Frasche davanti alle case coloniche per indicare che lì è possibile ristorarsi mangiando e bevendo genuinamente
Non stupitevi se gironzolando in macchina nei dintorni di Gorizia vi capiterà di vedere delle grandi frasche di alloro davanti alle case di campagna. Si tratta di un segnale molto utile, che sta ad indicare che in quella frasca potrete fermarvi a mangiare. In queste osterie oggi si può mangiare di tutto, ma un tempo, parliamo di inizio 900, veniva servito solo cibo di stagione e ciò che il contadino produceva in casa, come vino novello, carne di maiale ed insaccati.
Una di queste frasche si trova a Lucinico (Go), si chiama Osteria da Tita (tel. 0481/392382) e, come altre 24 trattorie e ristoranti che partecipano all'iniziativa Gorizia a tavola, ideata dal Comune di Gorizia Assessorato alla Cultura per celebrare il Millenario della città, propone ai propri avventori il meglio della cucina isontina. Una gastronomia questa dai sapori variegati a seconda che la pietanze derivino dalla tradizione austriaca, slovena o friulana. I prezzi sono veramente contenuti e vanno da 20.000 lire ad un massimo di lire 40.000 dall'antipasto al dolce.Ma ecco un assaggio di quello che potrete gustare durante la vostra visita a Gorizia e dintorni. Tra i primi piatti troviamo la jota alla goriziana (minestra a base di crauti o di rape rosse con fagioli e patate), lo struccolo bollito (rotolo di pasta ripieno di spinaci, parmigiano, ricotta); i blecs (quadrati di pasta) che possono essere serviti con il sugo di lepre oppure con le creste di gallo. Di chiara derivazione austriaca gli spazle (gnocchetti). I slicrofi (ravioli ripieni di patate, pancetta, cipolla e parmigiano) sono invece di origine slovena. Ed ancora, gnocchi di pane semplici o con la selvaggina, risotto con le salsicce, con i fegatini o alle erbe aromatiche e minestra di risi e bisi.Molto saporiti anche i secondi piatti. Si va dal gulasch alla carne lessa con salse piccanti, kren soprattutto. Salsicce fresche di maiale con polenta, trippe, lepre e baccalà in umido, sardine fritte, impanate o in saor (con cipolla). Tra i contorni si possono gustare le verdure di stagione in tecia, rape, crauti, ardilut (valeriana) o radicchio con pancetta e fagioli.Infine, ecco i dolci: dalla putizza (pasta dolce fatta con il lievito di birra) allo struccolo (pasta sfoglia che racchiude mele e pane raffermo soffritto nel burro), dalla palacinke (omelette) con la marmellata alla gubana, dolce simbolo di Gorizia.I prodotti simbolo di Gorizia, gubana, vino e miele diventano una perfetta idea regalo. In occasione del Millenario, infatti, il Comune di Gorizia assessorato alla Cultura ha predisposto una confezione speciale in stile liberty che raccoglie i tre prodotti e che si trova in vendita nelle migliori pasticcerie della città.INFO: Comune di Gorizia tel. 0481/383399 Apt di Gorizia tel. 0481/386224www.comune.gorizia.it www.goriziamilleanni.it