25.01.2007 | Cultura e Tradizioni

Il Passator ''Cortese'', re della strada, re della foresta

Oggi quando parliamo di Passator Cortese, pensiamo al marchio di tutela dei Vini di Romagna, che lo hanno adottato ben 44 anni orsono, ma vediamo piu' in dettaglio di "riscoprire" questa figura leggendaria che è stato il Passatore. Cosi' ne parlò il Pascoli: "Romagna solatia, dolce paese cui regnarono i Guidi ed i Malatesta, cui tenne pure il PASSATOR cortese, re della strada, re della foresta.

UN PO' DI STORIA

Il Pascoli lo chiamò "cortese", ma gli storici sono quasi tutti concordi che, la leggenda così come ha fatto con Robin Hood, abbia esagerato anche con il Passatore. E' risaputo che le leggende esagerano sempre, altrimenti diventerebbero pura cronaca.

Non era poi tanto cortese, sicuramente non con le otto persone che uccise durante i suoi anni di brigantinaggio e latitanza. Pascoli da buon socialista, lo chiamò così perché rubava ai ricchi per dare ai poveri, ma la storia non è esattamente questa.

E' vero che elargiva somme di denaro (rubato) alla povera gente delle campagne tra Lugo, Bagnacavallo e dintorni, ma per avere ospitalità e trovare rifugio lontano da occhi indiscreti nella campagna piu' isolata del tempo.

Il Passatore agli occhi del popolino era l'unico in grado di ribellarsi all'ordine costituito del Governo Pontificio, che sempre più spesso inviava squadre di cavalleggeri, l'unico in grado di mettere sotto scacco l'esercito dei dominatori e dare l'illusione di un riscatto dalla miseria e dalla fame, che allora imperava sovrana in tutta l'Emilia-Romagna, e non solo !

Lo stesso Garibaldi in una lettera datata 10-12-1850 dagli Stati Uniti, cosi' ne scriveva :

"Le notizie del Passatore sono stupende…….pare fare prodigi. Noi baceremmo il piede di questo bravo italiano che non paventa, in questi tempi di generale paura, di sfidare i dominatori"

CHi ERA STEFANO PELLONI

Stefano Pelloni era nato nell'agosto del 1824 a Boncellino di Bagnacavallo, dove suo padre oltre a coltivare un piccolo podere faceva il traghettatore sul fiume Lamone, di qui il soprannome "Passatore". Stefano o "Stevanen" come veniva chiamato in dialetto romagnolo, non era dell'idea di condurre quella vita fatta di miseria e di stenti, ed a venti anni era già in galera per omicidio colposo.

Evase dopo meno di un anno e si diede alla macchia, formando quella che sarebbe stata la sua banda, che tra il 1847 ed il 1851 fu la piu' temuta e feroce di tutta la Romagna.

Una banda ben organizzata che nel pieno del suo splendore arrivò a contare ben 42 elementi, di cui Pelloni ne era il capo indiscusso. Caddero sotto le sue gesta Bagnara, Cotignola, Castel Guelfo, Brisighella e Consandolo, ma quella che fece entrare il Passatore nella leggenda fu' l'impresa di Forlimpopoli, dove la banda fece irruzione nel teatro cittadino, sequestro per varie ore i piu' importanti notabili dell'epoca presenti alla rappresentazione, razziandoli di ogni loro avere, anche recandosi nelle loro abitazioni. Era il 25 gennaio 1851, e solo tre mesi dopo Stefano Pelloni fu ucciso in una imboscata, dopo che certo Vincenzo Querzola, detto "Bruson" vide due individui armati nei pressi di un capanno da caccia.

Avvertito il governatore di Russi (Ravenna) , questi inviò una decina di uomini armati nei pressi del capanno, e durante lo scontro a fuoco che ne segui finì la leggenda del "Passatore Cortese".

Il mito e la leggenda del Passatore Cortese, se vi troverete a passare a Boncellino di Bagnacavallo, ed un pò in tutta la Romagna, sono ancora ben vivi tanto che oggi la figura simbolo che viene riprodotta sulle bottiglie dei migliori vini di Romagna, è proprio quella del Passatore.

I numeri dei bollini del Passatore assegnati dal Consorzio di tutela

Nel corso dell'anno 2005 il Consorzio di Tutela ha assegnato i seguenti bollini raffiguranti il Passatore Cortese:

Albana di Romagna amabile/dolce docg 154.585
Albana di Romagna passito DOCG 68.326
Albana di Romagna secco doc 142.315
Sangiovese di Romagna doc 5.288.944
Sangiovese di Romagna sup. doc 2.005.077
Trebbiano di Romagna doc 1.294.075
Cagnina di Romagna doc 283.165
Pagadebit di Romagna doc 95.790
Albana spumante doc 3.180
Colli di Faenza doc 46.899
Colli di Imola doc 208.092
Colli di Romagna centrale doc 39.160
Vini igt 15.633
Grappa di Romagna 21.566

Anche in Romagna, cosi' come un po in tutta la penisola, negli ultimi 10 anni si sono fatti passi veramente da gigante, in fatto di qualità dei vini prodotti. A tal proposito vi rimando a un mio precedente articolo.

DEGUSTAZIONI

Che oggi voglio corredare con altre degustazioni che ho effettuato negli ultimi tempi e mi sono particolarmente piaciute, (anche se non tutte le aziende elencate aderiscono al Consorzio di Tutela del Passatore) :

Az. Agr. Santini - Coriano di Rimini

Vino: Beato Enrico 2004 - gr. 14- Sangiovese 100%-
Sito: www.tenutasantini.com

E' rosso rubino scuro con riflessi violacei questo vino; al naso è solo frutta matura, in bocca dopo opportuna ossigenazione è morbido, fruttuoso e godibile, pieno, appagante, i 14 gr. di alcool non si avvertono.

Un sangiovese che non ha toccato legno ( ? ) e che è buon testimone (se c'è ne fosse ancora bisogno !) che quando la materia prima è di grande qualità, il vino non ha necessità di transitare in legno.

Complimenti a questo giovane viticoltore che si presenta sulla scena viticola nazionale con tutte le carte in regola per posizionarsi ai primi posti in Emilia Romagna.

Voto 5 stelle 89-90/100
(P.S.) Il giorno dopo era ancora piu' buono !!


Az. Tarroni - Castel Bolognese

Vino: Albana di Romagna Docg secco - anno 2005 gr. 13 " Sesto Senso "

Giallo paglierino in bella tonalità tendente al dorato; al naso profumi di buona intensità che ci riportano alla frutta matura (albicocca, melone ecc.), ma anche note agrumate molto piacevoli; è in bocca che si esprime al meglio: entra morbido ed invitante, nel centro bocca si apre con tutto il suo calore, e nel finale di bocca è estremamente fresco, dove ritornano piacevoli ed intense le note agrumate e citriche.

Una bella espressione dell' Albana di Romagna in purezza, come non avevamo mai degustato prima nella versione secca. Anche dopo alcuni giorni dall'apertura della bottiglia mantiene inalterate le proprie qualità organolettiche. Lunga la Pai finale che ci fa salivare piacevolmente a lungo. Consiglio di lasciare ossigenare minimo 10/15 min. dall'apertura.
Complimenti a questi bravi viticoltori.

Voto 5 stelle 88/100


Azienda Agricola Camerone di Marabini - Castelbologense (Ra)

Vino: Camerone Millenium 1999 - gr. 13,50

Nasce dalla selezione di uve Sangiovese e Cabernet Sauvignon da splendidi vigneti coltivati in collina in una zona altamente vocata. Si tratta di un vino accuratamente selezionato fin dalla scelta delle uve in vigna e prodotto in quantità limitata.

Vino ricco di personalità, esprime le caratteristiche più nobili dei vitigni di provenienza.

Ha un colore rosso rubino intenso tendente al granato con l'invecchiamento. Il profumo è intenso e persistente con piacevoli sfumature di ciliegia e frutti di bosco. Una delicata tostatura proveniente dalla sua maturazione in barriques francesi dona note speziate e vanigliate. Armonico e vellutato nel gusto.

E' un vino corposo, asciutto, caldo e di grande stoffa.

Si abbina idealmente ad arrosti, carne rossa e selvaggina. Va servito ad una temperatura di 18°-20°C . Si consiglia di stapparlo almeno un'ora prima di servirlo.
Voto 5 stelle 87/100

Vino: Rosso dei colli di Imola 2001 - gr.13- Vigna Mondino

Al colore si presenta di un bel rosso granato, scuro ; al naso emerge la frutta rossa; in bocca è caldo, concentrato, giustamente tannico e persistente. Un vino di buon corpo dove la speziatura del legno ben è amalgamata al frutto del vino. Un vino ben vinificato e piacevole.

Da abbinare a piatti sostanziosi della cucina romagnola : selvaggina, castrato ecc.

Voto 4 ½ 84/100


Azienda Agricola Stefano Ferrucci - Castelbolognese-

Vino: Centurione Sangiovese 2002 gr. 12,50

Colore rosso rubino scuro, tendente al granata; al naso emerge la frutta rossa matura; in bocca è giustamente caldo, morbido nel centro bocca, si sentono uve surmature, leggermente appassite, che ricordano la tecnica del ripasso veronese.

Un buon sangiovese, ben vinificato, di qualità certa, con una buona persistenza finale. Un sangiovese un po "particolare" e fuori dai canoni tradizionali, ma che ci è piaciuto.

Voto : 4 ½ 84/100


Tenuta Arpineto - Galeata ( FO )

Vino: "Pertinello 2001" gr. 13,50

Si presenta con un bel colore rosso rubino, limpido e brillante, con leggera unghia aranciata; al naso esprime un bel bouquet ampio ed aromatico, frammisto a note marcatamente speziate: ciliegia, spezie dolci; in bocca entra morbido e giustamente caldo, nonostante i 13,50 gr. di alcool, tannini ben levigati e molto persistente nel finale di bocca .

Un buon prodotto che ci è piaciuto , pur avendo riscontrato una leggera prevalenza delle note speziate, conferite dall'affinamento in legno.

Un buon sangiovese, di qualità, tipico e rappresentante della generosa terra di Romagna.

Voto 4 ½ stelle 84/100

(P.S.) A mio giudizio, con una maggiore estrazione di colore ed un passaggio in legno meno accentuato, o diverso tipo di legno, questo vino può raggiungere la massima vetta della enologia nazionale.


Azienda Tenuta Volpe

Vino: Fedro Sangiovese di Romagna Doc 2004 - gr.13

Già in autunno 2005 avevo avuto modo di degustare questo sangiovese, che era stato appena imbottigliato, ed avevo riscontrato delle ruvidità e spigoli dovuti alla giovane età, proprio come un puledro che scalpita, ma avevo già scritto che questo era un vino da seguire attentamente nella sua evoluzione, e questo è avvenuto ad 8/9 mesi dall'imbottigliamento.

Sembra proprio un' altro vino: di un rosso rubino in tonalità scura, al naso manifestava un frutto ancora ben presente e piacevole; un profumo conferito solamente dalle uve di provenienza in quanto questo vino non ha toccato legno ma solamente acciaio.

In bocca ha tannini presenti ma di grana piccola, che lo rendono accattivante e di buona beva; chiude con una Pai medio - lunga. Una bella espressione del Sangiovese di Romagna.

Un'altra nota positiva da segnalare per la sig.ra Cecilia, che segue con amore e passione tutta la filiera vinicola ed olearia dell'azienda: sulla etichetta del vino base ha scritto: "bere con moderazione l'alcool nuoce alla salute", confermandomi di avere preso spunto da un mio precedente scritto e questo mi ha riempito di soddisfazione, in quanto uno dei compiti di chi scrive di vini, credo sia proprio quello di educare i giovani e gli appassionati a farne un uso moderato.

Voto 5 stelle: 85/100

Voglio segnalarvi in modo particolare anche le aziende, i cui vini ho degustato nell'articolo sopra richiamato: Gallegati Il Diavoletto Ancarani ma credetemi le aziende, tutelate sotto lo stemma del Passatore, che meritano una visita ed alcuni assaggi sono veramente molte, in quanto anche in Romagna la qualità è ormai di casa e ben consolidata !!

Prosit cari amici lettori con i magnifici vini del Passator Cortese "Re della strada e Re della foresta".

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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