Prima Egisto,
poi Giuliano e ora
Andrea. Sono i tre nomi della
famiglia Natalini che hanno dato
vita alla neonata azienda di Montepulciano (Si) che prende il nome
dall’antico nome del colle dei vigneti,
“Le Bèrne”. Non è un
francesismo, come ricorda Andrea, ma il nome che, in seguito a una
ricerca effettuata all’archivio storico di Siena, è risultato
relativamente al luogo in cui oggi sorge la proprietà. Deriverebbe
da Verna o Verena, antichi vocaboli tardo etruschi significanti
“svernare”. Pare infatti che i nostri avi, lavoratori di cave di
tufo in quelle zone, si ritirassero in quella collina a riposare
durante l’inverno.
L’azienda “Le Bèrne” non è soltanto storia e curiosità, ma
soprattutto vino. Piccola la produzione che ha visto la prima
imbottigliatura nel 2000 anno del quale oggi la cantina presenta una
riserva di tutto rispetto.
In realtà la famiglia Natalini
produce vino dal 1960, quando il nonno Egisto decise di vinificare i
vini dei vigneti di famiglia. Dal 1995 Andrea, il più giovane
dell’azienda, ha iniziato a occuparsi personalmente dei raccolti
dando vita all’idea di poter etichettare il prodotto. Con la
consulenza del famoso enologo toscano Paolo
Vagaggini l’attività è divenuta più intensa e effettuata
a livello scientifico. Sei ettari di vigneto a un’altitudine di 350
m s.l.m. con un terreno di origine pliocenica ottimo per la resa
dell’uvaggio rosso.
Il vitigno più frequente è naturalmente il Montepulciano
Prugnolo Gentile, protagonista
della produzione del Vino Nobile.
Le non molte bottiglie annue (25.000) sono a garanzia di un prodotto
che guarda alla qualità più che alla quantità.
Sulla qualità si sono trovati d’accordo molti giornalisti e
specialisti presenti alla Anteprima del Nobile che si è tenuta il 17
febbraio scorso.
Il Nobile 2002 è risultato fiore
all’occhiello della gamma dei vini dell’azienda definito l’assoluta
novità dell’anno considerata la giovane esperienza commerciale
dell’azienda.
Non solo vino però, visto che il signor Giuliano, durante una
scampagnata nella tenuta, non ha esitato a offrire la tipica
bruschetta con l’olio di produzione de “Le Bèrne”.
Intanto Andrea Natalini anticipa
l’acquisto di altri tre ettari all’interno dei quali saranno
impiantati vitigni di Prugnolo Gentile che renderanno più ricca la
produzione del Nobile dell’Azienda. Un piccolo spazio sarà inoltre
dedicato all’impiantamento di una piccola selezione di clone di
colorino de “Le Bèrne”, uva caratteristica della famiglia Natalini.
In attesa del Vinitaly 2005
Andrea ricorda il grande successo ottenuto nel 2004 con molti
operatori di settore che hanno apprezzato il vino premiandolo anche
in alcune autorevoli guide dei vini.
Alessandro Maurilli
almapress@tiscali.it |