Qui di seguito
presentiamo un vino della mia regione il camerte della cantina
monacesca in forma di sonetto :
CAMERTE
Sposando più che merlot sangiovese
Non chiuse tiene le porte ma aperte
Il ber piacer. Par succo bordolese
Ma del piceno nutresi il Camerte.
Frutti diversi nel cielo confidano.
Sospesi in sulla valle camertina,
Danzano e cantano e ridono e gridano.
Medesma festa assiste la cantina.
Qui e pria e dopo la Monacesca avvina
L’allegra fiera. Né mai più cortese
Fu l’amore che prodigò il Camerte.
Ai savi spirti dalle bocche esperte,
A chi tristezza e malumor diffidano.
Bevetelo ! alla bontà il duol s’inchina |