. Eccellente all’esame visivo in tutti i parametri: limpidezza, colore e fluidità. All’olfatto: ottimo in tutti i valori, dove si percepivano i sentori di susina matura e liquirizia. Al gusto: ottimo all’intensità e alla persistenza ed eccellente in finezza e al corpo. Se lo dovreste acquistare, prendetene 2 bottiglie: una da bere e una da conservare. Prezzo indicativo in enoteca: € 20,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 87/100, ottimo.

2° vino classificato: Bue Apis 1999, Aglianico Beneventano IGT, Cantina del Taburno, Benevento. Un vino che ha fatto molto parlare di se, per aver ricevuto i tre bicchieri dal “Gambero rosso 2002”, e perché trovarlo è un’impresa non indifferente. Una rarità che, diciamo, ha quasi confermato tutto quello che è stato scritto sul suo conto. Per averlo, è stato “corrotto” il maître-sommelier del Ristorante Il Granaio di Paestum. Della stessa azienda del primo classificato, il Bue Apis è prodotto da uve provenienti da una vigna di 100 anni, a 1000 metri dalla cantina. In degustazione ha dato questi risultati: Ottimo/eccellente alla vista; Ottimo/buono all’olfatto, con sentori di frutta rossa matura e spezie; Eccellente in quasi tutti i parametri gustativi. Prezzo indicativo in enoteca: € 65,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 85/100, ottimo

3° vino classificato: Fattoria La Rivolta 1999, Aglianico del Taburno DOC, Ciurica, Torrecuso (BN). Terzo si, ma con onore. Solo due punti in meno del “grande” Bue Apis. Un buon rapporto qualità-prezzo. Per i degustatori Amira questa azienda era sconosciuta, dopo questo assaggio, sicuramente la controlleranno “a vista”. Eccellente/ottimo al visivo. Ottimo al naso, dove si sentivano deliziosi profumi di ciliegia, amarena, prugna, spezie, liquirizia, tabacco e anche un sentore che ricordava il fungo porcino. Al palato ottimo in tutto. Prezzo indicativo in enoteca: € 12,00. Gradazione alcolica 14,5%. Punteggio finale 83/100 ottimo.

4° vino classificato: Aglianico 2000, Beneventano IGT, Azienda Agricola Villa Matilde, Cellole (BN). Vino prodotto da una delle più belle realtà enologiche della Campania. Fino allo scorso anno era commercializzato come Roccamonfina IGT, da quest’anno, ignoriamo il perché, è diventato Beneventano IGT. Ottimo/eccellente alla vista. Buono/ottimo al naso con sentori di frutta rossa matura. Ottimo/buono al gusto con una bella piacevolezza. Prezzo indicativo in enoteca: € 7,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 72/100 buono.

5° vino classificato: Aglianico 1999, Sannio DOC, C.P.T. Borgo San Michele, Montefusco (AV). Inferiore ai precedenti. Questo vino è stato valutato ottimo/eccellente all’esame visivo. Buono/ottimo all’olfatto con sentori di frutta rossa matura. Buono/sufficiente al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 62/100 buono. 

6° vino classificato: Aglianico 2000, Guardiolo DOC, Coop. Agr. Guardia Sanframonti (Bn). Un buon piccolo aglianico. Diverso nella “costruzione”. Ottimo/eccellente alla vista. Sufficiente/buono all’olfatto con sentori di ciliegia matura. Buono al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 60/100 buono.

7° vino classificato: Fontanavecchia 1999, Aglianico del Taburno DOC, Orazio Rillo, Torrecuso (BN). In altre degustazioni, questa piccola azienda aveva sorpreso favorevolmente e, per questo motivo, ci si aspettava di più. Ottimo/eccellente alla vista. Sufficiente/buono al naso, dove si percepivano i profumi della frutta sotto spirito. Buono al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 7,00. Gradazione alcolica 13,5 %. Punteggio finale 59/100, sufficiente.

8° vino classificato: Joaquin 2000, Aglianico Beneventano IGT, Andrea Pagano, San Marzano sul Sarno (SA). Ottimo/eccellente alla vista. Buono/sufficiente al naso, dove si percepivano i sentori di ciliegia. Sufficiente/buono al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 12 %. Punteggio finale 55/100, sufficiente. 

9° vino classificato: Aglianico 1999, Terre del Volturno IGT, Villa San Michele, Vitulazio (CE). Bella l’etichetta. Il resto: Buono/ottimo alla vista. Buono/sufficiente al naso, dove si percepivano i sentori di marasca e ciliegia. Sufficiente al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 12 %. Punteggio finale 50/100, sufficiente. 

10° vino classificato: I Vini del Cavaliere 2000, Aglianico Beneventano IGT, Azienda Agricola Cuomo, Capaccio-Paestum (SA). Buono alla vista. Il resto, in questa degustazione, è risultato scadente. All’olfatto un curioso sentore simile all’anidride solforosa! Prezzo indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 29/100, scadente. 

Il Delius 1999 e il Bue Apis 1999, entrambi della Cantina del Taburno, sono in finale di questo “Amira-Aglianico Grand Prix”.
L’appuntamento è fra circa una settimana con i vini prodotti con uve aglianico della provincia di Avellino. 

Diodato Buonora, Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazioni
Per informazioni: Amira Paestum

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