Un’altra interpretazione riconduce la nascita del termine “Vinsanto
” al 1439, data del Concilio ecumenico indetto a Firenze da Papa
Eugenio IV per riunire la Chiesa di Oriente a quella d’Occidente,
separatesi a causa del grande scisma. In un convivio, organizzato
dai Medici in occasione del Concilio, fu servito un vino passito
che, al cardinale Bessarione, vescovo di Nicea, fece esclamare: "Ma
questo è Xantos!" (per la somiglianza che questo aveva con il vino
prodotto nell’isola di Xanto), trasformato poi dai presenti
nell’aggettivo latino “santus”.
Un’ultima spiegazione fa invece riferimento al ciclo produttivo del
Vinsanto, basato intorno alle feste religiose più importanti del
calendario liturgico cristiano: alcuni spremono l’uva per i Santi,
altri per Natale ed altri per Pasqua. Alcuni imbottigliano il
Vinsanto in Novembre, mentre altri ad Aprile. In Trentino, ad
esempio, presso il lago di Toblino, ancora oggi la tradizione vuole
che l’attributo derivi dal periodo in cui, le uve appassite vengono
pigiate, appunto durante la Settimana Santa.
Un brindisi all’amicizia con il Vinsanto di
Villa S. Andrea!
Ottenuto dai vitigni Malvasia, Trebbiano e San Colombano seguendo il
metodo tradizionale, il Vinsanto prodotto dall’Azienda Agricola
Villa S. Andrea è il vino dell’amicizia e dell’ospitalità. Colore
ambrato, profumo intenso e persistente di frutta secca, sapore
vellutato, il Vinsanto toscano è il simbolo dell’ospitalità: ogni
famiglia lo offre al proprio ospite, magari con i cantucci, o a fine
pasto come accompagnamento a formaggio fresco.
Il Vinsanto in Toscana fa parte della tradizione ed è un vino tanto
importante e carico di significato che anticamente non si
acquistava, ma era ambizione farlo in casa con le proprie mani; in
ogni famiglia c’era la persona addetta a tale arte, solitamente il
babbo o il nonno, che lo preparava secondo la propria ricetta,
conservandone gelosamente il segreto.
Oggi come allora, l’Azienda Agricola Villa S. Andrea mantiene viva
la tradizione producendo un ottimo Vinsanto nel cuore del Chianti
fiorentino utilizzando i vitigni Malvasia, Trebbiano e San
Colombano.
La sua produzione viene effettuata secondo antiche regole: al
momento della vendemmia si scelgono i grappoli d’uva migliori
lasciandoli appassire naturalmente su delle stuoie. Dopo un periodo
di appassimento di tre mesi l’”uva santa” viene pigiata; il mosto è
chiuso in caratelli (che sono costruiti in prevalenza con doghe di
castagno, ma poi vi sono, e qui sta il segreto, un numero di doghe
di gelso, di ciliegio o di rovere) senza aggiunta né di zucchero né
di alcool, e lasciato invecchiare. Da un quintale di uva fresca si
ottengono soltanto venticinque litri di Vinsanto. Anche il luogo in
cui il mosto riposa è pieno di fascino: il mosto rimane almeno tre
anni, senza più essere toccato, nell’apposita “Vinsantaia” per
evitare di subire gli sbalzi termici delle stagioni.
SCHEDA VINSANTO VILLA S. ANDREA
Denominazione: Vin Santo del Chianti Classico DOC.
Vitigno: Malvasia Toscana 60%, Trebbiano Toscano 30%, San Colombano
10%.
Provenienza: zona del Chianti Classico, Toscana centrale.
I vigneti che producono questo vino si trovano su colline a 250-300
metri s.l.m. con ottima esposizione a Sud e collocati su terreni
ricchi di alberese e galestro. La produzione per ceppo è molto
ridotta, intorno ai 70 ql./h.
Vinificazione: le uve vengono raccolte con la massima cura, intatte,
a completa maturazione e trasportate in contenitori per mantenerle
nella massima integrità. Vengono poi portate in appassitoio, nel
quale l'uva viene fatta appassire naturalmente su stuoie, allo scopo
di ottenere una concentrazione di mosto e lo sviluppo di una
reazione enzimatica, detta “infavatura”, che favorisce un ottimo
appassimento dell'uva stessa.
Dopo circa tre mesi, l'uva viene prelevata, pigiata ed il mosto
ricavato è messo a fermentare nei "caratelli" (botti di 100 litri
costituite da castagno 40%, rovere 20%, ciliegio 20% e gelso 20%),
dove si svilupperà la fermentazione seguita da un naturale
affinamento nello stesso caratello. In questo periodo, che può
durare da 36 a 48 mesi, il mosto svilupperà, trasformandosi in vino,
tutte le caratteristiche olfattive e gustative che caratterizzano
questo prodotto.
Affinamento in bottiglia: 12 mesi.
Caratteristiche organolettiche
• Colore: ambrato, di media intensità
• Profumo: caratteristico etereo di frutta secca, molto persistente
• Gusto: moderatamente dolce, motto armonico, equilibrato,
retrogusto molto caratteristico
• Gradazione alcolica: 16.50% vol
• pH: 3.80
• Acidità totale: 6.30%
• Temperatura servizio: temperatura ambiente (17-18°C)
Si accompagna a pasticceria secca, formaggi poco stagionati con
confetture e miele.
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VILLA S. ANDREA
Azienda Agricola & Agriturismo
Montefiridolfi (FI) – Toscana
www.villas-andrea.it |