| Qualsiasi modifica si voglia apportare all’attuale base normativa che è fondata sulla legge 169 del 1989, può essere percorsa solo dopo un approfondito dibattito e solo attraverso l’emanazione di un atto legislativo equipollente. Tradizionalmente, il concetto di fresco è legato al prodotto che mantiene tutte le caratteristiche naturali senza inserimenti tecnologici. La denominazione “latte fresco” nel vissuto del Consumatore significa: - latte italiano di qualità elevata, - un unico trattamento di pastorizzazione “dolce” che assicura che il prodotto finito, per integrità dei suoi componenti, è il più vicino possibile al latte crudo di partenza, - durata limitata che, al pari del processo impiegato, è garanzia della naturalità del prodotto e del mantenimento delle caratteristiche qualitative iniziali. Per le sue peculiarità il latte fresco pastorizzato è stato sempre considerato a tutti gli effetti come un “prodotto tipico e genuino”, frutto di una strategia produttiva e competitiva di Paese che non a caso vede nelle produzioni tradizionali di qualità il modello di valorizzazione prevalente del latte nazionale. Secondo gli organizzatori dell'iniziativa regionale a difesa del latte fresco, l’eventuale autorizzazione all’uso della microfiltrazione sul latte alimentare deve comunque inibire la possibilità di utilizzare per un tale prodotto la denominazione legale di “latte fresco” che deve rimanere d’esclusivo uso per il prodotto sottoposto solo al trattamento di pastorizzazione dolce e che abbia una durabilità conforme alla legge 169/89 (4giorni più uno). Occorre sottolineare che il nuovo processo non risulta attualmente autorizzato in nessuno Stato dell’Unione Europea, che mantiene sullo stesso una posizione di sostanziale prudenza; occorre pertanto che a pronunciarsi sulla nuova tecnologia sia direttamente l’Unione Europea, con una regolamentazione valida ed uniforme per tutti gli Stati aderenti. Occorre infine tener presente che la citata normativa – che nel tempo non ha subito modifiche, nè per opera del legislatore italiano nè tantomeno per intervento comunitario– non solo consente al consumatore di avere immediata cognizione delle caratteristiche qualitative ed organolettiche del prodotto, ma permette anche di individuare con facilità le qualità particolari di cui è portatore nel caso specifico il “Fresco ”, latte che per la qualità della materia prima utilizzata e la tipologia del trattamento termico subito mantiene gli elementi qualitativi ed organolettici caratteristici del latte appena munto. Cia - Confagricoltura - Copagri - Anca-Er - Confcooperative - Adiconsum - Federconsumatori Regionale e di Bologna |