A New York successo oltre ogni previsione per la prima giornata
dedicata al gusto e ai sapori d’Irpinia preparati dalle abili mani
dello chef Antonio Pisaniello
(“La locanda di Bu” – Nusco - Avellino) e promossi dalla Comunità
Montana Terminio Cervialto di Montella (AV), guidata da Nicola Di
Iorio, che attraverso l’evento statunitense – che costituisce uno
dei tasselli più significativi del Piano Integrato Rurale “Itinerari
irpini di pregio”, di cui la Terminio Cervialto è soggetto
responsabile – continua su scenari sempre più rilevanti l’opera di
promozione del territorio e delle sue eccellenze.
Molto seguito ed apprezzato è stato il workshop interamente dedicato
alla pasta fresca, tradizionale piatto irpino, fatto di ingredienti
semplici ma dal gusto inimitabile. A New York, presso l’elegante e
sobria sede della James Beard Foundation al Greenwich Village,
dinanzi ad una “platea” composta da addetti ai lavori, giornalisti
ma anche da semplici appassionati della cucina italiana, lo chef
Pisaniello ha spiegato i segreti e le tecniche per la preparazione
di tre tipi di pasta che costituiscono l’asse portante della cucina
tradizionale irpina: il cecaluccolo, il fusillo e la maccaronara.
I partecipanti al workshop hanno apprezzato soprattutto la
possibilità di creare, attraverso semplicissimi ingredienti –
sostanzialmente acqua e farina – formati di pasta così interessanti
e piatti così gustosi a conferma di una cucina, quella irpina, che
mantiene inalterata la sua suggestione, che riesce a non tradire la
tradizione, ma che sa evolversi attraverso un’interpretazione
moderna.
Lo chef Pisaniello ha illustrato le particolari tecniche attraverso
cui dal semplice impasto nascono i gustosi piatti della tradizione
irpina. Con gli immancabili strumenti da cucina – il ferro per i
fusilli e il mattarello per la maccaronara, donato poi ad ogni
partecipante del workshop – il pubblico americano ha osservato con
attenzione – nonché sperimentato con le proprie mani - le varie fasi
della lavorazione.
A supportare Pisaniello, nell’illustrazione dei piatti, la
giornalista enogastronomica americana, Carla Capalbo, nota
soprattutto per il suo volume interamente dedicato ai sapori della
Campania dal titolo “The food and wine guide to Naples and
Campania”, e Jenny Auriemma, moglie dello chef e sommelier de “La
locanda di Bu” di Nusco (AV).
Lo chef Antonio Pisaniello, uno degli interpreti più interessanti
della nuova cucina irpina, ha riscosso un indiscusso successo, così
come l’intero workshop, che ha affascinato i partecipanti, ansiosi
di servire sulle proprie tavole le ricette tipiche irpine illustrate
dallo chef. Presenti, tra gli altri, anche numerosi americani di
origini irpine che non hanno mai visitato la terra dei propri nonni,
ma che intendono riavvicinarsi alle proprie radici proprio
attraverso la cucina, i sapori ed il gusto tradizionale della
provincia di Avellino.
A conclusione del workshop sono stati degustati i tre piatti
presentati, accompagnati da pregevoli vini irpini prodotti dalle
aziende Di Meo di Salza Irpina e Caggiano di Taurasi. |