26.09.2009 | Vino e dintorni Inserisci una news

Kabola e la sua stupenda malvasia in anfora

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Devo ringraziare ancora una volta questo bravo viticoltore istriano, per avermi dato l’opportunità di degustare alcuni suoi prodotti veramente notevoli.

Una azienda che è già stata selezionata , per diversi anni consecutivi, al Merano Winefestival, il che significa che è una delle aziende al Top della sua regione. Vi sto scrivendo di :

 

 

 

 

                   Vini Kabola

Kanedolo 90, 52462 Momjan, Istra, HR

Tel.: 385 (0) 52 779 208

Fax: 385 (0) 52 779 047

GSM: 385 (0) 98 255 797

e-mail: mmarkezic@inet.hr

 

 

L’ Azienda    

Ci troviamo nella parte nord-ovest della penisola istriana, a 275 metri al disopra del livello del mare, da dove si stende un incantevole panorama sulle Alpi e sulle Dolomiti, da una parte, e sulla rigogliosa area boschiva ed il mare splendido, dall' altra.

Potete raggiungerci passando per il valico di frontiera Castelvenere Dragogna. Siamo a 3 km dalla cittadina di Buie, a 8 km dal mare, a 18 km da Koper (Capodistria) e a soltanto 29 km da Trieste (Italia).  

Per assaporare la vera Istria e vivere una sensazione speciale, dovete assagiare i vini del momianese. La posizione ideale delle colline circostanti, rivolte verso sud-ovest baciate dal sole e la congiunzione tra la terra rossa e quella argillosa rappresentano il presupposto ed il segreto per la produzione di vini di fama mondiale. Nel passato i vini del momianese hanno figurato regolarmente anche sulla tavola della corte austro-ungarica. La malvasia istriana, il moscato, il refosco, il terano, il merlot, il cabernet sauvignon, sono vini tipici, dai colori e dalla fragranza unica.

II moscato di Momiano, pero' e qualcosa di veramente speciale. E' una varieta' bianca che si coltiva in un'area limitata attorno a Momiano. Cresce bene su terreni ricchi di marna, a 200 - 350 metri al disopra del livello del mare. La coltivazione del moscato in questo paese risale al XVII secolo. Si suppone che vi sia stato portato dagli immigrati venuti dalla Carnia, Friuli. Nel corso dei secoli, grazie alle condizioni particolari del terreno e del clima, ha acquisito caratteristiche singolari.

Consapevole dei vantaggi che queste terre hanno sulla coltivazione della vite, Marino Markezic ha deciso di continuare la tradizione dei suoi antenati e produrre il vino, impiegando pero' tecniche piu' moderne. I suoi vini (moscato, malvasia, terano...) vengono imbottigliati ed etichettati con la propria etichetta Kabola.

La sua fatica e' stata premiata con riconoscimenti e medaglie per la qualita' dei suoi vini.

 

 

 

SCHEDA TECNICA

 

MALVASIA ANFORA KABOLA 

 Nella grande famiglia delle Malvasie ve n'e una in particolare che dopo aver risalito isole e coste, partendo dal Peloponneso in epoche remote, ha trovato una sua culla dirinascita, tanto da guadagnarsi l'appellativo di "Istriana".

La troviamo infatti coltivata dal tredicesimo secolo nella nostra regione distinguendosi dalle altre Malvasie, tutte spiccatamente aromatiche, per la sua discrezione e delicatezza nel profumo, accompagnati da un persistente gusto che ben si integra con le pietanze, senza soverchiarle, senza sminuirle ma integrandosi gradevolmente in particolare con i piatti della cucina regionale.

Lo stesso vitigno e ben adattato ai vari 'terroir' Istriani, dalle terre prossime al litorale, alle piu’ interne ed elevate, dalle terre rosse alle colline bianche ed argillose: ogni vigna da il suo vino come e giusto che sia.

I caratteri del vino sono anche condizionati e variano molto con i diversi modi di vinificare. Troveremo una Malvasia fresca e ricolma di aromi delicatamente fruttati se vinificata 'in bianco', con separazione immediata del mosto prima della fermentazione. II suo gusto accattivante e poco impegnativo conquista facilmente i

palati di ogni tipo.

Le macerazioni di uve bianche (fermentazione in presenza delle bucce) brevi o piu o meno lunghe rinunciano alla fragranza di aromi e gusti per acquistare struttura, carattere, longevità: i vini sono spesso impegnativi ma se i presupposti sono giusti (annata, uva, vitigno) soddisfano i palati piu’ esigenti.

L'anfora ha permesso un salto di qualità nella macerazione del Malvasia. A questo modo di vinificare abbiamo riservato il nostro 'era' piu prestigioso: il vigneto sulla collina di 'Stanzia'.

La, sulle pesanti argille bianche, affondano le loro radici le viti di Malvasia Istriana,

per trarne caratteri unici. La pigiatura dell'uva in anfora, la prolungata fermentazione, la sosta fino a primavera del vino nuovo con le proprie bucce, la torchiatura, scandiscono il modo primordiale in cui e 'l'uva che diventa vino" e non "l'uomo che fa il vino".

L'uva che nasce dalla terra dona il proprio succo alla terra affinchè lo trasformi in vino: infine l'affinamento in legno restituira' lucentezza al colore come resina pietrificata: l'ambra.

Agli amanti del vino autentico e sincero proponiamo questa Malvasia d'Anfora che, celando con discrezione la sua nobiltà di origine, chiede di essere sorseggiato pensando ai valori semplici della terra.

Una testimonianza vocale del produttore al link:

http://meranowinefestival.wineblog.it/?p=63

 

 

NOTE DI DEGUSTAZIONE DI WINETASTE

 

Azienda Kabola- Malvazija “ Anfora “ 2006- gr. 14,80

 

Non aspettatevi il solito vino molto alcolico ecc., NO…nonostante l’alta gradazione qui ci troviamo di fronte a qualcosa di unico ed irripetibile, una esperienza che ogni amante del vino, in senso lato, deve/dovrebbe fare almeno una volta ( personalmente spero anche di piu’ ndr ) nella vita.

Un vino insolito, fuori dagli schemi, diverso da ogni altro a cui siamo abituati:

colore giallo oro, con sfumature ramate, naso di grande impatto olfattivo : molto intenso, originale, pulito, elegante  e particolare : a bicchiere fermo note floreali, mentre in rotazione emergono note agrumate, di frutta surmatura, leggere e piacevolissime note di ossidazione di grande eleganza; in bocca è in grande equilibrio sensoriale, i 14,8 gr. dichiarati in etichetta non si avvertono, tanto che a bottiglia coperta mi sarei fermato a 12,50, note di arancia candita, di agrumi, litchi e lasciato nel bicchiere ci regala per minuti interminabili nuove e diverse emozioni. Lunghissima la Pai. Una bella esperienza che mi sento vivamente di consigliare ad ognuno, i miei complimenti vivissimi a questo bravissimo viticoltore.

Non voglio assegnare alcun punteggio e/o voto, perché questo è un vino che si colloca di diritto nell’Olimpo degli Dei, ed è volato molto in alto….molto in alto.

Roberto Gatti


Tag: winetaste, gatti, malvasia, istria, kabola, anfora, gravner


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