19.11.2002 | Prodotti Tipici

La patata di Sompiano. Montefeltro: la parola ai coltivatori

Una nuova tipicità? Non lo sappiamo ancora. Ma ecco cosa ne dice chi la patata la conosce da vicino! Dal punto di vista produttivo, va detto che il seme viene totalmente reimpiegato, anche per dieci anni consecutivi, e questo fatto sembra non stancare il terreno.

Capiamo quindi la purezza del patrimonio genetico della varietà. I paesani, primo fra tutti Pilade Celeschi (memoria storica del paese, in quanto agricoltore e carbonaio di vecchia data), racconta come "i trattamenti contro la Dorifera, insetto capace di sterminare i raccolti, non vengono assolutamente fatti, passiamo noi una, due volte al giorno con un secchiello e una paletta per togliere le larve". 

Dal punto di vista della conservazione e del consumo, la patata locale dimostra una capacità di conservazione incredibile, non avvizzisce e non germoglia facilmente. Ha poi un colore interno rossiccio che piace e ricorda tanto il calore della gente del loco. Come dice Pilade: "la patata è la tigna!", quasi a ricordare che la patata di Sompiano è lo specchio della tenacia della gente del borgo.

Il Sindaco di Borgo Pace, ha deciso di fare analizzare da un apposito organo esterno il tubero considerato, che ha dimostrato tutte le proprie caratteristiche. La CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) della Provincia ha affrontato direttamente la questione della patata di Sompiano, ed ha deciso, (in accordo con l'Assessore alle attività produttive Sarti Leonardo), di andare fino in fondo alla questione e valutare la possibilità di valorizzare un altro prodotto tipico. 

Dagli orti ai fornelli
A dimostrazione del fatto che questa varietà di patata non è affatto frutto della fantasia, riportiamo una ricetta messa a punto dall'esperto della gastronomia locale Rolando Ramoscelli:

Ingredienti:
800 gr di patata rossa di Sompiano, 200 gr di farro, 100 gr di pancetta, 1 litro di brodo, 1 bicchiere di olio extra vergine di oliva, 1 cipolla, 1 costa di sedano, 1 carota, 80 gr di pecorino grattugiato, 8 fettine di pane abbrustolito, sale e pepe.

Preparazione: 
In una pentola fare rosolare nell'olio un trito di sedano, carota e cipolla: unire il farro, mescolando farlo cuocere per 15 minuti. Bagnare con il brodo e a poco a poco, aggiungere due patate tagliate a cubetti. Salare e pepare. In una pentola lessare le rimanenti patate e passarle al passaverdura. In un pentolino far rosolare a fuoco lento la pancetta. Quando il farro è cotto versare nella pentola la polpa di patate, la pancetta e il brodo, mescolare e servire nelle fondine con il pane abbrustolito. Ultimare con l'aggiunta di pecorino grattugiato

henry marinelli
per la redazione del Portale 
www.montefeltrotour.it

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