06.08.2010 | Eventi Inserisci una news

Qualcuno mi spieghi cosa aspettano Franco Ricci e Terenzio Medri a dimettersi dall’Ais

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Quando parlo di Associazione Italiana Sommelier divento tenero: i miei inizi col vino, le lezioni seguite con passione e le serate in compagnia ad inventare descrittori attorno a un calice.

Tutto scorre. Ti diplomi sommelier, soddisfatto manco fosse il giorno della laurea, ma ben presto scopri magagne e giochi di potere. Come in tutte le famiglie, ma nella tua è sempre peggio. Un po' sbuffi, un po' sopporti i tanti "rimango finché mi conviene". Anche a me è convenuto, versare vino ai matrimoni è redditizio. Quando poi ti proclami "centro di cultura del vino più prestigioso del mondo", come fa l'Ais Roma, ai meriti guadagnati sul campo seguono grandi responsabilità.

Oggi però la cronaca parla di Franco Ricci e Terenzio Medri, due presidenti dell'Ais, condannati per violenza personale: le parole chiave sono "condannati" e "violenza personale", qualsiasi cosa il Codice Penale intenda al riguardo. Ne abbiamo parlato quasi ipnotizzati finché non è giunto il commentatore falletto a destarci dal sonno: Ricci e Medri mostrino un po' di dignità e si dimettano, possibile che in Italia non ci sia vergogna?

Sacrilegio. Chiedere le dimissioni di qualcuno? In Italia? E perché mai? Da noi non usa, pratichiamo l'anestesia totale al fastidioso senso civico. Anzi, badi bene chi azzarda richieste simili, a che titolo poi? Lei non sa chi sono io, per capirsi. Caro Franco Maria Ricci, faccio appello al nostro comune passato scout e ai doveri di un presidente verso i propri soci. Hai fatto tanto di buono, ma siamo uno stato di diritto, e la legge ha accertato e sanzionato una violenza personale. La B.A. (buona azione) del giorno sarebbe l'ammissione di colpa seguita da dimissioni, così da liberare l'associazione dal fardello. Questione di coscienza e onestà, più che di legge. Anche se siamo in Italia e nessuno si stupirà di trovarti al prossimo Bibenda Day. Anzi, baci e abbracci al potere, ci mancherebbe.

( Fonte Intravino )

 

Risposta di Roberto Gatti:

 

Molto grave che i due non rassegnino le loro dimissioni ( o che qualcuno....se ne è capace gliele faccia rassegnare ) ....ma ancora piu' grave mi sembra quanto segnalato dal sig. Toselli, in quanto sembrerebbe da una prima lettura, che addirittura si voglia abolire il collegio dei probiviri ecc.
Credo che in questo post nessuno di noi metta in discussione l' AIS in quanto tale ed in quanto associazione, ma solamente certe figure che negli ultimi anni hanno manifestato " conflitti di interesse " , minori solamente a quelli del nostro Psico...o, sulle quali ora pesa una condanna di un tribunale italiano, per reati molto gravi.
Nell' Ais ho anche io molti amici, mi onoro di essermi diplomato tanti anni fa nell'Ais, che mi ha insegnato l'abc del vino, ma certi comportamenti non degni di rispetto vanno censurati.
Tutto qui. Bene hanno fatto gli amici di Intravino a sollevare il problema e di sollecitare a gran voce le dimissioni dei due condannati. Per quanto nelle mie possibilità seguirò la strada fin qui intrapresa da INtravino, dando ampio risalto alla notizia.
Questo è il sale della democrazia attiva....per quale motivo dovremmo starcene zitti....??
Avanti tutta senza peli sulla lingua....anzi sullo schermo


Tag: roma, vino, winetaste, gatti, sommelier, Ais, ricci, bibenda, medri


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