Piatti tipici del Bel Paese (pasta fatta a mano, sughi, secondi, dolci) illustrati, spiegati, preparati e poi anche mangiati, con degustazioni di Chianti Classico offerto da alcune aziende socie del Consorzio presenti sul mercato nipponico: questo lo scenario di due 'lezioni' sulla cucina italiana promosse nella sua sede di Yokohama dalla società Tokyo Gas (10 milioni di utenti, sponsor anche di una squadra di football).
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E' accaduto a gennaio (con replica a
fine febbraio) nella seconda citta' del Giappone (3,4
milioni di abitanti, ormai periferia della megalopoli
Tokyo) grazie ad un accordo fra la scuola di cucina italiana
Kotokotopasta e la
Cooking School di Yokohama, scuola
di cucina promossa proprio dalla Tokyo Gas
per diffondere l'uso del gas negli usi domestici visto che nelle
case nipponiche l' energia più usata è quella elettrica. Le lezioni (a pagamento) si tengono in una moderna sede con una megacucina high tech con 48 postazioni e Tv a circuito chiuso per non perdere i particolari delle ricette in preparazione e il cuoco 'docente' è accompagnato da uno staff di assistenti. La scuola ospita lezioni di cucina tutto l'anno con proposte nazionali ed internazionali: per la pasta fatta a mano questa è stata però la prima volta. La cuoca che insegna alle giapponesi a fare trofie, gnocchi, lasagne, tortelli ed i sughi italiani è Kotomi Kaneko, 26 anni, che ha studiato le ricette del Bel Paese (ma anche della Francia) seguendo i corsi di cucina di Slow Food ed i successivi stages in ristoranti e pasticcerie. Poi, rientrata in Giappone, ha inventato la Kotokotopasta, una specie di laboratorio on line per la vendita via Internet di pasta fresca e sughi ottenendo un grande successo. Da qui l'interesse delle allieve nipponiche si è spostato su come fare la pasta (cibo sempre più dI moda nel paese del sushi) ed altri piatti italiani e così la scuola ha allargato i suoi menù. Attualmente sono circa 200 al mese le allieve e la scuola Kokotopasta sta diventando una vetrina del made in Italy di qualità avvalendosi anche della collaborazione di altri illustri marchi italiani, come Alessi per le pentole e stoviglie. A
questi si sono aggiunti ora i vini del
Chianti Classico che sono presenti in Giappone (sia nella
ristorazione che nella rete commerciale) grazie alle iniziative del
Consorzio e delle sue aziende associate. Lo scorso anno le
esportazioni di bottiglie col Gallo Nero
hanno superato il 70% del totale
del prodotto Chianti Classico imbottigliato, con oltre un milione di
bottiglie vendute proprio sul mercato nipponico. Alle lezioni
alla Yokohama Cooking School hanno presentato i loro vini, annata e
riserva, Aiola,
Brancaia,
Villa Calcinaia, I Fabbri,
La Sala,
Panzanello,
Fattoria di Petroio,
Rocca Montegrossi,
Terrabianca-Scassino,
Villa S.Andrea e
Castello di Volpaia.-- Info: Consorzio Vino Chianti Classico Marketing & Comunicazione tel. +39 055 8228522 Silvia Fiorentini: fiorentini@chianticlassico.com Simone Fabbrini: fabbrini@chianticlassico.com |