28.04.2011 | Cultura e Tradizioni Inserisci una news

L'etichetta fa il vino pregiato

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SERVITI VINI DI QUALITÀ E SCADENTI. SPARIGLIATI TRA BOTTIGLIE E CARTONI Esperimento Allo Science Festival di Edimburgo dimostra che il prezzo condiziona il gusto

MILANO – Michele, l'intenditore più noto nella storia italiana della pubblicità, probabilmente qui non avrebbe fallito. Oltre la metà degli scozzesi sottoposti alla prova d'assaggio, invece, non hanno proprio capito se nel bicchiere messo davanti a loro, opportunamente bendati, si celasse un rosso d'annata o un vinello in cartone adatto a cucinare. Tanto da far arrivare ricercatori, psicologi e testate britanniche alla stessa conclusione: cari scozzesi, a comprare le bottiglie importanti perdete solo il vostro denaro.

L'ESPERIMENTO – La prova bendata si è svolta nei giorni scorsi a Edimburgo, nel corso del Festival internazionale della scienza (http://www.sciencefestival.co.uk/ )

che si chiuderà il prossimo 22 aprile. I ricercatori in psicologia dell'università dell'Hertfordshire hanno messo davanti a due bicchieri circa 600 volontari. Nel primo un rosso o un bianco o bollicine da supermercato, nel secondo lo stesso vino, questa volta di etichetta datata e prelibata. I prezzi andavano da circa 5 euro per le bottiglie economiche a un range compreso tra i 12 e i 40 euro per quelle più preziose. I vini provati variavano da un Pinot grigio a un Sauvignon, da un Merlot a uno Shiraz e l'esperimento è stato condotto anche su due champagne, il primo da circa 20 euro e il secondo di una marca con prezzi di mercato da quasi 40.

LE REAZIONI – Risultato del test: con la probabilità di indovinare del 50 per cento, ovvero rispondendo questa è la bottiglia vintage, questo è il vino da pochi euro, la metà degli interpellati ha clamorosamente sbagliato. Il che significa che i bevitori, senza sapere cosa stavano gustando, non avevano mezzi e cultura o papille abbastanza educate da capire il livello del nettare d'uva servito nei loro bicchieri. A dimostrare che la percezione di quel che essi bevono è data soprattutto dal condizionamento psicologico nel vedere l'etichetta, leggere il nome del vino, conoscerne il prezzo. Come conferma anche lo psicologo professor Richard Wiseman, che ha guidato la ricerca: «I risultati sono eclatanti. Le persone non sono state in grado di riconoscere un vino caro da uno economico e in questi tempi di ristrettezze economiche il messaggio è chiaro: i vini meno facoltosi che abbiamo provato, avevano per loro lo stesso sapore di quelli preziosi». Quel che i ricercatori non hanno detto è che se dalla Scozia, terra più nota per ottimi whisky e birre, il test fosse riproposto in Italia o in Francia, magari i risultati cambierebbero.

( Fonte Corriere.it )


Tag: vino, winetaste, gatti, prezzo, etichetta, edimburgo, festiva scienza, condizionamento


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