10.11.2005 | Itinerari del Gusto

Alla scoperta dell’oro rosso

E’ arrivato, è lui, L’Enovago Tifernate. Ora, in molti, gli enovaghi si chiederanno cosa è quella parola che sembra un’offesa, un insulto alla categoria, la nostra in questo caso, quella di enovaghi. Niente paura, tifernate è il nome degli abitanti di una splendida cittadina umbra, Città di Castello, la stessa da cui raccogliamo con molto piacere il primo, e speriamo di una lunga serie, dei contributi inviati dall’enovago Marco Braganti, rampante giovincello amante del gusto. Ora bando alle ciance, siamo proprio curiosi di vedere, anzi leggere, cosa ha da raccontarci.

Una domenica da pioniere, è proprio il caso di dirlo, quella vissuta lo scorso 30 ottobre alla scoperta dell’oro rosso: lo zafferano. L’Enovago Tifernate si è recato a Città della Pieve per le “Giornate dello Zafferano”, un interessante connubio tra la raffinata spezie ed i piaceri del Lago Trasimeno.

Avvolti dai colori di un autunno ancora agli inizi, abbiamo “esplorato” uno dei tanti zafferaneti presenti nella cittadina umbra, ospiti del Consorzio “Il Croco di Pietro Perugino”, dedicato alla memoria di Alberto Viganò, colui che, circa venti anni fa, decise di riprendere la coltivazione dello zafferano purissimo in fili. Il dott. Viganò si era reso conto, utilizzando un sistema di coltivazione a rotazione annuale degli appezzamenti, che la spezia si adattava molto bene al clima ed ai terreni che caratterizzano quel territorio.

Negli ultimi anni, una convenzione stipulata con la facoltà di Agraria del vicino Ateneo perugino con in testa il prof. Curgonio Cappelli, fornisce al Consorzio una continua assistenza scientifica necessaria ad ottenere un prodotto di alta qualità. La ricerca ha permesso, oltre al già diffuso uso in cucina di questa spezia, un suo impiego nell’arte tintoria, soprattutto con la seta, anch’essa di origini orientali. I campi coltivati a zafferano raggiungono il loro massimo splendore cromatico tra la metà di ottobre e quella di novembre. E’ proprio in questo periodo che i fiori ancora chiusi, vengono raccolti per poterne estrarre la preziosa spezie.

L’oro rosso, i preziosi stimmi dello zafferano

Dopo esserci cimentati nella raccolta del croco, così è chiamato il fiore dello zafferano, ci siamo diretti nei sotterranei dello storico Palazzo Orca. Qui, sapientemente guidati da Alessandro Mazzuoli, Presidente del Consorzio, con un lavoro “quasi” certosino dalle nostre inesperte mani sono usciti gli stimmi che, dopo un’attenta e lenta essiccazione, sono diventati purissimi fili rossi. Questo, agli occhi di chi sta assaporando un gustoso risotto alla milanese, può apparire strano, ma gli autentici fili di zafferano, gli stimmi appunto, sono rossi e rilasciano il tipico colore giallo solo dopo la cottura.

L’Enovago Tifernate Marco Braganti in compagnia dell’agronomo Alessandro Mazzuoli, Presidente del Consorzio dello zafferano

Durante il pranzo in uno dei caratteristici ristoranti dislocati nel centro storico, è stato un piacere per il palato assaggiare una fumante zuppa di castagne e ceci allo zafferano, completata con un filo d’olio “D.O.P.-Colli Trasimeno”. Non da meno è stata la terrina con spezzatino di capocollo al profumo di zafferano, accompagnata da un buon bicchiere di Divina Villa etichetta nera 2000 (Trasimeno Gamay Doc – “Duca della Corgna”). Dulcis in fundo una panna cotta, ovviamente… allo zafferano!

Che dire…. L’Enovago Tifernate ci fa venire curiosità e appetito! Non ci resta che fare un salto a Città della Pieve, perla del Trasimeno, dove l’arte si sposa al piacere del palato.

Un po’ di link utili:
Città della Pieve
Notizie sul Trasimeno
Il sito ufficiale dello zafferano

Alessandro Maurilli. Giornalista, toscanaccio purosangue cresciuto tra i filari del nonno dove tra una puntura di ape nel periodo della vendemmia e un acquazzone improvviso a primavera ha scoperto fin da piccolo la passione per il vino. Email: enovago@vinit.net
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