Dei successivi
sette figli di Giovanni, il penultimo, che porta il nome del nonno
Marco, si deve, quasi ad onor del nome, il successivo sviluppo
innovativo che ha portato l'azienda di famiglia a raggiungere i
livelli che oggi conosciamo e allo sviluppo di altre tre aziende -
Russiz superiore, Castello di Buttrio, San
Nicolò a Pisignano -, condotte con stile attento e
dinamico.
Di seguito una serie di assaggi di tre delle quattro aziende della
famiglia Felluga.
A proposito… che dire dell'odierno Marco
Felluga se non bravo per l'emozione che ci dona con le
sue etichette. Mi è capitato di leggere recensioni o sentire
opinioni di qualche esperto o sedicente tale che definiva questi
vini in modo, a mio parere, improprio - tanto per usare un eufemismo
-, molto probabilmente per attirare attenzione su di sé a scapito
del lavoro degli altri. Rispondo dicendo di farsi avanti se in grado
di far meglio.
Magari così si renderanno conto di cosa
vuol dire rischiare tutti i giorni nel tentativo di fare un prodotto
valido e che porti nel calice tutta la passione, la fatica, le paure
e le gioie di un secolo di storia, di tentativi ed
esperimenti costati notti insonni. Solo chi sa soffrire può
permettersi di osare. Non è mia intenzione prendere le
difese di nessuno, sia chiaro, Marco Felluga nemmeno lo conosco e tanto meno
posso dire di conoscere bene l'azienda o il resto dei suoi prodotti.
Difendo solo il lavoro di chi rischia nel tentativo di donarci nuove
emozioni. |
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Marco Felluga
Molamatta 2005
Tocai Friulano, Ribolla Gialla e Pinot Bianco.
Doc Collio.
Grado alcolico: 13% |
Giallo paglierino con leggere sfumature verdognole di ottima
trasparenza e brillantezza. Al naso gli aromi mostrano delicatezza
ed armonia. L'intreccio fiori, frutta e note verdi muschiate lo
rendono intrigante. In bocca è di buon corpo, ancora adolescente, di
buona intensità e ottima persistenza. La componente acida e sapida
prevale sulla componente morbida.
Il risultato finale è allegria per il palato che gode ad ogni sorso
di un vino dal carattere gioioso ma dal futuro elegante e raffinato,
in grado di stuzzicarti perfino col ricordo aromatico di frutta e
sale grezzo. Al palato c'è tutto quello che si percepisce ed
intuisce al naso e tutto quello che ci si potrebbe aspettare se non
si ha fretta di giudicarlo.
Seguono alcuni dei sentori riconosciuti nel
vino: Mela gialla, mela verde, pera, pesca bianca, uva
spina, ricordi tropicali con punte agrumate, rosa bianca,
biancospino, gelsomino, note minerali, timo, rosmarino, noce, felce,
litchi, albicocca, affumicato leggero, legna verde, erba bruciata.
Ideale per un aperitivo impegnativo, per il finger food, piatti base
pesce, uova, affettati semplici e carni bianche.
Vinificazione: le uve raccolte
nel periodo compreso tra la metà di settembre ed i primi di ottobre
a seconda dei diversi livelli di maturazione, subiscono una leggera
pressatura. Il mosto ottenuto dalle uve di Pinot Bianco viene posto
a fermentare in piccole botti di rovere, quello ottenuto dalle altre
varietà viene posto a fermentare in contenitori di acciaio. Segue un
periodo di affinamento in bottiglia.
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Russiz Superiore
Collio bianco Disore 2004
Tocai Friulano e Ribolla Gialla, Pinot
Bianco, Sauvignon
Doc Collio.
Grado alcolico: 13% |
Giallo paglierino, brillante, ottima trasparenza e
concentrazione di colore.
Al naso mostra intensità e persistenza. Molto piacevole l'equilibrio
aromatico tra sensazioni fruttate, floreali e speziate in cui si
notano cenni minerali e note verdi bruciate. Non mancano neppure
guizzi di polpa bianca un po' pepata e dalle tonalità piacevolmente
muschiate.
In bocca è compatto di buona intensità e persistenza. Piacevole il
rapporto tra freschezza e morbidezza. Quest'ultima regge bene un
acidità evidente ma carezzevole e dalla vena sapida. Ottima
l'armonia complessiva, che delinea un vino con un carattere ben
preciso, senza sbavature di sorta. L'intreccio aromatico al palato
ricorda frutta e fiori a cui si legano sensazioni verdi. Il finale
seduce giacché termina con sensazioni di frutta e mandorle salate.
E' un vino che merita le attenzioni dell'appassionato perché i
profumi al naso come gli aromi in bocca danno modo di scoprire
sensazioni olfattive sempre nuove.
Mostra una certa eleganza al naso come in bocca senza esagerazioni
che porterebbero a stancare, al contrario richiama un nuovo sorso,
cosa più importante per un vino.
Seguono alcuni dei sentori riconosciuti nel
vino: Banana, pera, pesca, fiori di campo, rosa bianca,
note iodate, ananas, mela gialla, mango, litchi, ortica,
biancospino, erba luigia, pepe bianco, cenere, affumicato leggero,
legno di cedro, salvia, tiglio, burro fresco, timo, lievito e nota
minerale.
Non teme confronti azzardati con piatti di carne più o meno
elaborata, zuppe, pesce e alcune tipologie di formaggio.
Vinificazione: dopo la raccolta
le uve vengono separate dal raspo e subiscono una macerazione a
freddo, quindi una lieve pressatura che consente la separazione del
mosto dalle bucce. La fermentazione avviene in grandi tini di legno
e dopo dodici mesi di affinamento rimane a riposo in bottiglia per
circa un anno.
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Castello di Buttrio
Tocai Friulano 2005
Tocai Friulano 100%.
Doc Colli Orientali del Friuli.
Grado alcolico: 13% |
Colore giallo paglierino con riflessi dorati, brillante e di ottima
trasparenza. Il colore trasmette una sensazione di forza, di
pienezza e completezza.
Al naso apre con una sensazione dolce e fruttata intrecciata a
sentori floreali vicino al tiglio e l'acacia. Le profumazioni sono
ben fuse tra loro, con guizzi speziati di vaniglia, legno di cedro
con punte di affumicato leggero avvolte da una sensazione minerale
quasi salina…piacevole.
In bocca è caldo, avvolgente, di corpo, attraversato da una vena
amarognola ben delineata.
E' intenso e persistente e l'equilibrio tra freschezza e morbidezza
è piacevole; complesso, con una dominante fresca - acida -, e
minerale - sapida -. Il finale è lungo e si divide tra sensazioni
fruttate, floreali mescolate ad una vena piacevolmente amarognola
che rimane assieme ad un sentore di pera che pare non lasciarti mai.
Seguono alcuni dei sentori riconosciuti nel
vino: mela golden, pera, banana, buccia di pompelmo,
litchi, pesca, timo, rosmarino, salvia, erbe di campo, mandorla,
lievito, legno di cedro, note affumicate, noce, foglia di fico,
sfumature di cannella e chiodi di garofano.
Da tutto pasto, con piatti di pasta condita sia con carne - manzo,
vitello, maiale -, sia con pesce; Carni bianche importanti come
faraona o fagiano. Piatti a base pesce anche di valle: regge bene
anche l'anguilla in graticola. Da soddisfazione anche con formaggi
misto vacca a pasta morbida e affettati semplici.
Vinificazione: dopo la raccolta
le uve vengono separate dal raspo, subiscono una macerazione a
freddo, quindi una lieve pressatura che consente la separazione del
succo dalle bucce. Il 15% del mosto viene posto a fermentare in
carati di rovere, il restante in vasche d'acciaio.
Il vino ottenuto viene lasciato affinare per circa otto mesi prima
dell'imbottigliamento.
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