11.03.2002 | Normative

Il Parmigiano ancora una volta minacciato dal Parmesan

Ferma difesa di un prodotto leader dell’agroalimentare italiano. Ancora una volta il Parmigiano è sotto minaccia. Nella prossima riunione del Codex Alimentarius (in programma per il 19 aprile) figura, infatti, all’ordine del giorno la richiesta di registrazione della denominazione “Parmesan”.

Quindi, un nuovo pericoloso attacco per il nostro formaggio tipico, che era già stato sventato due anni fa.
A rilevarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori la quale sottolinea che la delegazione italiana nel CSA (Comitato speciale agricoltura), ponendo il problema, ha attenuto all’unanimità un importante risultato: l’impegno di tutte le delegazioni comunitarie ad astenersi dal prendere posizione individualmente nella riunione del Codex e a rimettere alla presidenza spagnola l’incarico di esprimere la posizione comunitaria, finalizzata a ottenere il rinvio di qualsiasi decisione sul “Parmesan”, in attesa della sentenza della Corte di Giustizia in materia.
La Cia ritiene, comunque, che per tale problema vada assunta una posizione di assoluta intransigenza tesa a tutelare da imitazioni un prodotto che è leader del made in Italy agroalimentare e che interessa i soggetti di tutta la filiera che vanno coinvolti nell’azione di difesa.
Autorizzare la registrazione della denominazione “Parmesan” costituirebbe, per la Cia, una irreparabile falla nella quale troverebbero spazio richieste analoghe per prodotti che imitano le nostre produzioni di qualità.
La Cia, infine, ricorda che in sede di Conferenza interministeriale di Doha, nell’ambito del negoziato Wto, è stata raggiunta un’intesa per la realizzazione di un registro muiltilaterale a difesa delle produzioni tutelate e tipiche. Quindi, è questo lo strumento che dovrà garantire le nostre produzioni di qualità da imitazioni sui mercati a difesa dei produttori e dell’intera filiera.

FONTE: Confederazione Italiana Agricoltori

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