02.03.2005 | Cultura e Tradizioni

Il gambero anti-cancro

Si è tenuta presso la stazione zoologica di Napoli una tre giorni dedicata al gambero. L’animaletto acquatico però non è stato il protagonista di seminari gastronomici organizzati da chef della scuola parigina, ma di discussioni scientifiche tenute da un’equipe internazionale di biologi. Da oggi i gamberi non saranno soltanto gli ingredienti per aperitivi da gustare prima delle ricche portate...

Tra i piccoli crostacei ve n’è uno che non accompagna gli scampi nei prelibati cocktail di eleganti buffet, ma sarà sui banchi di sperimentazione per le ricerca contro il cancro. Il suo nome scientifico è Hippolyte inermis ed è un gambero verde che vive nelle acque costiere del Mediterraneo. Osservando il suo sviluppo sarà possibile individuare e annientare le cellule cancerogene. Grazie a delle alghe di cui si nutre, il gamberetto ha la capacità di distruggere selettivamente intere colonie di cellule senza che questo comporti il minimo danno per il suo organismo.

Secondo gli studi effettuati dai ricercatori le cellule cancerogene sono quasi “spinte” al suicidio e questo fenomeno accade durante una particolare fase della crescita quando il gambero subisce un'inversione sessuale. L’obiettivo dei ricercatori è quello di riuscire a dirigere questa capacità verso target diversi per distruggere a scopo medico linee cellulari selettive come quelle del cancro o dell'Alzheimer.

Il progetto, battezzato Pharmapox e finanziato con 600.000 euro della Comunità Europea, è coordinato dalla Stazione Zoologica "A.Dohrn" di Napoli, sotto la responsabilità scientifica del dr. Valerio Zupo del Laboratorio di Ecologia del Benthos di Ischia, e coopera con l’Università di farmacologia di Barcellona, col Consiglio Superiore di Ricerche Scientifiche spagnolo, con l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova e con l’Università Ben Gurion di Israele. Una scoperta nata negli abissi partenopei che potrebbe trovare un’importante soluzione che annienterebbe in parte il morbo del nuovo millennio. Altro che gamberoni alla griglia!

Fonte: CAMPANIASUWEB.IT

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