Verdicchio di Matelica
Grappolo di Verdicchio Bianco
Riconosciuto con D.P.R. 21.7.1967 modificato con D.P.R. 13.9.1995
Cantina Soc. Matelica e Cerreto d'Esi scrl
62024 Matelica (MC) Via Merloni, 12
Tel. 0737 787247 Fax 0737 787263
Sito internet :
Belisario.it
E-mail: belisar@indi.it
La disposizione (particolarissima ed unica nelle Marche) Nord-Sud di
questa valle, la sinclinale camerte, impedisce l'arrivo degli influssi
mitiganti marini generando un microclima-mediterraneo-continentale
caratterizzato da maggiori escursioni termiche dalla notte al giorno e
dall'Estate all'Inverno. L'effetto di questo clima dà origine ad
un'uva ricca di estratti, aromi
primarî, zuccheri e polifenoli, che si traduce poi in un vino dotato di un
elevato corpo che conferisce una particolare
attitudine all'invecchiamento.
L'areale di coltivazione conta una superficie
vitata di circa 270 ettari distribuita in collina ad altitudini
comprese fra 400 e 650 m s.l.m, che produce mediamente 3.200 tonnellate di
uva corrispondente all'incirca a 25.000 ettolitri di vino. Il
Consorzio Tutela Verdicchio di Matelica
riunisce solo dieci Cantine imbottigliatrici.
In particolare il periodo d'oro della viticoltura matelicese si sviluppa a
partire dal XVI secolo quando illustri studiosi hanno rivolto la loro
attenzione ai prodotti enologici di Matelica: l'archiatra papale
Andrea Bacci, il fabrianese
Francesco Scacchi per citare i più
importanti. E' il Notaio matelicese Niccolò
Attucci che nel 1579 per primo nomina espressamente il vitigno
che da il nome al nostro vino di Matelica: il
Verdicchio.
Il Vitigno
Si ottiene con uve del vitigno Verdicchio. Possono concorrere i vitigni
autorizzati, a bacca bianca, fino ad un amassimo del 15%. Le tipologie:
Verdicchio di Matelica, Spumante, Riserva e
Passito.
Le caratteristiche
Aspetto: Brillante dal colore
paglierino tenue.
Profumo: delicato, fragranza fresca e
persistente di frutta .
Gusto: asciutto, morbido, armonico,
con retrogusto gradevolmente amarognolo.
Gradazione alcolica: minimo 11,5º. Può
essere designata la menzione Riserva, se ha una gradazione di 12,5º ed un
invecchiamento di almeno 24 mesi, 4 di affinamento in bottiglia. La
tipologia Passito ha una gradazione di almeno 15º ed un anno circa di
invecchiamento. L'immissione al consumo avviene dopo un anno da quello
della produzione di uve.
Età ottimale: E' un vino di razza. Va
bevuto giovane o invecchiato. Le migliori produzioni maturano più a lungo
senza perdere freschezza e fragranza.
Azienda: Cantina Sociale Belisario e Cerreto d’Esi
Un po’ di storia
L' Azienda Belisario è stata costituita nel 1971 sotto forma di
cooperativa per vinificare le preziose uve di
Verdicchio di Matelica, vino riconosciuto a Doc fin dal 1967.
L'azienda conta circa 150 soci che coltivano oltre 250 ettari di vigneti
di Verdicchio tutti ricadenti nell'alta valle dell'Esino tra i comuni di
Matelica, Cerreto d'Esi ed Esanatoglia.
La coltivazione di tale vite è basata su antichi principi di alta qualità:
terreni con giacitura collinare, esposti a mezzogiorno con filari estesi
nord-sud, tutti raccolti in una ristretta vallata di terreno ricco di
oligoelementi e con buon tenore di sostanza organica. Le peculiari
caratteristiche pedoclimatiche (la valle scientificamente classificata
come "sinclinale camerte" è strettamente racchiusa tra la catena
appenninica e quella preappenninica caratterizzata dal promontorio del San
Vicino), la secolare tradizione colturale del vitigno verdicchio nel suo
originale clone autoctono, regala a questa area vinicola
uva rara per quantità ed alta qualità.
Con il costante controllo scientifico di tutte le fasi della maturazione
l'uva arriva in azienda nel momento ritenuto ottimale per i singoli
prodotti da ottenere.
La vinificazione segue la tradizione abbinata alla più moderna tecnologia
produttiva per avvalorare al meglio tutte le caratteristiche primarie e e
secondarie del Verdicchio e mantenerle nel tempo. E' da questo delicato
equilibrio che sono nati tutti i grandi vini Belisario.
Il continuo aggiornamento degli impianti, il potenziamento dei controlli
qualitativi, l'ampliamento della bottiglieria non sono che alcuni dei
tanti aspetti che assicurano costanza e serietà nella produzione. Il
direttore della cantina , l’enologo dott.
Potentini Roberto , cosi’ scrive sul sito internet:
E' la prima azienda produttrice di Verdicchio di Matelica che raggiunge
questo traguardo organizzativo. Essere
certificati ISO 9002 significa essere ufficialmente e
documentalmente garanti sulla qualità totale della produzione. Non
significa automaticamente che il vino è più buono, semmai questa è la
conseguenza di un grande lavoro a monte.
Essere certificati significa dare la certezza al consumatore sui metodi di
produzione dell'azienda, significa che l'azienda rispetta dei requisiti e
delle regole anche interne che mettono in funzione un sistema rigido di
produzione e di comportamento che determina la garanzia per il consumatore
finale sulla bontà della filiera produttiva aziendale. Quindi, nel caso
del vino, l'azienda deve operare secondo degli schemi di lavoro che, anche
se possono essere quelli di sempre, sono però controllati e regolati da
piani di prodotto, procedure gestionali, verifiche ispettive, istruzioni
operative, etc etc , tali da rendere la produzione totalmente monitorata e
rispondente a precisi metodi e modi.
Ad esempio se si riscontrano delle disfunzioni o dei risultati diversi da
quelli pianificati, tecnicamente definiti "non conformità" si devono anche
registrare e monitorare queste situazioni, e definire cosa e come
intervenire per limitare in futuro questa non conformità; in altre parole
errori o risultati inferiori a quanto progettato diventano basi di analisi
per il miglioramento, che deve realizzarsi pena la modifica del processo
che determina quella disfunzione.
Inoltre è pianificata anche la crescita dell'azienda e quindi del
personale, tanto che corsi di formazione e di qualificazione dei
dipendenti che hanno ruoli strategici, non sono delle eccezionalità ma
devono essere pianificati e frequentati con una metodica scadenza. Tutto è
periodicamente controllato (attualmente ogni 6 mesi) dall'ente
certificatore; quindi non è un esame superato che abilita "ad limitum", ma
è una verifica continua che se evidenzia disfunzioni o involuzioni, porta
all'immediata sospensione e ritiro della certificazione.
E' un altro nuovo piccolo passo avanti nella qualificazione delle
produzioni vitivinicole matelicesi, un significativo capitolo
nell'indispensabile sforzo per essere tra i primi, non per volgari e
sciocche manie di protagonismo, ma per la coscienza che il futuro sarà
sempre più selettivo e riservato a chi saprà e vorrà vivere i tempi.
Roberto Potentini
DEGUSTAZIONE
Vino: Verdicchio di Matelica Vigneti Belisario
anno 2001-gr.13,50
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Bisogna
sottolineare il fatto che questo vino è caratterizzato da una
vinificazione unica e particolare: l’iperossigenazione
del mosto. Questa tecnica consente un limitatissimo uso
dell’anidride solforosa, che molto spesso, dopo una gran bevuta
(anziché una vera degustazione) è la causa di tanti mal di testa,
con quel cerchio che sembra stringerti le meningi.
In questo modo il vino è anche piu’ stabile nel tempo , proprio
perché piu’ difficilmente ossidabile.
Che spettacolo questo vino: gradevole, piacevole e di
grande qualità. |
Lo versi nel bicchiere e
noti subito la sua consistenza: è denso di buon spessore, al naso è fine
con profumi di mardorla tostata, noce; in bocca è molto piacevole ancora
un po chiuso, ma se aspetti 10/15 min. (meglio aprirlo 10/15 min. prima
del pranzo o cena) comincerà a stupirti, evolvendosi, manifestando ancora
qualche traccia residua di fermentazione, leggermente “petillant“, ampio,
persistente, appagante, l’alcool di 13,50 non lo senti in quanto è ben
sostenuto da una calibrata acidità: grande prodotto e grande enologo (Dott.
Potentini Roberto direttore della Cantina). Questo vino è talmente
suadente ed accattivante che, difficilmente ne potrà rimanere un po’ nella
bottiglia!
Insomma un “gran ruffiano“, ma da non equivocare: è un prodotto di grande
qualità. Un vino che puoi bere anche come aperitivo o da sorseggiare in
dolce compagnia, magari accompagnato da qualche tartina non piccante (si
rovinerebbero le papille gustative !!). Ancora meglio con pesci e/o
crudità (a chi piacciono !!) senza uso di limone; l’optimum con crostacei
al vapore. Per la sua struttura può sostenere bene anche carni bianche,
senza salse e/o condimenti piccanti.
Da servire a temperatura di 10/12 gr.
Un vino da non perdere e di cui bisognerebbe tenerne sempre alcune
bottiglie in cantina, considerato che potrà durare anche 5/6 anni se ben
conservato, ed anche l’ottimo rapporto q/p di circa 7 €. la bottiglia .
Voto : 5 stelle piene e meritate *****
(p.s. i punteggi vanno da 1 a 5 stelle). Grazie dell’attenzione e prosit
“con verdicchio di Matelica“ a tutti !!
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Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it |
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