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L'Italia
ha detto no al ''vino pinocchio'': il vino invecchiato
utilizzando trucioli di rovere; almeno per
quanto riguarda i vini a denominazione Doc e Docg. Dopo
l'approvazione del Regolamento Ue sui
trucioli nei vini, il ministro delle Politiche Agricole,
Paolo De Castro, ha firmato il
decreto che ne vieta l'utilizzo per i vini Docg e Doc italiani,
adottando così le misure più restrittive consentite dall'Unione
Europea ai singoli paesi membri. ''Siamo contenti per questa
decisione - afferma Roberto Bruchi,
enologo e direttore di Aprovito
- in quanto va incontro alle richieste che la nostra associazione ha
avanzato da tempo per affermare quel modello di produrre vino che si
basa su secoli di storia e di tradizioni''. ''Questo significherà - continua il Bruchi - che in Toscana il 65% dei vini prodotti dalla nostra regione non potranno utilizzare questa pratica per i vini igt. Chiediamo comunque che venga riportato sulle etichette l'utilizzo di eventuali trucioli per una corretta informazioni ai consumatori e per difendere quei produttori che utilizzano le tecniche tradizionali di invecchiamento nei fusti di legno. Rifiutare l'apertura verso una serie di pratiche che non hanno nulla a che fare con naturalità e che significherebbero non solo soccombere alle leggi del mercato e dell'industria, vuol dire frenare quelle tecnologie produttive che danneggiano l'immagine del vino e ne compromettono la stessa storia e tradizione''. Ufficio Stampa: Agenzia Freelance Tel. 0577.219228 Fax. 0577.247753 E-mail: sienanews@iol.it Per informazioni: A.pro.vi.to Tel. 0577.271114 Fax 0577.271614 E-mail: info@aprovito.it |