La sperimentazione
si concluderà con la raccolta dei grappoli ghiacciati di Avanà,
vitigno autoctono emblema della Valle, nei vigneti terrazzati della
Cantina la Maddalena della cooperativa Clarea. L'evento si svolgerà
alla presenza del Presidente della
Comunità Montana Alta Valle Susa, delle Autorità di
Chiomonte e della stampa
nazionale.
L'esperienza si inserisce all'interno dell' ampio progetto curato da
Donna Sommelier Europa: "I Vini
del ghiaccio - Ice wines ed Eisweine dal mondo" in collaborazione
con la Regione Piemonte, in corso dal primo dicembre e in
svolgimento per tutta la durata dell'evento olimpico presso l'antica
sede del Museo di Scienze Naturali di Torino.
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Donna Sommelier Europa
ha selezionato rarissimi "Vini del
ghiaccio"
provenienti da Canada, Austria, Francia e Italia per
proporli al pubblico degli operatori specializzati e
degli appassionati. |
Cosa sono i Vini del Ghiaccio
Il vino del ghiaccio è, in una suggestiva immagine, figlio del volto
invernale dell'acqua, prodotto e vinificato in condizioni estreme,
acqua e vino in un binomio di eccellenza per una qualità ricercata.
In alcune
zone dell'Europa centrale e del Canada, a novembre, è
assolutamente normale che l'uva si trovi ancora tutta
sulla pianta e che vi trascorra anche per mese di
dicembre e buona parte di gennaio.
L'azione del gelo disidrata il frutto e permette una
concentrazione dei succhi, intensificando così gli aromi
ed i profumi del vino ottenibile. Gli acini,
raccolti congelati, vengono dunque pressati in
condizioni di freddo estremo, con
temperature che si aggirano intorno ai -10 gradi
centigradi.
In questo modo, la parte acquosa del frutto,
costituitasi in cristalli, può essere scartata,
consentendo di ottenere non più di qualche pregiatissima
goccia di succo concentrato. Il risultato è quindi un
mosto molto zuccherino che darà un vino particolarissimo
chiamato Icewine, Eiswein
o ancora Vin de Glace,
vale a dire "vino del ghiaccio". In seguito il vino è
lasciato ad una lenta fermentazione naturale che dura
svariati mesi e che andrà ad arrestarsi naturalmente. |
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Gli esperti sono
concordi nel ritenere la Germania di fine '700 il paese natale dei
vini del ghiaccio. In quei primi tempi peró, l´Eiswein era un
prodotto casuale: solo a partire dal 1960 un numero sempre maggiore
di viticoltori ha riconosciuto il fascino dell´Eiswein, producendolo
regolarmente ogni anno.
Gli Eisweine sono prodotti oggi in alcune zone della Germania, sui
dolci pendii della zona del Rheingau e della Mosella, in Austria,
sulle colline del Burgenlad che abbracciano il Danubio, nella verde
Alsazia e lungo le pendici dei Pirenei nel Sud Ovest francese e , in
Italia, in Valle d'Aosta, a Morgex, ai piedi del Monte Bianco, nella
fredda e ventilata Val d'Arda, nel piacentino e sulle colline del
Cuneese, in Piemonte, ma anche oltreoceano nelle immense distese
vitate della penisola del Niagara in Canada e lungo le sponde del
lago Ontario, dove questi preziosi vini sono noti come Ice Wines.
Durante le più fredde notti d'inverno,
dunque, si compie allora il prodigio dell'Icewine. Con
l'aiuto di lampade e riflettori, decine di vendemmiatori tagliano,
rigorosamente a mano, i grappoli gelati. La
produzione è estremamente bassa, circa il 5-10% di una normale
vendemmia, mentre la qualità varia molto a seconda di
quanto il clima abbia agevolato sia la maturazione sia il
congelamento dei grappoli.
Le uve impiegate tradizionalmente in Europa sono il Riesling renano,
il Pinot noir, lo Chardonnay, il Gewurztraminer, il Muskat Ottonel,
in Italia il Moscato bianco, la Malvasia di Candia, il Priè blanc di
Morgex, ma anche ibridi appositamente coltivati, come il Vidal Blanc
e il Baco noir in Canada.
I "Vini del ghiaccio", estrema concentrazione del succo zuccherino
in ottimo bilanciamento con l'acidità, si propongono come veri vini
"da meditazione", il cui sapore lascia riconoscere note di frutta
secca ed esotica, aromi tostati, miele. Apprezzabili in
accompagnamento a dessert non particolarmente dolci, ma anche a fois
gras e a formaggi erborinati, si propongono come piacevole scoperta
all'interesse di tanti cultori del vino e delle sue magiche
interpretazioni.
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Maria Luisa Alberico
Direttore Donna Sommelier Europa
direttore@donnasommelier.it
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