22.09.2006 | Cultura e Tradizioni

Il pesce azzurro: la salute a tavola

Mette d'accordo tutti i dietologi, fa bene alla salute, i nostri mari ne contengono in abbondanza e, soprattutto, costa poco. Stiamo parlando del pesce azzurro. Col termine pesce azzurro si indicano diverse specie di pesce che vanno dall'acciuga all'alice, dalle sardine allo sgombro. Così definito per la colorazione dorsale blu scura e la parte ventrale argentata, questa tipologia di pesce risulta essere un vero e proprio toccasana per la nostra salute.

Medici e dietologi ne consigliano un uso frequente nella dieta grazie alle miracolose proprietà: grassi polinsaturi, ovvero, i cosiddetti omega 3 ed omega 6 utilizzati anche come integratore alimentare in forma di pillole. Una dieta ricca di "grassi buoni" va a beneficio, principalmente, di cuore ed arterie ma non solo, giacché l'eccellente contenuto di proteine e sali minerali completano l'opera ad ulteriore vantaggio della nostra salute.

Diversi studi hanno dimostrato che inserire nella nostra alimentazione, il pesce azzurro, col tempo migliora l'apparato neurologico, riduce il rischio di infarto, diminuisce il colesterolo e migliora la circolazione sanguinea riducendo, di conseguenza, il rischio di trombosi.

Ma delle proprietà del pesce azzurro erano già a conoscenza gli antichi. Le popolazioni costiere ne facevano largo uso per la preparazione di pietanze preparate proprio con quel che allora era definito il pesce dei poveri.

Zuppe ed intingoli erano all'ordine del giorno così come, nella Roma imperiale, era d'uso preparare il "garum", una sorta di vivanda a base di acciughe e sgomberi a cui venivano aggiunti i cosiddetti aromi di cortile per la loro semplicità aromatica assieme, quando possibile, a qualche verdura.


Nei secoli, quando il pesce azzurro non divenne più "esclusiva" dei popoli marittimi per merito dell'evoluzione dei metodi di conservazione, abbiamo il moltlipicarsi di ricette che lo vedono protagonista dell'evoluzione del gusto dovuto all'accostamento con ingredienti tipici dell'entroterra. Profumi di mare intrecciati ad aromi di terra, fino ad arrivare ai giorni nostri dove, creatività casalinga e perfezione culinaria ci regalano un gusto che sa ancora di antico.

Le tabelle alimentari fanno una distinzione tra pesce azzurro e pesci azzurri di colore. Tra questi ultimi troviamo tonno e pesce spada che, se nulla hanno a che vedere con i pesci azzurri di piccole dimensioni, possiedono analoghe caratteristiche nutrizionali; basti pensare al contenuto proteico del tonno, paritetico a quello della stessa carne.

Occorre precisare, però, che sull'appartenenza alla categoria pesce azzurro, alcuni esperti fanno rientrare alla categoria anche il pescato di grosse dimensioni, semplificando così, in un'unica tabella, le specie marine che, in quanto ad apporti nutrizionali, sono molto simili. Per mantenere intatte le proprietà nutritive meglio se cucinato a fuoco lento, per questo l'ideale è preparalo al forno, alla griglia o in padella.


Fabio Magnani
, Giornalista enoico
fabiomag@linknet.it - autore del libro

Vini dal Cile Viaggio tra i profumi dei vigneti andini -
Edizioni Delmònt, Ravenna Marzo 2002

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