14.06.2009 | Vino e dintorni Inserisci una news

si fa presto a dire albana

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un'occhio di riguardo all'autoctono

SI FA PRESTO A DIRE  ALBANA.

 

Il panorama enologico dell’Emilia Romagna,  non è costituito solo  da Lambrusco, Sangiovese  e Tavernello a profusione, come qualche giornalista enogastronomico che ho incontrato al Vinitaly ha affermato convinto,   ma anche di Albana,  autoctona varietà  a bacca bianca diffusa principalmente nelle province di Forlì e Ravenna.

L’introduzione dell’Albana in Romagna  è da accreditare ai Romani , infatti il nome si può fare riferire ai colli albani, ma il nome può anche derivare dal latino ‘ALBUS’ che tradotto significa ‘bianco per eccellenza ’ 

 L’introduzione di questo vitigno è legato ad una leggenda: la figlia dell'imperatore Teodosio, Galla Placidia, assaggiò per prima questo vino durante una sosta in un paesino della Romagna di nome Bertinoro..

Gli abitanti del luogo glielo servirono  in una rozza brocca di terracotta ma appena l'ebbe bevuto fu estasiata dalla bontà di quel nettare tanto che esclamò: "Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro, per rendere omaggio alla tua soavità!".

Qualche mio studente dei corsi amatoriali di enologia ironizza che il sorriso di Galla Placidia che si può ammirare nei  mosaici della basilica  di  Classe sia da imputare  ad una sbronza  a base di Albana…..

A voi lascio le considerazioni quando andrete a visitare la basilica…  Ma ritorniamo alla storia dell’Albana

Da qui la nascita del nome Bertinoro, paesino della provincia di Forlì dove appunto l’imperatrice sostò e dal momento che si può definire autoctono ( definizione scolastica che ho ricevuto venti anni fa sempre suscettibile a modifiche) ciò che presente sul territorio da almeno 50 anni , l’Albana si può ben definire il nostro Autoctono per eccellenza.

A livello di denominazione nel 1967 nasce la DOC   e  nel 1987 ha ottenuto la DOCG , primo fra i vini bianchi italiani.. E’ un vitigno plastico e il disciplinare di produzione lo prevede nella versione ‘secco’ ‘amabile’ ‘dolce’’passito’ ‘riseerva’

Visivamente l’Albana si presenta con  foglia grande, pentagonale, trilobata o pentalobata; il grappolo può essere grande (Albana Gentile di Bertinoro e Albana della Compadrana), allungato (Albana della Serra o della Forcella),  medio-grosso (Albana della Bagarona), piccolo (Albana della Gaiana), generalmente spargolo, ( il grappolo spargolo la rende ideale per la produzione del passito)più raramente compatto, con una o due ali; acino medio, sferoidale, con buccia di colore giallo-verde o dorato carico, tendente all'ambrato, pruinosa, sottile ma consistente.

La vinificazione dell’Albana è un po’ la croce e delizia di tutti gli enologi che si cimentano con la vinificazione di questo vitigno a causa della sua malefica predisposizione all’ossidazione .

Il disciplinare di produzione permette la vinificazione in tutti i modi possibili e immaginabili: secca,amabile, dolce, passita, riserva, spumante ,come mi capita spesso di ripetere ‘E’ un vino che puoi declinare in tutte le maniere’

Ma come deve essere l’Albana per essere tipica e rappresentativa di un territorio?

Il disciplinare dell’Albana  recita : odore: caratteristico dell'Albana;sapore: di fruttato, dolce, gradevole, caratteristico; ma mai nessuno  ha  risposto alla mia domanda:

COM’E’ UN’ALBANA CARATTERISTICA?

CHE COS’E’ TIPICO NELL’ALBANA????

CHE COSA CERCA IL CONSUMATORE  IN UN CALICE DI ALBANA?

Cosa si aspetta in termini di colore , sensazioni olfattive e gustative?

magari se siete così gentili da rispondermi affronterei la prossima vendemmia con più serenità

Attorno alla vinificazione dell’Albana  sono legati  tanti palpiti, miei e dei ragazzi che lavorano con  me : ‘Non è partita la fermentazione…’’  Sarà di un’intesita’ colorante eccessiva?’’ ma non è ora di toglierla dalle barrique????’  ‘Aiuto si è chiuso il profumo, non si sente più la mela cotta al forno….’

Perchè sono i profumi dell’Albana che   mi accompagnano nel lavoro: i fiori di tiglio e le note citrine dell’albana Secca Poderi Delle Rose , la mela cotta al forno, l’albicocca candita dell’Albana Spighea, le note di liquirizia del passito Loveria….

Come al solito sono una donna piena di domande.


Tag: degustazione, albana, disciplinare di produzione, colore


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