10.06.2002 | Eventi

Il formaggio ''assolto'' dai dietologi

L´hanno chiamato «Rinascimento del gusto», a sottolineare come attraverso il cibo di qualità si realizzi un diverso modo di vivere e di frequentare il territorio. E il formaggio, per anni bistrattato e quasi nascosto nelle diete, è il prodotto-simbolo di questo rinascimento.

Ne sono convinti gli organizzatori di «Cheese Art 2002», una sei giorni conclusasi ieri e ambientata nello storico castello di Donnafugata, nei pressi di Ragusa, dove ha richiamato esperti ed addetti ai lavori di mezzo mondo. Il formaggio, anzitutto, ma non solo. Perchè il «Rinascimento del gusto» in Sicilia ha un altro protagonista eccezionale, il vino, che smessi i panni di sostanza da «taglio» per i grandi vini italiani e francesi, ha acquisito una propria personalità e miete grandi successi. E quattro enologi di fama, dal siciliano Vincenzo Bambina al piemontese Carlo Corino, dal toscano Carlo Ferrini al «principe» degli enologi Giacomo Tachis, hanno raccontato questa sorta di miracolo. Negli ambienti di «Cheese Art 2002», a ciascuno dei quasi 200 formaggi esposti, anzi esibiti, è stato affiancato un vino, ma anche un olio, oltre a diverse qualità di pane e salumi: tutti «pezzi» caratteristici e particolari di ciascuna area del Mediterraneo. Così, la grande kermesse ragusana, giunta quest'anno alla sua terza edizione, è diventata un appuntamento importante e insostituibile del mangiar sano.
«Cheese Art» nasce dall'idea di Giuseppe Licitra e del suo Consorzio Ricerca Filiera Lattiero-Casearia, che ha portato a Ragusa il gotha mondiale del settore. Sono arrivati perfino quelli di «The American Cheese Society» per mettere a confronto i migliori produttori statunitensi con i loro colleghi italiani. Nel corso di un seminario, il confronto è stato allargato, dalla Francia al Giappone, per esaltare la qualità dei formaggi artigianali. E da Ragusa partono messaggi rassicuranti verso i consumatori per quanto riguarda i cosiddetti formaggi «a latte freddo», prodotti senza i processi di pastorizzazione del latte, ma non per questo meno sicuri. Le proprietà di questi formaggi, ritenuti più «ecologici» e più sani, sono state esaltate in una dimostrazione pratica di come lo stesso formaggio, il caciocavallo «Ragusano», abbia sapori diversi a seconda del metodo di produzione: da latte crudo, da latte pastorizzato, da latte «termizzato». Ieri, giornata conclusiva di «Cheese Art», il formaggio è poi salito sul banco degli imputati di un dibattimento per il quale sono stati scomodati un vero presidente di tribunale come Severino Santiapichi, il giudice del processo Moro, un avvocato difensore del calibro di Giorgio Calabrese, un pubblico ministero che si chiama Enzo Vizzari. Testimoni a difesa ne sono stati trovati in quantità: dal californiano John Fiscalini all'israeliano Shai Seltzer, dalla giapponese Rumiko Honma agli italiani Beppe Bigazzi e Stefano Polacchi. Per i testimoni d'accusa, invece, stanno ancora cercando. Scontata, e dovuta, l'assoluzione.
Fabio Albanese

FONTE: LA STAMPA

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