21.07.2008 | Vino e dintorni

Collavini e (e’) la Ribolla

Ci sono aziende che per la loro storia, la loro tradizione e le loro attitudini, vengono automaticamente associate ad una tipologia di vino, piuttosto che altre. Cosi’ è per l’azienda di cui vi sto scrivendo oggi...

Eugenio Collavini
Via della Ribolla Gialla 2
33040 Corno Rosazzo (UD) - ITALIA
Tel. +39-0432.753222
Fax. +39-0432.759792
www.collavini.it
collavini@collavini.it

che perfino nell’indirizzo ci riporta a questo vitigno, non sarà per puro caso…!!

Devo dire , ad onore del vero, che ancora ad oggi non ho trovato una ribolla gialla capace di emozionarmi o di farmi cambiare parere: vini piuttosto semplici nella maggior parte dei casi, senza sussulti degustativi di particolare interesse, vini ben fatti e nulla piu’. In questo mio convincimento sono anche confortato dal giudizio di altri colleghi degustatori, che nelle loro recensioni difficilmente arrivano a superare, in termini di valutazioni a punti, gli 85/86 centesimi.

Ma questa di oggi è un altro discorso, è si una ribolla gialla ma in versione spumantizzata ed il risultato è molto interessante. Il leggero passaggio in barrique , in fase di vinificazione è stato molto bene assorbito, perché il legno in questo caso è difficilmente percettibile, se non in una nota tostata al naso, e gli ha conferito piu’ struttura e complessità, e credo che questa sia l’unica ribolla gialla, o una delle pochissime, oggi spumantizzata in Italia.


Cenni storici


L'origine della Ribolla gialla è incerta: alcuni autori identificano l'antenata della Ribolla con l'uva "Avola", vitigno importato dai romani durante la loro dominazione del territorio friulano; secondo altri questa varietà coinciderebbe con la "Robola", coltivata in specie a Cefalonia, giunta in Friuli forse al tempo del dominio di Venezia, quando l'orbita dei commerci della Serenissima comprendeva il bacino del Mediterraneo Orientale.

La maggior parte degli studiosi è però concorde nel ritenere il vitigno di origine autoctona. Le prime notizie certe risalgono al XII secolo: a quel tempo i vini di "Rabiola" del Collio erano particolarmente apprezzati ed erano reputati particolarmente fini ed eleganti dalla popolazione locale.

Nel Trecento la Ribolla era coltivata sulle colline di Rosazzo e verso la fine dello stesso secolo la fama di questo vino aveva con ogni probabilità varcato la frontiera, tanto che alcuni cronisti tedeschi dell'epoca decantavano il "Rainfald" come vino di ottima qualità.

La Ribolla gialla è certamente un vitigno indissolubilmente legato al territorio in cui viene coltivato, una fascia collinare che da Tarcento scende fin quasi all'Istria; in pratica quella parte delle province di Udine e di Gorizia corrispondenti a zone importanti dal punto di vista vitivinicolo che sono poi l'Isonzo e, soprattutto, il Collio e i Colli orientali del Friuli.

Di questo territorio la Ribolla ha quindi seguito i destini, fino alle più recenti riscoperte. In pianura non si è mai diffusa: la tipologia del terreno e il microclima, evidentemente, non sono adatti alla coltivazione di questa varietà. La Ribolla gialla è coltivata anche nella zona collinare della vicina Slovenia, dove viene chiamata "Rebula".

In realtà la Ribolla gialla di cui andiamo a parlare è nello specifico quella del Collio, zona che vanta una tradizione enologica secolare e della quale vi abbiamo raccontato storie e vini in tante altre occasioni. Da questo punto di vista, vale la pena qui di ricordare che questo territorio godeva di una grande considerazione per i vini che vi si producevano, sia sotto il governo veneziano sia durante il periodo della dominazione asburgica della quale ha seguito i destini fino al drammatico epilogo della Grande Guerra che portò alla quasi totale distruzione di queste terre.

Il lento percorso di ricostruzione, passato attraverso un'altra guerra mondiale, è culminato nel riconoscimento della Doc Collio, avvenuta nel 1968, che, con le successive modifiche del 1989, ha sancito il disciplinare per ben 19 vini prodotti nella zona, tra i quali, appunto, il Collio Ribolla gialla di cui andiamo dunque ad approfondire la conoscenza.


Scheda tecnica

RIBOLLA GIALLA SPUMANTE-2004- ZONA DOC Colli Orientali del Friuli e Collio

Comuni di produzione
:4 ettari ubicati nei comuni di Corno di Rosazzo, San Floriano del Collio e Cormôns.

Resa uva: Mediamente 70-80 quintali/ettaro

Forme di allevamento
: Cordone speronato e Guyot

Densità di impianto: Da 4.000 a 5.000 ceppi/ettaro

Uva base: Ribolla Gialla

Epoca vendemmia: Anticipata

Gradazione alcolica: 12% vol. circa


Tecnica di vinificazione

Pressatura delle uve raccolte in cassetta con pneumopressa a 0,7 atmosfere. Decantazione statica del mosto fi ore e fermentazione primaria a temperatura controllata in acciaio inox e parte in barriques.


Presa di spuma

Solitamente avviene durante la primavera successiva in autoclavi orizzontali (per offrire una maggiore superficie di contatto tra vino e lieviti) ad una temperatura di 12°C che si protrae per circa due mesi.


Maturazione e affinamento

Necessita di una maturazione in autoclave completata da periodiche agitazioni dei lieviti sulla feccia (remuage), per un periodo minimo pari a 22/24 mesi. La parte conclusiva dell’affinamento è riservata alla bottiglia, ove la Ribolla Gialla Spumante si riposerà per almeno 6/8 mesi.


Vino

Il colore giallo paglierino dai vaghi riflessi verdognoli, perlage finissimo e persistente. Profumo delicato e fine, ma allo stesso tempo complesso e fruttato; al gusto si offre ricco di struttura e frutto, dalla lunga persistenza aromatica.


Consigli

Conservazione: bottiglia distesa al riparo dalla luce, in luogo fresco ed asciutto a 10/15°C

Accostamenti gastronomici: eccezionale aperitivo, accompagna piatti a base di molluschi e pesce. Eccelle anche come vino per tutti i momenti, anche da tutto pasto se si escludono carni rosse e selvaggina.

Cucina friulana: Servire a 8-10°C in bicchiere tipo Riedel serie “Vinum” Chardonnay.


Note di degustazione


Vino Spumante di qualità-Ribolla Gialla- 2004- gr. 12

Al colore è paglierino di media tonalità; minute e numerose bollicine salgono lentamente sulla superficie del vino ; al naso emerge una nota fruttata e leggermente “boisè“ appena accennata, in bocca si esprime al meglio: in equilibrio sensoriale, con una calibrata acidità, mai sopra le righe, ed una piacevolezza di beva sorprendente per questa tipologia, ne fanno uno spumante Brut a base Ribolla gialla veramente interessante ed unico. Credo sia questo l’unico spumante prodotto in Italia a base Ribolla Gialla.

Buona la “cremosità“ di bocca, buona l’intensità gustativa ed una medio-lunga Pai finale, che fa salivare a lungo.
Un prodotto originale e fuori da ogni schema precostituito, da provare assolutamente.

Alla salute, cari amici lettori, con la magnifica Ribolla Gialla di Collavini, in versione spumante.

 
Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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