04.12.2006 | Cultura e Tradizioni

Il ricettario di Patrizio Rispo

Patrizio Rispo lascia in portineria le chiavi di Palazzo Palladini e con matterello e padella infarina un manuale semi-serio di gastronomia. “Un pasto al sole”, edito da Graf s.r.l., è il ricettario della famiglia Rispo che si tramanda di padre in figlio e che riporta tutte le delizie della cucina napoletana e non, organizzate in undici sezioni colorate, dagli aperitivi ai digestivi.

Menu tradizionali e piatti originali corredati da foto e commenti del protagonista di “Un posto al sole”, con i disegni del vignettista Peppe Avolio e una spiritosa prefazione di Giobbe Covatta, che, per l’occasione, rilegge la favola di “Alice nel paese delle meraviglie” cucinandola in un’Alice fritta.

Come nasce questo libro?
Sono cresciuto tra gli odori della cucina di mia nonna dove si trascorreva la maggior parte del tempo tra grandi abbuffate e andirivieni di ospiti. Nel manuale ho riunito quelle ricette contaminando la tradizione culinaria della famiglia di mio padre con quella di mia madre che è una Scaturchio e ci ho aggiunto anche un po’ del mio stile pasticciato ma armonioso. In realtà il mio sogno è scrivere un libro per poi farne un film, ma da questo ricettario sarà difficile…

Titolo: Un pasto al sole
Autore: Patrizio Rispo
Prezzo: EURO 14,90

Dati:
256 p., rilegato

Anno: 2006

Editore: Graf


Molti attori si dedicano alla cucina. C’è un punto d’incontro tra l’arte della gastronomia e quella scenica?
Gli attori amano tutte le forme d’arte e la cucina è uno dei punti di creatività più forti. Ci sono emozioni come il gusto del palato, la forza degli odori, la bellezza delle guarnizioni. E poi gli artisti sono sempre affamati per colpa della fame atavica, restano con la paura di non mangiare anche quando arrivano al successo.

Cosa suggerisci a quelle ragazze che vogliono dimagrire il più possibile per arrivare alla fatidica taglia 38?
Noi uomini vogliamo le donne morbide, carnose e soprattutto serene, perché quando non mangiano diventano nervose! Quindi torniamo a quella bella settima misura di reggiseno che è più cordiale da accogliere.

A Palazzo Paladini chi apprezza di più i piatti di casa Giordano?
Sono tutti delle ottime forchette. Dato che molti non sono di Napoli vengono spesso a cena da me o addirittura assaggiano i manicaretti a casa dei miei genitori. Tra i più esperti, però, c’è Marina Tagliaferri (Giulia Poggi in “Un poso al sole”, ndr), anche lei autrice di un libro di cucina.

Cosa consiglia oggi lo chef Rispo?
Antipasto a base di crostini di lardo di colonnata da accompagnare con un provolone di Fossa, magari con una spalmatina di marmellata di castagne o di fico. Come primo piatto dei paccheri alla larviata bianca. Per secondo un involtino di manzo molto sottile con dentro una fettina di pancetta, un po’ di salvia, una sottiletta, saltato in padella col vino e un cucchiaino di pomodoro. Quanto al dessert c’ho mia madre e quindi un bel dolce da Scaturchio. Il tutto innaffiato da un Aglianico del territorio e dal classico limoncello di casa Jurdàn.

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di Mario Vella
Campaniasuweb.it

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