E’ stato questo il
principale argomento che ha interessato il
convegno di domenica 20 febbraio alla Rocca Paolina di Perugia
nella giornata conclusiva della prima esperienza del Grappitaly.
Presente tra gli altri il direttore generale delle Politiche
Agroalimentari del Ministero delle Attività Agricole,
Salvatore Petroli, il quale ha
tranquillizzato produttori e distillatori dicendo che il Ministro
Gianni Alemanno si sta
adoperando al meglio affinchè a Bruxelles permanga la tutela che
fino a oggi ha riguardato il nostro prodotto.
«Sono fiducioso che la battaglia sulla
grappa sarà vinta – ha affermato
Petroli – anche se i timori restano». Dal Ministero
intanto si chiede all’Unione Europea un “confronto
equilibrato” tra esigenze localizzate e esigenze
collettive. Durante il convegno Italo
Maschio, presidente del Comitato Nazionale Acquaviti e
vice presidente Assodistil, ha ripercorso le tappe della Comunità
Europea in merito di revisione al regolamento 1576 con interventi in
materia di indicazione di area geografica e di etichette. L’idea di
mediazione sarebbe al momento quella di indicare la Denominazione
con grappa e l’area di indicazione l’Italia dando comunque la
possibilità a altri paesi di chiamare il distillato grappa.
L’idea non accontenta molto i produttori italiani e, come ha
ricordato nell’incontro il presidente di Assodistil,
Antonio Emaldi, questo
intervento sarebbe molto grave e pericoloso per le oltre 1500
aziende italiane che producono il distillato.
Alessandro Maurilli
almapress@tiscali.it |