18.10.2018 | Vino e dintorni Inserisci una news

Le Città del Vino in Sardegna per la Convention d’Autunno

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In programma l’elezione del nuovo Presidente. Tra i temi affrontati nell’assemblea dei sindaci il turismo del vino e il ruolo delle Strade del Vino, i progetti di archeologia della vite e le misure di detassazione per i pensionati che decideranno di andare a vivere nei territori enoturistici a rischio di spopolamento. Un programma di quattro giorni che coinvolge 7 Città del Vino della Sardegna: Alghero, Badesi, Berchidda, Monti, Sennori, Sorso e Usini

Comincia oggi in Sardegna la Convention d'Autunno delle Città del Vino, con un programma di visite e appuntamenti istituzionali che coinvolge i sindaci dei 430 Comuni associati in tutta Italia. L'evento, in programma da giovedì 18 a domenica 21 ottobre, è stato organizzato in collaborazione con l'Associazione Nazionale da 7 Città del Vino della Sardegna del nord, in provincia di Sassari: Alghero, Usini, Berchidda, Monti, Badesi, Sorso e Sennori.

 

Il "capitolo" più importante della Convention d'Autunno 2018 consiste nell'elezione del nuovo Presidente – al momento è in carica Floriano Zambon, ex sindaco di Conegliano (Tv) – del vice Presidente, della giunta esecutiva e del consiglio nazionale, che riunisce i coordinatori regionali delle Città del Vino.

 

"È un onore per noi ospitare un momento come questo – ha detto Giuseppe Morghen, sindaco di Sorso e coordinatore regionale delle Città del Vino della Sardegna – perché ci proietta in una dimensione nazionale come d'altronde accade quando ci rapportiamo con l'Associazione. Oggi però siamo noi protagonisti di questo evento e siamo ben felici di ospitare i rappresentanti delle Città del Vino di tutta Italia".

 

Durante i quattro giorni saranno anche affrontati alcuni temi centrali per le Città del Vino, in particolare l'enoturismo e la cultura. "Annunceremo gli argomenti del XV Rapporto sul Turimo del Vino in Italia, che sarà presentato alla prossima Bit di Milano – spiega il presidente in carica Floriano Zambon -. Dopo un 2018 molto positivo per l'enoturismo italiano ci aspettiamo dalla politica una nuova riflessione sul ruolo e la centralità delle Strade del Vino, organizzazioni territoriali che fanno da cerniera tra pubblico e privato e che sono fondamentali per la promozione locale e l'accoglienza. Soggetti – conclude Zambon – che meritano una rinnovata attenzione legislativa, risorse, programmi e strategie".

 

Il XV Rapporto sul Turismo del Vino, anche quest'anno curato in collaborazione con l'Università di Salerno, prenderà a campione: i Comuni Città del Vino; le cantine premiate al concorso enologico internazionale La Selezione del Sindaco - selezionate tra quelle che fanno accoglienza e degustazioni – e un gruppo di turisti del vino selezionati attraverso le cantine e i Comuni campione. Il Rapporto sarà utile all'Associazione anche per sviluppare nuove proposte per la difesa e la tutela dei territori enoturistici. Tra queste una misura ad hoc che consenta di detassare le pensioni per quelle persone che decideranno di andare a vivere nei territori a rischio di spopolamento del nostro Paese, in particolare in aree interne di Basilicata, Molise, Calabria e Sardegna.

 

Al centro del dibattito dei sindaci delle Città del Vino, che domenica mattina si riuniranno nell'Assemblea in programma a Usini (Ss), c'è anche il capitolo della cultura enologica e in particolare dei progetti di archeologia della vite e del vino che l'Associazione ha sviluppato in questi anni: in Maremma, a Siena, in Calabria, etc. Un rinnovato impegno che vuole valorizzare anche i casi di archeologia del vino rinvenuti in Sardegna, a partire dal comune di Urzulei, in Ogliastra, dove sopravvive la vite silvestris più longeva al mondo, addirittura millenaria: si trova in fondo a una valle boschiva nel sito di Bacu Bidalesti, dove per secoli i pastori si sono tramandati notizia della presenza di questa antica vite selvatica simile a una liana, con fusto di 135 cm di circonferenza alla base, dalla quale si diramano grossi fusti contorti, a serpentone, che possono superare i 40 metri di lunghezza e i cui tralci sovrastano la chioma degli alberi del bosco.

 

Questo il programma dei quattro giorni che sarà seguito da sindaci e amministratori:

 

Si partirà Giovedì 18 Ottobre, con l'arrivo degli ospiti ad Alghero, la visita alle cantine Sella e Mosca e la riunione del Coordinamento degli ambasciatori, alle 18 presso il Comune di Alghero.

 

Venerdì 19 ci si sposterà invece in Gallura, tra Monti e Berchidda, dove ci sarà ancora la possibilità di conoscere e visitare le aziende del territorio e una tavola rotonda su Vino e turismo a Berchidda all'interno del Museo del Vino.

 

Sabato 20 toccherà a Badesi, Sorso e Sennori. Badesi ospiterà una degustazione di vini accompagnata dai canti della tradizione mentre Sorso ospiterà alle 12,30 la riunione del Consiglio nazionale delle Città del Vino e, alle 15, la tavola rotonda su Vino e Archeologia. Da Sorso ci si sposterà a Sennori per la visita a una cantina e alle Domus de Janas, con degustazione di prodotti tipici.

 

Chiuderà il programma Usini nella giornata di Domenica, con l'attesa Assemblea delle Città del vino che si terrà alle 10.00 presso l'Auditorium comunale "Mario Cucuru". L'assemblea sarà preceduta dalla riunione del Coordinamento regionale, durante la quale sarà nominato appunto il nuovo direttivo. La giornata proseguirà con il pranzo e l'esibizione in diversi momenti del Coro di Usini e del Gruppo Folk San Giorgio.


Tag: sardegna, città del vino, Convention d'Autunno


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