01.12.2002 | Prodotti Tipici

I produttori ci spiegano il pane di Chiaserna

E' opinione diffusa che ci sia pane e pane. Lo dimostrano le tantissime manifestazioni dedicate cibo del popolo per eccellenza.

Pane Nostrum è stata l'ultima di queste, con l'obiettivo dichiarato di presentare le differenze esistenti all'interno del variegato panorama produttivo. Anche nel Montefeltro, com'è noto, c'è una manifestazione a tal riguardo molto interessante, la "Festa del Pane" di Maiolo, durante la quale i laboratori artigiani assumono la valenza di centri didattici, al servizio del cittadino-consumatore. 

Si dice anche, fra le vie dei borghi, che "come il Pane di Chiaserna proprio non ce n'è". 

I protagonisti della nostra intervista sono stati il forno-bar-pizzeria "K2" (produzione di piccola entità e a vendita diretta) e il laboratorio artigiano-forno "Fratelli Mazzoni" (produzione di piú vasta scala, che rifornisce anche altri forni). 

Anna Rominelli (K2): "Il pane di Chiaserna non ha segreti. Ha conservato il vecchio metodo di produzione al quale abbiamo solamente aggiunto una piccola porzione di lievito di birra, dovuto al fatto che i grani prodotti non hanno piú la "forza" dei miei tempi. Considerate che io faccio il pane dal 1972 e ho imparato da mia mamma che lo faceva dal 1956. Dunque gli ingredienti sono farina, acqua, impasto madre e un po' di lievito. Aspettando la lievitazione, mi prendo cura del forno, la leva del successo della qualità del mio prodotto. Infatti, scaldo il forno con i fasci di legna della zona, e solo al momento opportuno inforno."

Arcangelo Mazzoni (Fratelli Mazzoni): "Noi siamo i piú grossi produttori del Pane di Chiaserna, che vendiamo in tutta la provincia, specialmente sulla costa. La produzione si svolge in maniera semi-industriale, nel pieno rispetto delle direttive che la tradizione ci ha tramandato. Impastiamo acqua, farina di alta qualità provenienti da diverse aziende della Provincia, impasto acido e poco lievito di birra, in una macchina automatica capace anche di tagliare in pezzi di ½ kg e di 1 kg. La forma al pane viene data a mano, successivamente viene lasciato lievitare in una apposita camera per un'ora circa. Infine inforniamo. Il nostro prodotto si presenta particolarmente asciutto, differente dai pani "di città", dove vengono aggiunti strutto e altri ingredienti. Volete sapere quanto piace il pane di Chiaserna? Immaginate che le persone che lo hanno conosciuto, e che lavorano nelle grandi città del Nord, quando passano da queste parti, ne comprano 10-15 filoni che congelano. Una volta scongelato ritorna buono come appena sfornato".

Il segreto, dunque, risiede interamente nel rispetto della semplicità e della tradizione. Il pane infatti nasce il giorno prima. L'impasto acido (detto anche "madre") proviene dall'impasto del giorno precedente, tempo necessario affinché utili microrganismi fermentino in tutta calma. La totale assenza di additivi, conservanti e agenti miglioratori fanno il resto. 

per la redazione di Montefeltrotour
henry marinelli

px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?