25.08.2004 | Cultura e Tradizioni

Krimisa, il ''Vino della vittoria'' sul podio alle Olimpiadi

Fatta rivivere l’antica leggenda che narra di un vino rosso, il Krimisa, dato in premio ai vincitori delle Olimpiadi “Athene 2004”. Veniva offerto agli atleti come bevanda e nutrimento; un vino rosso corposo prodotto in una zona chiamata Enotria, ”terra dove si coltiva la vite alta da terra” l’antico nome con cui era conosciuta la Calabria. Lo stesso antico nome della Calabria venne poi esteso a tutta l’Italia.

Krimisa, oggi Cirò (Cremiss era anche il nome di una colonia greca e di un tempio dedicato a Bacco situato nell’attuale Cirò Marina), vino che si fregia dal 1969 della più antica DOC di Calabria, prodotto nei territori dei comuni di Cirò e di Cirò Marina e in parte di quelli di Melissa e Crucoli in provincia di Crotone.

Il Cirò Classico è quello prodotto esclusivamente nei comuni di Cirò e di Cirò Marina, mentre il Cirò Riserva è quello invecchiato almeno tre anni. Nelle tre versioni, bianco, rosso e rosato. Prodotto da contadini calabresi che hanno conoscenze enologiche e tecniche di vinificazione di inestimabile valore, tramandate nei secoli da padre in figlio.

Le sue origini sono avvolte nella leggenda. Tutta la nostra storia è racchiusa in questo vino di Gaglioppo le cui uve prosperano da circa tre millenni nelle vigne di Cirò. Dopo l’arrivo della filossera (1860) che mise in ginocchio la viticoltura europea, sopravvissero esclusivamente i vitigni più ”forti” e capaci di dare un vino che fosse un pregiato mezzo di scambio. Ad essere scelto, allora, primo fra tutti, fu il Gaglioppo. Da questo stesso vitigno, su questa medesima terra incantata, i nostri antenati ottennero quel famoso vino che fu offerto a Milone di Crotone al tempo dei suoi strepitosi successi ai giochi di Olimpia.

In occasione di “Athene 2004” (replicando l’esperienza delle Olimpiadi di Città del Messico del 1968, che come vino ufficiale della manifestazione fu scelto proprio il Cirò) la vitivinicoltura regionale mantiene il suo ruolo di protagonista. Ma il vino non e’ il solo protagonista.

Oggi come ai tempi della Magna Grecia, quando dei veri e propri “enodotti” in terracotta, furono costruiti nella calabra terra, e che partendo dalle colline circostanti Sibari, arrivavano direttamente ai punti di imbarco, dove tramite navi permettevano al vino di raggiungere le località del Mediterraneo, fino ai paesi nordici, per far apprezzare e conoscere il vino di Calabria nel Mondo ... oggi in acque greche è approdata la storica nave scuola della Marina militare, “Amerigo Vespucci”, carica di “Bontà Calabresi”. In occasione dell’inaugurazione delle Olimpiadi, l’Ambasciata Italiana ha organizzato una cerimonia, presenti autorita’ istituzionali e sportive e giornalisti, ... “ospiti d’eccellenza” i prodotti eno-gastronomici calabresi.

Misteriosi affascinanti legami, tra la calabra terra e la Grecia, tra terra e sapori ed antiche leggende. Delle Olimpiadi la prima notizia risale ai giochi organizzati in Grecia nel 776 a.C. Dall’inizio del I millennio a.C. ogni quattro anni venivano organizzati in onore di Zeus i “cinque giorni di Olimpia”, tale data non è confermata, in ogni caso solo da allora si cominciò a stilare l’elenco dei vincitori.

Durante lo svolgimento dei giochi, vi era una “tregua d’armi” in tutto il paese. Le Olimpiadi sono nate per una necessità di pace, per offrire cioè momenti di tregua alle popolazioni impegnate in continue e violente guerre. Ed i greci rispettarono l’impegno di riporre le armi durante le ”Olimpie”.

Facciamo rivivere anche questa tradizione? in modo duraturo ed in ogni angolo del Mondo, e che il “Mitologico Vino” possa essere di buon auspicio e diventare il "Vino della PACE".

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Beatrice Zadera
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