09.06.2008 | Vino e dintorni

3° Serata di avvicinamento al vino a Ferrara

Si è conclusa a Ferrara, presso l’ Associazione Culturale Jazz-Life, la 3° ed ultima serata di avvicinamento al vino. Gli argomenti trattati, come da cartello sono stati: modalità ed ordine di servizio dei vini, incompatibilità di abbinamento con alcuni alimenti e cibi, accenno agli spumanti e metodo di produzione...

Gli argomenti trattati, come da cartello sono stati :

  • modalità ed ordine di servizio dei vini

  • incompatibilità di abbinamento con alcuni alimenti e cibi

  • accenno agli spumanti e metodo di produzione

  • i vitigni internazionali e gli autoctoni

  • maggiori vitigni e vini italiani

  • produzioni di vini Docg famosi e non

Si è passati poi, come di consueto alla degustazione di 4 vini, in ordine di servizio:

1) Spumante Classico Brut 2004-Sboccatura 2° Quadr. 2007 “ La Scolca “- Gavi- Docg

Uno spumante metodo classico di grande qualità e nobile fattura : nel bicchiere la spuma ricca e copiosa è risultata evanescente, come deve essere in uno spumante di qualità ; ricco e persistente il “ perlage “ formato da una miriade di minuscole bollicine; al naso presentava profumi intensi essenzialmente di frutta fresca, ricordandoci la mela ed i “litchi“, note agrumate di bella piacevolezza; in bocca era morbido, cremoso, con una giusta “frizzantatura“ che non disturbava la beva, anzi la stimolava; molto lunga la Pai che sembrava non finire mai. Uno spumante metodo classico che è piaciuto molto ai partecipanti alla serata, di qualità certa e bella fattura. Con uso di scheda Ais a punti, ha dato le seguenti risultanze :

82-86-84-88-85-89-87-84-78-90
83-86-88-89-80-82-87-85-87-86


totalizzando una media di 85,5 punti. Questo stesso spumante ha ricevuto la menzione al Concorso nazionale degli Spumanti di Conegliano nel 2007;


2) Azienda Terre Nobili di Lidia Matera

Vino Santa Chiara 2007 Igt Valle dei Crati- gr. 14

Un vino che ci ha lasciati letteralmente senza parole per la freschezza, qualità ed intensità dei profumi, un equlibrio sensoriale come poche volte capita di trovare, un grande vino della Calabria, di cui già avevo avuto modo tempo fa di scriverne e poi recensire tutta la gamma aziendale.

Un vino che nel bicchiere si è rivelato consistente e denso, di un bel giallo paglierino, con sfumature verdoline; al naso un effluvio di profumi meravigliosi di grande finezza e qualità, a ricordarci gli agrumi di queste terre, ma anche frutta a pasta gialla : pesca, albicocca, in bocca in grande equlibrio sensoriale, i 14 gr. di alcol non si avvertono, se non in maniera piacevole ed attenuata da una calibrata acidità ; una lunga persistenza lo manteneva a lungo sulle nostre papille gustative. Con uso di scheda a punti Ais ha totalizzato le seguenti risultanze :

93-95-91-85-87-87-88-96-84
83-89-90-90-87-83-89-92-91-90


con una media molto alta di 89,25

Un vino da medaglia d’Oro in ogni Concorso enologico a cui venga presentato.

Il mio plauso personale ed anche di tutti i partecipanti alla bella degustazione, a questa brava produttrice calabrese, di cui sentiremo parlare sempre piu’ spesso nel prossimo futuro. La sapiente mano e consulenza enologica del grande Mario Ercolino si sente, eccome !


3) Azienda Cantina Valdadige

Vino Enantio 2006- gr. 13

Un vino proveniente dal vitigno autoctono che altro non è che un lambrusco a foglia frastagliata della Val d’ Adige, che si presentava nel bicchiere:

di un bel rosso granato, ancora in tonalità viva; al naso inizialmente note di riduzione, che man mano che passavano i minuti si volatizzavano fino a scomparire:

al naso note speziate con sentore di leggera affumicatura, conferita dai legni in cui è stato affinato, frammiste a frutta rossa ; migliore alla gustativa dove risultava morbido, con leggera tannicità che non disturbava la beva; chiudeva con una persistenza di media intensità. Un vino che si è attestato intorno agli 80 punti.

Apprezzato per la sua unicità, originalità ed anche rusticità. Un vino semplice (nel senso più nobile del termine), che non pretende di stupire, ma che si lascia bere ogni giorno con grande allegria e facilità;


4) Azienda Pirro Varone

Primitivo di Manduria 2006 - “Special Wine“ gr. 1

Sulle bottiglie, che ho opportunamente decantato oltre due ore prima della degustazione, era scritto a ragione “Special Wine“ , un vino che ha lasciato letteralmente a “bocca aperta“ i partecipanti, e che pure io devo dire di grande fattura ed alta qualità.

Molto consistente nel bicchiere con archetti lenti a scendere sulle pareti del cristallo, fitti; al naso anche senza muovere il bicchiere, è una ventata di profumi della generosa terra di Manduria : frutta sottospirito su tutte, ciliegie in macerazione, ma anche eleganti note di tabacco dolce ; in bocca uno di quei vini che mi piace definire: “Un Vino dal Pugno di Ferro , in un guanto di velluto“: grande la souplesse, caldo nel centro bocca, ritornano le note di frutta sotto spirito, interminabile la lunghezza finale di bocca.

Un grande campione dell’agro di Manduria, dove le uve provengono da vigneti ad alberello vecchi di molti anni, in cui la produzione per ceppo è molto ridotta, producendo così uve ricche di zuccheri e di polifenoli. Un vino da “Standing Ovation“ attribuito da tutti i partecipanti, compreso chi vi scrive. Lo stesso vino al recente Concorso Internazionale del Vinitaly, si è aggiudicato nientepopodimenoche: La Grande Medaglia d’Oro, e quando per primo l’ho comunicato il 1° di Aprile al titolare, al telefono incredulo, mi chiedeva se fosse uno scherzo di qualche amico. No era tutto vero e strameritato.


Queste le risultanze con uso di scheda a punti Ais, ricordandovi che il primo punteggio riportato è il mio:

90-90-91-92-95-92-93-98-91-87-92-97-86

totalizzando una media di 90,82 punti


La serata è stata molto piacevole, allegra ed istruttiva, e si è conclusa con il taglio di alcuni salami casalinghi, prodotti personalmente da uno dei partecipanti, elaborati in maniera particolare: invece di usare il grasso come normalmente si usa, ha usato nell’impasto piccoli dadini di pancetta di maiale, ottenendo un risultato stupendo. Non da meno il caciocavallo Dop gentilmente offerto da uno dei partecipanti alla serata, portato direttamente dalla sua terra di origine : la magnifica terra di Puglia, che ci ha portato nel bicchiere uno dei vini da “Standing Ovation“ della serata.

Mi sono divertito pure io, vista la partecipazione e l’ interesse manifestato dai partecipanti, e conto di ripetere queste esperienze, tempo ed impegni permettendo.

Alla nostra salute , cari amici lettori, con i magnifici vini presentati nella 3° serata di avvicinamento al vino, tenutasi a Ferrara.

 
Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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