22.12.2006 | Cultura e Tradizioni

Per amor di Sangiovese...

Degustazione vini Az. Massimo Golinelli - La vide per la prima volta e per sempre gli rimase impresso nel cuore il suo profumo. Girò il mondo per dimenticarla fino a quando si rese conto che non poteva fare a meno di desiderarla; tornò da lei e si perse per sempre nello sguardo della terra di Romagna.

E' la storia di Massimo Golinelli che, giunto dalla vicina Emilia, ha deciso di appassionarsi ad una attività avvincente per quanto difficile: quella del vignaiolo. La natura curiosa e coraggiosa "dell'emiliano", ha permesso di impiantare un'azienda tecnologicamente innovativa che racchiude segreti gelosamente custoditi.

L'azienda è stata creata in modo da sfruttare la gravità, mentre le uve sono "accompagnante" in cantina, sofficemente pressate ed il mosto ottenuto lavorato con estrema delicatezza in totale assenza di stress. Tutto è perfettamente pulito ed in ordine, ed ogni cosa, ogni movimento è stato pensato e studiato a tavolino molti anni prima.

Col passato da agronomo, infatti, Massimo Golinelli, ha avuto modo, prima del salto decisivo sulle colline del passatore, di studiare altre cantine in giro per il mondo e di approfondire i sistemi di vinificazione francesi. Solo dopo questo periodo decise di dare vita all'antico desiderio e di realizzarlo in località Madonna dell'Olivo.
L'azienda Golinelli, è orientata a sud - ovest e a sud - est ad una altezza media tra i 150 - 200 m.s.l., i terreni sono di natura marnosa oligo - miocenica, quindi terreni con sedimenti di origine marina con una ricchezza misurata dalla presenza di microfossili; la natura drenante ed allo stesso tempo povera fanno di questa terra la zona ideale per una produzione di spessore. Degli attuali 25 ettari solo 10 sono vitati, mentre il resto è a uliveto ed una parte in preparazione per nuovi impianti.

Sesti di impianto di circa 7000 ceppi per ettaro, irrigazione di soccorso con bacini artificiali, innesti utilizzati a seconda dell'analisi della quadratura del terreno, basse rese per ettaro - 1,2 Kg per pianta - e la consulenza dell'enologo Vittorio Fiore fanno di questa azienda, impiantata nel'99 ma a regime dal 2005, una delle novità delle colline romagnole. A dimora troviamo prevalentemente sangiovese ed in misura minore cabernet sauvignon, merlot, shiraz. Non manca inoltre l'albana, le cui uve sono lavorate sui graticci in ambiente controllato per la preparazione di un passito in uscita nel 2007 assieme ad altre etichette pensate dal vulcanico Massimo Golinelli.

Questa azienda è da tenere d'occhio, la filosofia impostata dalla proprietà ha lo spirito giusto, e sono convinto che l'azienda Golinelli otterrà delle sicure soddisfazioni se avrà il coraggio, come credo, di non farsi influenzare dai soliti luoghi comuni che spesso hanno fatto tanto male a chi li ha seguiti.
Per il momento: " bravo Massimo"!

Attualmente l'azienda produce il Cubera, un sangiovese DOC superiore ed il Rosefiori un rosato sempre da uve sangiovese. Una produzione interessantissima è il Riorosa.

Si tratta di un cremant ottenuto con la spumantizzazione di uve sangiovese. Per l'ottenimento dei due rosati, si effettuano dei salassi dai mosti delle migliori partite di sangiovese e poste in una apposita vasca a bassa temperatura.

Quando poi la totalità delle diverse partite e ritenuta completa, allora, e solo allora si da il via alla fermentazione in rosa. Il risultato è degno dei migliori apprezzamenti. Vicino a tutto questo troviamo anche una grappa ottenuta da vinacce di sangiovese accuratamente selezionate ed un particolare olio d'oliva ma questa … è un'altra storia.

€ 40,00

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Riorosa
Sangiovese 100%
spumante rosé extra dry
11,5%

Ha un bel colore rosa salmone di buona vivacità. Il perlage è piacevole, fine ed elegante. L'intensità olfattiva si attesta su valori medi dividendosi tra sentori che ricordano la frutta nera ed il floreale; non manca neppure una sensazione speziata vicina al legno di liquirizia.

Ha un naso semplice, sobrio e pulito, abbastanza equilibrato a cui si aggiunge una persistenza media che porta ricordi fruttati. In bocca apre con una freschezza equilibrata a cui si aggiunge, senza sbavature, la piacevole sensazione delle bollicine che rimangono ben serrate l'una all'altra nella matassa del vino. Di buona intensità e persistenza e buona franchezza. Gli aromi ricordano la frutta con un accento delicatamente vinoso a cui si mescolano note di erbe aromatiche. Se l'apertura ha un carattere delicato e femminile, il finale pare, invece, avere toni più mascolini dove vibra una nota amarognola abbastanza piacevole.

Parliamo di un sangiovese spumante, pochi si sono cimentati in un esperimento simile. Nel suo complesso il vino gode di un ottima piacevolezza e per questo merita di essere bevuto. Necessita ancora di un ulteriore approfondimento da parte dell'azienda giacché è un prodotto che, pur soddisfacendo ampiamente le aspettative, racchiude in sé un potenziale ancora da esplorare che va da un maggiore equilibrio olfattivo così come ad una maggiore chiarezza aromatica.

Seguono alcuni sentori riconosciuti nel vino: ciliegia, lampone, iodio, more, fragoline di bosco, mela rossa, iris, noce moscata, prugna, ribes rosso, foglie di fico, erbe aromatiche, rosa rossa, legno dolce, legno di liquirizia, cenere.
Abbinamenti: da tutto pasto, con carni bianche lavorate, affettati, formaggi misto vacca, anguilla, pesce elaborato con aromi.
Vinificazione: Ottenuto con la tecnica del salasso, che consiste nel separare dopo poche ore dalla pigiadiraspatura, una piccola frazione del mosto appena ottenuto dalla pigiatura del sangiovese. Segue la fermentazione a temperatura controllata e la spumantizzazione.


Cubera 2005
Sangiovese sup. di Romagna 100%13,5%


Rosso rubino di buona concentrazione e con riflessi ancora violacei. L'intensità e la persistenza si attestano su valori medi. Di buona franchezza e con un sufficiente equilibrio olfattivo. Le profumazioni sono ben concentrate nell'impatto iniziale per poi assottigliarsi delicatamente. Al palato ha una beva facile non troppo concentrata pur avendo un passo di bocca che mostra un vino di corpo. Di buona freschezza e con un tannino sottile che ben fa sentire la sua presenza. Di buona intensità e persistenza con un fresco e piacevole finale fruttato.

Nel suo complesso è un buon prodotto che rispecchia il territorio del versante cesenate oltre che uno dei tanti caratteri del sangiovese di Romagna. Occorre tenere presente, inoltre, che si sta parlando delle prime vendemmie.

Seguono alcuni sentori riconosciuti nel vino: ciliegia, amarena, more mature, ribes nero, ribes rosso, marasche sotto spirito, note verdi, cacao, marzapane, erbe aromatiche, corteccia, pepe verde, iris, rosa rossa, mandorle.
Abbinamenti: carni rosse, arrosti, affettati elaborati, formaggi, paste condite, cacciagione da piuma e da pelliccia.
Vinificazione: macerazione di due settimane a temperatura controllata con operazioni di delestage; segue la fermentazione malolattica, completata nella prima decade di dicembre. Il vino è rimasto a riposo fino al momento dell'imbottigliamento avvenuto nel mese di marzo 2006.

Fabio Magnani, Giornalista enoico
fabiomag@linknet.it - autore del libro

Vini dal Cile Viaggio tra i profumi dei vigneti andini -
Edizioni Delmònt, Ravenna Marzo 2002

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