17.11.2004 | Vino e dintorni

Futurwine annulla un nuovo certificato a Gaiole in Chianti

Nonostante il freddo e la pioggia sabato 13 novembre il team di Futurwine, la via en primeur in Italia, ha proceduto alla cerimonia di annullamento all'interno dell'azienda vitivinicola Capannelle, a Gaiole in Chianti (Si). Ad accogliere gli ospiti l’enologo dell’Azienda Simone Monciatti , il quale, dopo una breve introduzione sulla storia della tenuta e del suo eclettico fondatore Raffaele Rossetti , ha lasciato che Manuele guidasse gli ospiti in una dettagliata visita della cantina.

Come anticipato da Monciatti, nel corso della sua descrizione introduttiva, i locali della cantina reduci dalla recente vendemmia sono stati trovati ancora in quell’ affascinante disordine post- vendemmiale. Grazie a questi “lavori in corso” è stato possibile annusare in anteprima i profumi del Sangiovese e dello Chardonnay di questa ultima vendemmia prelevati direttamente dai tini di rovere austriaco e dalle barriques.

Il cammino verso le cantine sotterranee dell'azienda passa attraverso la bottiglieria, luogo in cui il vino si affina in vetro e dove è attentamente conservata la raccolta di tutte le annate precedenti, ma il luogo più suggestivo e affascinante è certamente il locale ricavato sotto il giardino e scavato nel “galestro”, la roccia friabile tipica di queste parti, quella roccia di cui è formato il terreno di questa zona e che contribuisce in maniera determinante a differenziare il vino prodotto in Gaiole in Chianti da quello degli altri comuni del Chianti Classico, un vino che fa della finezza e della eleganza le sue caratteristiche peculiari.

Lungo la parete, avvolte dalla roccia quasi come in un grembo materno, corrono le tante barriques in cui il Sangiovese si affina e matura prima di diventare “Solare”; si ha proprio l’impressione di essere nel “ventre del Chianti” e questa atmosfera, a tratti primordiale, riesce a fondersi in un armonico ”blend” con quella spaziale e avveniristica emanata dal “caveau”, un locale costruito interamente in acciaio inox e appositamente concepito per dare alle bottiglie più importanti un rifugio sicuro.

Con la sapiente guida dell’enologo sono stati degustati nell’ordine il Capannelle 1999, il Sangiovese base dell’azienda, un vino che non sarà più prodotto ma che è servito ad introdurre l’assaggio del Solare 1999, un blend di Sangiovese e Malvasia Nera, un vino importante, di carattere che esprime al meglio le caratteristiche del territorio, con la classica eleganza tipica dei vini di Gaiole; è toccato poi al 50&50 2000, un blend di pari percentuali del migliore Merlot di Avignonesi, storica azienda di Montepulciano e del miglior Sangiovese di Capannelle, un vino dal taglio e dallo spessore internazionale, un Supertuscan tra i più ambiti sul mercato.

Una piccola sorpresa riservata ai partecipanti è stata la degustazione, in anteprima assoluta, della primissima frangitura dell’ olio extravergine di oliva prodotto in azienda, franto proprio nella mattinata prima dell’arrivo degli ospiti, un gustoso caso di en primeur nell’en primeur e degnamente onorato da tutti i presenti.

L’annullamento dei Certificati di Proprietà e la consegna dei lotti hanno concluso questa deliziosa giornata, che ci ha dato l’opportunità di incontrare nuovi membri della grande famiglia Futurewine e di rivederne altri già conosciuti nelle precedenti Cerimonie.

Alessandro Maurilli
almapress@tiscali.it

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