Lombardia
- Prodotti Dop e Igp
DOC - DPR 10/09/95
DOP - REG. CEE nr. 1107 del 12/06/96
CENNI STORICI
Il nome di questo formaggio deriva dall'espressione dialettale “mut” che
nel dialetto della Val Brembana indica la montagna e più precisamente
l'alpeggio d’alta quota dove vengono portate le mandrie nei mesi estivi.
AREA DI PRODUZIONE
Parte del territorio della provincia di Bergamo.
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Formaggio grasso a pasta semicotta prodotto esclusivamente con latte
vaccino di una o due mungiture giornaliere a debole acidità naturale. La
pasta è compatta, elastica con occhiatura diffusa, di colore avorio
leggermente paglierino. La crosta esterna è, invece, sottile, compatta
naturale di colore giallo paglierino tendente al grigio con la
stagionatura. Le forme sono cilindriche a scalzo diritto o leggermente
convesso con facce piane o semipiane. Il peso può variare dagli 8 ai 12
chili. Ha un sapore delicato, fragrante, poco salato, non piccante con
aroma caratteristico.
TECNICHE DI PRODUZIONE
Il latte vaccino utilizzato deve provenire da animali alimentati da
foraggi verdi o affienati prodotti nell'area di produzione stabilita dal
disciplinare, eventualmente integrati con miscele di cereali e nel periodo
invernale con insilati di mais o erba. La coagulazione del latte viene
ottenuta ad una temperatura compresa tra i 35 e i 37°C, con aggiunta di
caglio. Viene quindi effettuata la prima rottura della cagliata seguita
dalla semi cottura della massa caseosa ad una temperatura di 45-47°C e
dalla successiva agitazione fuori dal fuoco.
Devono altresì essere effettuate adeguate pressature in idonee presse onde
consentire lo spurgo del siero. Successivamente vengono utilizzati stampi
idonei denominati “fassere”. Le salature possono essere effettuate a secco
o in salamoia e l’operazione deve ripetersi a giorni alterni per 8-12
giorni. Il periodo di stagionatura ha una durata minima di 40 giorni.
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