L'iniziativa prevede il recupero di circa 30 Km di carrarecce
storiche di campagna (che fanno parte di un più ampio tratto di 70
km complessivi), vecchie strade di comunicazione che uniranno in un
percorso continuativo Buja fino al parco urbano del Cormor nella
frazione di Colugna. È infatti arrivato alla fase definitiva il
progetto esecutivo finanziato dai fondi europei Interreg III A Phare
CBC del bando "Italia-Slovenia" (cui si aggiungono i fondi stanziati
dalla Regione nella finanziaria di quest'anno) per un totale di 1
milione 900 mila euro.
A breve verrà indetto il bando per l'affidamento dei lavori che
dovrebbero essere conclusi su tutto il percorso per la fine del
2006. Dal punto di vista turistico il progetto presentato a
Tavagnacco potrà soddisfare un'ampia gamma di richieste: dall'amante
delle escursioni in bicicletta al consumatore attento ai prodotti
agricoli sani e sicuri (acquistabili direttamente nelle aziende
situate lungo il percorso), dall'appassionato di ippica al turista
alla ricerca di un'oasi di relax.
"Si tratta di un progetto innovativo e unico per la nostra Regione -
ha sottolineato il sindaco di Tavagnacco
Mario Pezzetta - in quanto è frutto della capacità dei
Comuni coinvolti di fare sistema e di riconoscere l'importanza di
una riqualificazione ambientale finalizzata a valorizzare ambienti
rurali poco conosciuti, riattivando una viabilità minore che
avvicini il visitatore alla natura e ai prodotti agricoli, secondo
un'esigenza sempre più sentita da persone di tutte le età. Ringrazio
la Regione e la Provincia di Udine per essere state così sensibili a
questo progetto da averlo appoggiato subito con convinzione". Il
progetto riguarda in particolare la valorizzazione e promozione
delle risorse naturalistiche della valle del Cormor e il ripristino
della viabilità secondaria con percorsi ciclo-turistici, basandosi
su esperienze analoghe come il "Sentiero smeraldo" nell'alto
Isontino sloveno.
"Con l'avvio del progetto In@natura
- ha spiegato l'assessore all'ambiente del Comune di Tavagnacco
Chiara Comuzzo - si dà
attuazione a un'idea di restauro ambientale, ad un concetto di riuso
dell'ambiente che punta soprattutto ad aumentarne la fruibilità.
L'obiettivo è quello di recuperare una rete di strade di campagna
che consentano ai turisti di breve e medio raggio di andare alla
scoperta della natura, dei borghi rurali, degli agriturismo e delle
aziende agricole presenti sul territorio. In prospettiva futura
l'itinerario della Valle Nord del Cormor dovrà collegarsi ad un
sistema più ampio di percorsi ciclo-ippici che, attraversando
l'Umbria, arriverà fino in Toscana".
Nei comuni coinvolti dal progetto è prevista, oltre alla
riqualificazione viaria, la realizzazione di cartellonistica e di
segnaletica specifica, identificabile con un logo realizzato
appositamente, il riassetto della vegetazione e un'opera di
riforestazione. Le infrastrutture realizzate saranno poco invasive,
ecologiche, realizzate con materiali che si possono inserire in modo
naturale nell'ambiente. L'itinerario si snoderà più precisamente per
27,3 km, di cui circa 6 asfaltati, e andrà a toccare i maneggi "Castellerio"
di Pagnacco e "Monte Albano" di Colloredo fino a raggiungere il
"Circolo ippico Bujese".
Comune di Tavagnacco
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