18.01.2009 | Vino e dintorni Inserisci una news

Azienda agricola Sangiovanni

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Una degustazione effettuata nel settembre scorso mi mette in condizione di comprendere meglio i vini di questa azienda marchigiana. Di seguito alcuni dei tratti salienti dei vini degustati. Da notare che le degustazioni vogliono solo essere indicative dal momento che gli assaggi non sono stati effettuati secondo i parametri classici dell’analisi sensoriale.

Marta ’07  è il nome del vino fatto con uve passerina. Si presenta con un bel colore giallo paglierino.

Sale al naso delicato e sottile in una fusione di note minerali, floreali e fruttate.

L’impatto al naso non è eccessivo, rimane di intensità e persistenza media ma ha una finezza sufficiente disturbata solo da una punta di solforosa che si nota in fase di persistenza finale.

Al palato si nota un’acidità pacata sostenuta da una vena sapida importante che rende il palato tendenzialmente minerale prima ancora che fruttato o floreale.

Tra i riconoscimenti:  pera, pesca, albicocca fresca, mela verde, ananas fresca, mandorla, rose bianche, pietra focaia muschio / terra, felce.

 

Il Kiara ’07 è un pecorino con un bel colore giallo paglierino brillante.

Il profumo è intenso, gentile e abbastanza fine.

È avvolgente e pieno al naso in prima entrata dove mostra sentori di frutta e fiori gialli per poi restringersi con sentori più legati alla terra, ai minerali e alle foglie di tabacco.

Il corpo è pieno, intenso e persistente con un retrogusto di nocciole tostate.

L’alcol accarezza il palato con gentilezza. In bocca è meno avvolgente rispetto al naso ma sempre coerente nello stile dove si nota una vena sapida e minerale.

Acidità, morbidezza e alcool sono ben contenuti nel vino a vantaggio di un ottimo equilibrio.

Tra i riconoscimenti: nespole, pesca gialla, mela golden, banana, albicocca, ananas, more, amarena, ciliegia, una vena di lampone, note di felce e muschio, acacia,

 marzapane, pietra focaia e toni di caramella mou.

 

Il Leo Guelfus Falerio dei colli ascolani ‘ 07   è un uvaggio di trebbiano, passerina e pecorino di colore giallo paglierino di buona brillantezza.

Il Carattere è un po’ più severo rispetto agli altri.

Naso meno minerale ma più fruttato e floreale in cui si innestano sensazioni di erba secca.

Sensazioni un po’ eccessive di solforosa che tende poi a perdersi in un secondo momento per lasciare spazio a note muschiate. Di media intensità e persistenza.

Il palato è avvolgente di ottimo equilibrio più minerale che fruttato, contrariamente a ciò che succede al naso.

Tra i riconoscimenti: mela, pera, pesca, albicocca, ginestra, rosa gialla.

 

Il Leo Guelfus rosso Piceno Superiore ’05  è composto da un 60% Montepulciano ed un 40% sangiovese. Si presenta con un rosso granata di ottima intensità e media profondità, piacevole alla vista.

Apre al naso delicatamente evidenziando una certa eleganza attraverso sentori di frutta sottospirito, cuoio fresco, venature speziate e tostate. Interessante il rapporto tra intensità e persistenza ambedue ottime ed in ottimo equilibrio tra loro. L’equilibrio olfattivo - l’insieme dei profumi-, invece, è meno presente a causa della sensazione sempre più evidente di tostato / bruciato.

Si riconosce: frutta nera, rossa sottospirito, ciliegia, marasca, prugne, castagne, venature dolci di lampone, mallo di noce, nocciole, accenni balsamici, cacao, uva passa e note di talco.

 Al palato è di corpo, abbastanza fresco e tannico con una leggera vena sapida. Un tannino rustico ma composto e ben intessuto nel vino. Intenso con sentori di frutta nera e rossa più o meno matura con quadratura speziata e media persistenza che risulta avere una certa forza di chiusura.

Ottimo anche il retrogusto fatto di frutta nera e spezie leggermente amarognolo.

 

di Fabio Magnani


Tag: marche, magnani, pecorino, passerina, piceno, sangiovanni


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