Krimisa, oggi
Cirò (Cremiss era anche il nome
di una colonia greca e di un tempio dedicato a Bacco situato
nell’attuale Cirò Marina), vino che si
fregia dal 1969 della più antica DOC di Calabria,
prodotto nei territori dei comuni di Cirò e di Cirò Marina e in
parte di quelli di Melissa e Crucoli in provincia di Crotone.
Il Cirò Classico è quello
prodotto esclusivamente nei comuni di Cirò e di Cirò Marina, mentre
il Cirò Riserva è quello
invecchiato almeno tre anni. Nelle tre versioni, bianco, rosso e
rosato. Prodotto da contadini calabresi che hanno conoscenze
enologiche e tecniche di vinificazione di inestimabile valore,
tramandate nei secoli da padre in figlio.
Le sue origini sono avvolte nella leggenda. Tutta la nostra storia è
racchiusa in questo vino di Gaglioppo
le cui uve prosperano da circa tre millenni nelle vigne di Cirò.
Dopo l’arrivo della filossera (1860) che mise in ginocchio la
viticoltura europea, sopravvissero esclusivamente i vitigni più
”forti” e capaci di dare un vino che fosse un pregiato mezzo di
scambio. Ad essere scelto, allora, primo fra tutti, fu il Gaglioppo.
Da questo stesso vitigno, su questa medesima terra incantata, i
nostri antenati ottennero quel famoso vino che fu offerto a Milone
di Crotone al tempo dei suoi strepitosi successi ai giochi di
Olimpia.
In occasione di “Athene
2004” (replicando l’esperienza delle Olimpiadi di
Città del Messico del 1968, che come vino ufficiale della
manifestazione fu scelto proprio il Cirò) la vitivinicoltura
regionale mantiene il suo ruolo di protagonista. Ma il vino non e’
il solo protagonista.
Oggi come ai tempi della Magna Grecia, quando dei veri e propri
“enodotti” in terracotta, furono costruiti nella calabra terra, e
che partendo dalle colline circostanti Sibari, arrivavano
direttamente ai punti di imbarco, dove tramite navi permettevano al
vino di raggiungere le località del Mediterraneo, fino ai paesi
nordici, per far apprezzare e conoscere il vino di Calabria nel
Mondo ... oggi in acque greche è approdata la storica nave scuola
della Marina militare, “Amerigo Vespucci”, carica di “Bontà
Calabresi”. In occasione dell’inaugurazione delle Olimpiadi,
l’Ambasciata Italiana ha organizzato una cerimonia, presenti
autorita’ istituzionali e sportive e giornalisti, ... “ospiti
d’eccellenza” i prodotti eno-gastronomici calabresi.
Misteriosi affascinanti legami, tra la calabra terra e la Grecia,
tra terra e sapori ed antiche leggende. Delle Olimpiadi la prima
notizia risale ai giochi organizzati in Grecia nel 776 a.C.
Dall’inizio del I millennio a.C. ogni quattro anni venivano
organizzati in onore di Zeus i “cinque giorni di Olimpia”, tale data
non è confermata, in ogni caso solo da allora si cominciò a stilare
l’elenco dei vincitori.
Durante lo svolgimento dei giochi, vi era una “tregua d’armi” in
tutto il paese. Le Olimpiadi sono nate per una necessità di pace,
per offrire cioè momenti di tregua alle popolazioni impegnate in
continue e violente guerre. Ed i greci rispettarono l’impegno di
riporre le armi durante le ”Olimpie”.
Facciamo rivivere anche questa tradizione? in modo duraturo ed in
ogni angolo del Mondo, e che il “Mitologico Vino” possa essere di
buon auspicio e diventare il "Vino della PACE".
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Beatrice Zadera
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