24.06.2009 | Vino e dintorni Inserisci una news

Anche dalle vigne della bassa nascono vini dal buon carattere

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Per bere bene non sempre serve spendere molto. Leggete questa storia...

 

 

 

Questa è la storia di fratello e sorella il cui cognome è marchio di un’azienda vinicola. Niente di speciale, si penserà, tante sono le imprese, infatti, che portano il nome di chi le conduce. Andiamo avanti facendo un piccolo salto nel passato, nei primi anni sessanta, dove un tale, di nome Sergio, per passione comincia ad acquistare selezioni di uve trebbiano, albana e sangiovese per vinificarle e rivendere il vino. Non potendo permettersi di possedere terre da lavorare, decide di visitare tutte le vigne della zona per una cernita dei migliori appezzamenti e stabilire, con il vignaiolo proprietario, le modalità di gestione in modo da garantirsi in vendemmia uve di reale pregio. 

I vini piacciono e Sergio, con l’aiuto della moglie prende coraggio, si allarga, seleziona sempre meglio, si appoggia a chi conosce la materia, esce dalla massa e con i primi risparmi comincia a comprarsi le terre per vinificare le “sue” uve. Una storia simile a tante altre, si dirà, dove il fondatore dell’azienda vinifica le prime uve per vendere il vino sfuso per poi passare a qualche timida bottiglia proposta agli amici più sinceri. 
La differenza, però, in questa storia speciale la fanno i due figli che sono arrivati dopo. Fratello e sorella – si diceva – agguerriti nelle idee e umili nell’atteggiamento, che hanno preso in mano i 22 ettari di vigneto, oggi di proprietà, per produrre vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Ciò che rende la storia ancor più interessante è un medaglia d’oro conquistata negli Stati Uniti in occasione del concorso enologico “Italian Wine & Food institute”. 
Il bello è che quest’azienda non risiede fra le dolci e fertili colline romagnole ma nella Bassa, e quando si dice “bassa” si tratta di pianura dove, si penserà, i terreni non sono un granché. L’azienda di cui parliamo è l’Agricola Melandri, dove Daniela e Marco producono vini semplici e buoni a prezzi contenuti. Il vino che ha vinto la medaglia d’oro è il “Vigna Mia ’07”, un Igt del Rubicone venduto in enoteca ad un prezzo che varia dai 4 ai 5 euro. È un vino dal carattere femminile, centrato su profumi di fiori e frutta e dove le caratteristiche del vitigno si percepiscono in modo chiaro. Pulito al naso, intenso e persistente e di ottima finezza. Al palato mostra corpo, freschezza, ed un ottimo equilibrio di media intensità e persistenza. Si riconoscono piacevoli sentori di ginestra, rosa bianca, burro, pesca, mela, pera, albicocca, muschio, felce, erbe aromatiche, nocciole fresche, lievito e leggere note agrumate. Tanto semplice quanto piacevole nel suo equilibrio con le note di freschezza appena sopra le righe che guidano il vino tra sensazioni fruttate e floreali a cui però non manca un sfumatura più vegetale, legata alla terra. Corposo in bocca, carico di gusto con una morbidezza avvolgente e ricca di slancio allo stesso tempo. 
C’è da riflettere su questo vino visto il prezzo...

 

Azienda Agricola Melandri

Via Pilastrino 20 /a 

48010  Bagnara di Romagna – RA-

Tel e fax. 0545.76041

www.melandrivini.com

http://glistappati.blog.espresso.repubblica.it/gli_stappati/

 

 

 

 


Tag: fabiomagnani, romagna, chardonnay, glistappati, vignamia, melandrivini, melandri


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