19.07.2003 | Cultura e Tradizioni

Formaggi da ''fine del mondo fra i pascoli della Galicia''

È giusto affermare che il formaggio è solo Francese o Italiano? La Finis Terrae, era un luogo del passato così chiamato dagli antichi romani, che lo amavano proprio per la sua particolare produzione di formaggi. Si trattava di valli incontaminate, dove i pascoli erano ricchi di erbe che conferivano ai formaggi sapori dalle sfumature più diverse...

Il clima era perfetto per lo sviluppo dell’arte casearia, arte che, i Romani stimolarono e migliorarono molto. La Finis Terrae esiste ancora oggi, fortunatamente, ma porta un altro nome: Galicia, una delle regioni a nord della penisola Iberica. È una regione questa, con un’economia basata prevalentemente sulla produzione di formaggi.

La ricchezza culturale casearia del passato ha lasciato splendide tracce nella produzione odierna.  Di tutti i possibili formaggi
che si producono attualmente in Galicia,
quattro hanno raggiunto la notorietà al di fuori della frontiera: il San Simòn, il Cebreiro, il Titilla, l’Arzùa- Ulloa.

Le principali zone di produzione sono la località Lucense de Villaba, i comuni di Becérrea e As Nogais nella parte orientale di Lugo; nella parte ad est della provincia di La Coruña e nell’area ad ovest della città di Lugo, nei pressi del fiume Ulloa.

Il Cebreiro si elabora con latte pastorizzato di vacca, si distingue dalla caratteristica forma a fungo e dalla pasta granulosa dal colore bianco e dal sapore acido. Si sposa molto bene con il pane di cereali e con quello di mais. La produzione annuale e di 40.000 kg.

Il San Simòn, si ottiene dal latte fresco di vacca. La sua forma ricorda quella della pera, ha un colore giallo-ocra ed una pasta cremosa dal sapore delicato. Particolarmente indicato per le classiche tapas, le tartine usate da aperitivo. Annualmente se ne producono circa 20.000 kg.

Il Tetilla, raggiunge una produzione di 1.200.000 kg annuali, la forma è conica e la pasta cremosa dal colore giallo ottenuta da latte fresco di vacca. È prodotto nella parte ad ovest di La Coruña e, più esattamente, nei comuni di Curtis, Mèlide e Arzùa.

l’Arzùa- Ulloa, ottenuto dal latte fresco di vacca, è uno dei formaggi più rappresentativi della tradizione casearia Galiciana. Dalla forma rotonda e un po’ bombata ha un colore giallo e buccia fine con pasta cremosa e senza “occhi”. È ideale con i piatti al forno, in special modo uova e verdure, per la sua capacità di fondersi facilmente.

La produzione annuale si aggira circa su 1.500.000 kg; è anche conosciuto con il nome di queixo do paìs. Cosa potrebbero rispondere gli antichi Romani, che a quanto pare in fatto di buon gusto la sapevano lunga, a proposito della moda che afferma che il buon formaggio è solo Francese? Beh… Forse, con una mano ben salda sui tipici formaggi dell’area laziale, potrebbero esclamare: Finis Terrae!
 

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