"Il mio vino ha carne ed ossa e pelle che è profumata di memoria, sapore che avvolge le lingue e risveglia la parola. Il mio vino è sangue di questa terra e questa terra è tutto ciò che ho dentro." (Libero Rillo). Cari amici lettori, ho voluto iniziare questo articolo con le suggestive parole che avete letto sopra, in quanto mi hanno molto emozionato, ancora prima di degustare questi magnifici vini, nei quali vi ho ritrovato tutto l'amore e la passione che questi bravi viticoltori vi hanno infuso. |
Oggi è con particolare soddisfazione che vi segnalo questa piccola azienda agricola, solo nella estensione dei suoi terreni, ma grandissima per i vini che produce:
Azienda Agricola Fontanavecchia
via Fontanavecchia
Torrecuso (Bn)
Tel 0824 876275
info@fontanavecchia.info
www.fontanavecchia.info
Ho voluto intitolare questo articolo "Torrecuso terra benedetta per
grandissimi vini" perché dopo avere testato i vini di altre due
aziende quasi confinanti e di cui vi scriverò tra qualche tempo, ho
trovato una qualità sorprendente su tutte le linee aziendali, ma
quello che mi ha letteralmente stupito è stata l'altissima qualità
nelle tipologie bianche, che in degustazioni cieche mi avrebbero
portato in Friuli zona Collio, tanto erano gradevoli, freschi e
godibili; sto parlando di:
Azienda Fattoria La Rivolta
sito internet:
www.fattorialarivolta.com;
email: info@fattorialarivolta.it;
Azienda Torre dei Chiusi
email: dpulcino@libero.it
UN PO' DI STORIA
(liberamente tratto dal sito aziendale)
Siete mai stati qui a Fontanavecchia quando l'autunno, fingendosi
bella stagione, infiamma di colori i tralci esausti ai cieli di
Ottobre? O forse quando la pioggia, dopo tanto dispendio di sole,
ricopre di erba fresca le zolle impietrite e culla i mosti impetuosi
di spuma nel buio dei tini?
Passate, fermatevi almeno una volta, la nostra è collina silenziosa
che seduce, dove qualcuno ha sempre l'ultima bottiglia da meditare
ascoltando nonna che racconta di quando la prima volta vide "Fuoss
'a noce", la forra che circonda di verde secolare la cantina e come
una sentinella vigila sulle vigne di aglianico e falanghina. Poi c'è
Casavecchia, il dizionario di famiglia, dove nel tempo, esattamente
da centocinquant'anni, è stato codificato tutto quanto la terra ci
ha trasmesso di braccia forti per coltivare la vite di piedi scalzi
e di talento per dare vino.
TORRECUSO: TERRA DELL'AGLIANICO D.O.C.
Tutto il territorio di Torrecuso è adagiato in collina e va dalle
sponde del fiume Calore alle pendici del monte Pentime del
comprensorio del Taburno con una fascia che comprende anche Torre
Palazzo. II terreno è ben soleggiato e si presta bene alla coltura
della vite. Fino agli anni 50 era per lo più spezzettato in piccoli
poderi sui quali si coltivava di tutto con le tecniche del tempo e
il ricavato appena soddisfaceva i bisogni della famiglia
conduttrice. L'avvento delle macchine agricole ha permesso a tutti
di migliorare i propri campi. Al terreno si dette adeguata
sistemazione sfruttando anche le leggi the favorivano le migliorie
fondiarie e si pensò di qualificare le colline torrecusane
sviluppando la coltivazione del vitigno "Aglianico Già da tempo
presente nella economia agricola locale, vista l'alta qualità,
l'ottimo ambientamento di esso e la buona resa.
Negli ultimi decenni è stata incrementata la produzione di altri
vitigni tipici quali: Falanghina, Coda di volpe e Greco, tutti
inseriti nel disciplinare Taburno D.O.C. Gli Amministratori locali
che si sono succeduti alla guida del paese hanno saputo guardare
lontano, e, proponendo la Sagra dell'Aglianico, che è diventato
D.O.C., hanno sensibilizzato i viticoltori a migliorare sempre più i
terreni e le tecniche vitivinicole interessando nello stesso tempo
prima il mercato regionale e poi quello nazionale ed estero. Dal
1973, la prima settimana di settembre, l'Amministrazione comunale
organizza la Sagra, richiamo forte ed appuntamento fisso. Durante la
settimana della Sagra non mancano incontri-dibattiti sulla intera
problematica della viticoltura; a questi temi si affiancano quelli
di cultura locale, estemporanee e mostre di pittura, esposizione di
artigianato e prodotti locali; il tutto si conclude con
l'esposizione e "l'assaggio" del vino d'annata.
DEGUSTAZIONI
Ed ora passiamo alle schede di degustazione di questi magnifici
vini, che mi hanno molto emozionato e si sono impressi nella mia
memoria cosi' profondamente che difficilmente riuscirò a
dimenticarmene. Voglio sottolineare un aspetto molto importante di
cui non dovremmo mai dimenticarcene: generalmente moltissime aziende
producono vini di buon livello, per puntare poi su un solo prodotto
"di nicchia", per affermarsi nei concorsi enologici, per comparire
sulle varie guide e per stupire. Qui invece ho riscontrato un
livello altissimo su tutti i prodotti aziendali degustati e vi posso
garantire che non mi capita spesso, ed allora il mio compiacimento
ed i miei complimenti si fanno piu' sentiti, proprio per questo
motivo.
Unico appunto è la veste in cui è contenuto il vino la bottiglia che
potrebbe essere migliorata, ma da parte mia ho sempre privilegiato
il contenuto al contenitore, ed in questo caso siamo veramente ai
massimi livelli. Complimenti ancora a questo bravo produttore per
avere realizzato un vino cosi' piacevole e di alta qualità: il
contenuto della bottiglia si involerà facilmente.
Nota: in questo caso sono perfettamente d'accordo con il risultato
della degustazione condotta dai colleghi dell'Associazione Maitre Paestum, quando hanno classificato al
1° posto proprio questa Falanghina in degustazione "cieca", su un totale di 11 falanghine
diverse, di altrettante aziende campane.
Piacevole il finale che denota una rispondenza perfetta con il
fruttato riscontrato all'olfatto. Vinificazione in rosso a
temperatura controllata con lunga fermentazione di circa 25 giorni.
Invecchiamento di 6 mesi in barrique di rovere francese e sosta di
almeno 6 mesi in bottiglia.
Complimenti ancora una volta a questi bravi viticoltori ed al loro
enologo il Sig. Angelo Pizzi!
Voto: 5 stelle 88/100
Prezzo: €. 15,50 Buon rapporto q/p
Complimenti per questa grande espressione dell'aglianico, di stile
moderno ma non troppo: i tannini sono ben equilibrati e la materia
di partenza di grande qualità e concentrazione. Complimenti ancora
al bravo enologo il dott. Angelo Pizzi ed all'azienda stessa che ha
dimostrato altissima qualità su tutta la linea aziendale.
Cosa posso aggiungere ancora se non invitarvi cari amici a
procurarvi alcune bottiglie di questi prodotti superlativi, godibili
ed invitanti, dall'ottimo rapporto q/p, credetemi non capita troppo
spesso di trovare un'azienda con un cosi' elevato standar
qualitativo su tutta la linea aziendale ed allora come al solito un
caro saluto e: Prosit con i magnifici vini di Torrecuso terra
benedetta per grandi vini dell'azienda Fontanavecchia di
Libero Rillo.