Abbiamo chiesto a due bravi sommelier che operano a Bologna, Maurizio Landi di Divinis (via Battibecco 4/c, tel. 0512961502) e Fabio Giavedoni del Godot Wine Bar (via Cartoleria, 12 tel. O51226315), di indicarci quali sono le loro preferenze e le loro debolezze del palato in fatto di vini. E quali sono gli accoppiamenti (vino pietanze) che più solleticano i loro gusti. Ecco le risposte.
Secondo Landi, l'abbinamento cibovino più classico è quello fra la mitica piadina romagnola e il Sangiovese. Secondo Giavedoni invece, le ostriche con lo champagne costituiscono sempre il massimo per dar soddisfazione al gusto di ciascuno.
L'abbinamento più stravagante invece, per Landi, è il Barolo da provare con la salama da sugo ferrarese (sapore forte e molto deciso al quale di solito si abbina il Fortana), mentre per Giavedoni il piatto tipico bolognese, i tortellini in brodo, non possono che trarre beneficio, se vengono innaffiati dal Sauternes.
I loro giudizi sui vini emilianoromagnoli sono i seguenti: in testa alla classifica, come vino migliore c'è lo Stoppa '90, un uvaggio di Cabernet Sauvignon, e Merlot prodotto dall'azienda La Stoppa di Rivergaro, Marzieno '95, uvaggio di Sangiovese e Cabernet Sauvignon prodotto da Cristina Geminiani di Fattoria Zerbina.
Mentre quello più sottovalutato è il Macchiona '98, che è un Gutturnio de La Stoppa, Barbera '98 di Luigi Ognibene.
Ecco, infine, quello dal "taglio" più originale secondo i due virtuosi del palato: si tratta dell'Albana Passito Scacco Matto '98 di Fattoria Zerbina, Malvasia Sorrisi di Cielo '97 de La Tosa.