28.03.2003 | Normative

Fischler a Bedoni: impegno UE per difesa da imitazioni

Nella lettera di risposta inviata dal Commissario Europeo all’agricoltura Franz Fischler al Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni, l'impegno che "la difesa del modello agricolo europeo basato sul concetto di multifunzionalità e sulla protezione delle indicazioni geografiche è una delle priorità comunitarie nei negoziati in corso".

“Non posso che condividere il Suo disappunto circa la totale assenza” nel documento presentato dal Presidente del Comitato Agricoltura dell’OMC Stuart Harbinson “della protezione delle indicazioni geografiche.” “E’ mia ferma intenzione cercare di ottenere un testo negoziale il più possibile rispettoso delle esigenze comunitarie” e “la difesa del modello agricolo europeo basato sul concetto di multifunzionalità e sulla protezione delle indicazioni geografiche è una delle priorità comunitarie nei negoziati in corso.

Tale obiettivo è tanto più importante quanto più veloce è il processo di liberalizzazione del commercio mondiale dei prodotti agricoli.” E’ questo il testo della lettera di risposta inviata dal Commissario Europeo all’agricoltura Franz Fischler al Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni resa nota oggi in occasione della riunione a Ginevra del Comitato agricoltura del WTO che dovrà trovare entro la scadenza del 31 marzo, fissata a Doha, l’accordo sulle modalità del negoziato agricolo. Il Presidente della Coldiretti chiede di “considerare la difesa internazionale delle indicazioni geografiche contro inaccettabili usurpazioni e imitazioni un’assoluta priorità per l’Europa”.

Per Bedoni infatti “gli ingenti danni economici e d’immagine provocati ai nostri produttori in termini di quote di mercato “occupate” e limitazioni di accesso ai mercati esteri per prodotti di grande storia e tradizione le cui qualità sono universalmente riconosciute, nonché l’intollerabile raggiro dei consumatori, vanno assolutamente fermati attraverso l’istituzione di un efficace registro multilaterale delle indicazioni geografiche (relative ai prodotti alimentari e ai vini) che abbia carattere vincolante per tutti i membri del WTO”.

Secondo una analisi della Coldiretti sono molti i prodotti nazionali simbolo oggetto di pratiche commerciali scorrette che falsano la concorrenza internazionale, ingannano i consumatori e danneggiano per centinaia di milioni di Euro i produttori nazionali. Accanto agli esempi più noti dell’uso del termine “Parmesan” per prodotti di imitazione del Parmigiano Reggiano (il più imitato nel mondo) e a quello del marchio “Cambozola” per un formaggio prodotto in Germania che evoca il tradizionale Gorgonzola ci sono molti altri casi di “agropirateria” come il formaggio Provolone del Wisconsin (USA), la Robiola canadese, il Chianti Classico imbottigliato nelle cantine argentine, la Grappa ottenuta in Sud Africa, le produzioni australiane di Marsala e Lambrusco e l’olio “Toscano” imbottigliato e venduto da prestigiosi supermercati inglesi.

Da difendere - sottolinea la Coldiretti - è il paniere dei prodotti a denominazione di origine (DOP/IGP) italiani riconosciuti dall’Unione Europea che può contare su 123 denominazioni su un totale comunitario di 607 alle quali si sommano i vini di qualità italiani rappresentati da 24 Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e 314 Denominazioni di origine Controllata (DOC). Guidano la classifica italiana - precisa la Coldiretti - i prodotti ortofrutticoli (35), i formaggi con ben 30 prodotti riconosciuti, seguiti dagli oli di oliva (25), dai prodotti a base di carne (25), ai quali seguono gli aceti (2), i prodotti da panetteria (2), due prodotto di carne e frattaglie fresche e una essenza, il bergamotto. Il valore al consumo dei prodotti a denominazione di origine nazionali è pari a 7,7 miliardi di Euro (1,5 miliardi di Euro le esportazioni) dei quali 4,3 per i formaggi, 2,8 per salumi e prosciutti, 0,08 per l’ortofrutta, 0,05 per gli oli di oliva e 0,4 per gli altri prodotti

Fonte: COLDIRETTI

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