30.11.2004 | Cultura e Tradizioni

Veronelli, il ricordo di Roberto Gatti

A maggio di quest'anno avevo invitato Luigi Veronelli e Beppe Bigazzi a farmi visita qui nel Delta del Pò e Luigi aveva accettato con l'entusiasmo di un ragazzo di 20 anni, poi per motivi di salute il nostro incontro non potè realizzarsi. Ecco la copia della sua risposta.

da Luigi Veronelli
a Roberto Gatti

Caro Roberto, il tuo invito - che estenderò a Beppe Big, sabato 29 maggio - è un vero e proprio sogno.

Chissà che non abbia conosciuto tuo padre in uno dei viaggi precedenti nello splendido Delta (ero grande amico di Edgardo Sandoli, celebre in Milano per il suo ristorante "Al Brunello di Montalcino", ma nato ad Ariano Polesine ed a lungo patron del "Do Leoni"). Ti sarò grato se mi ripetessi l'invito a mezzo giugno.

Un forte abbraccio
Luigi Veronelli

Poi per motivi di salute non è stato possibile concretizzare la visita ma è come se Luigi lo avessi sempre conosciuto fin da 20 anni fa quando mi sono avvicinato in punta di piedi al mondo del vino e le sue pubblicazioni mi sono state di grande aiuto e mi hanno indicato la strada da seguire . Caro Luigi non ti dimenticheremo facilmente per quanto hai fatto per tutti noi amanti del vino italiano e di tutta l'enogastronomia nel suo insieme. Caro maestro un forte abbraccio e riposa in pace!
Roberto Gatti


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Veronelli, autore di numerose pubblicazioni, era originario di Milano.

La notizia della morte e' stata data dalla famiglia che, nel chiedere ''massimo rispetto per il dolore, prega gli amici di portare l'ultimo saluto mercoledi' 1 dicembre al Cimitero Monumentale di Bergamo''.

Veronelli era nato a Milano nel 1926: per quasi 50 anni ha rappresentato il critico enogastronomico per eccellenza. Uomo di battaglie, intuizioni, stimoli, idee a favore della cultura del mangiar e del bere bene e dell'agricoltura italiane.

Se oggi i vini, la cucina e ''i giacimenti gastronomici'' d'Italia - come li aveva definiti - stanno avendo il successo che meritano, gran parte e' stata opera sua. Scrittore brillante, battutista tagliente e creatore di un lessico tutto suo, Veronelli era uomo di grandi polemiche. Basti ricordare, ad esempio, il contrasto (e la penalizzazione a livello di giudizio) con un grande chef come Vissani, reo di non usare l'olio extra vergine di oliva nel fritto. Le sue Guide - le ultime sui ristoranti, sul vino e sugli alberghi sono appena uscite - hanno fatto scuola e tendenza.

Veronelli non classificava solo i ristoranti ma premiava i piatti che piu' lo avevano affascinato, descrivendoli con una prosa smagliante e sontuosa. Le sue idee sui cru, sui barrique, la spinta a considerare in un ettaro coltivato piu' la qualita' che la quantita', il recupero dei vitigni autoctoni, la classificazione dei vini e molte altre intuizioni hanno fatto di Veronelli un critico che - come e' stato detto - non ''assaggiava'' i vini ma ci ''dialogava''. E le sue descrizioni sono rimaste celebri: da 'Bocca piena e calda', a 'vino da meditazione', al recente 'prime wine'. Assistente in gioventu' del filosofo Giovanni Emanuele Barie', collaboratore di Lelio Basso, Veronelli e' stato amico di Luigi Carnacina con il quale ha scritto grandi testi ('La grande cucina', 'Mangiare e bere all'italiana', 'La cucina rustica regionale) di Gianni Brera (con cui e' stato autore di 'La pacciada'), di Mario Soldati che di lui scrisse: ''se Brera è il Gadda dello sport, Veronelli è il Gadda dell'enogastronomia''. Ma anche amico di Giangiacono Feltrinelli e dell'architetto design Silvio Coppola. Tanto battagliero da essere condannato anche a sei mesi di carcere per istigazione alla rivolta dei vignaioli piemontesi per protesta contro i grandi monopoli. E a tre mesi per aver pubblicato un libro di De Sade.

Negli anni Sessanta e Settanta e' stato autore di trasmissioni televisive sulla cultura dei vini e dei cibi. A 78 anni aveva nel cassetto un romanzo giallo e una miniera di idee per difendere la qualita', come le battaglie condotte con il sostegno dell'ANCI a favore delle Denominazioni Comunali dei giacimenti gastronomici e dell'olio d'oliva. Collaboratore di 'Carta', del 'Corsera' e di 'Class', Veronelli dirigeva la rivista 'VERONELLI EV. Vini, cibi, intelligenze'.

Tra i suoi libri piu' recenti: 'Le parole della terra' (con Pablo Echaurren), 'Viaggio in Italia per le Città del Vino', 'Vietato Vietare', 'Breviario Libertino', 'Il San Domenico di Imola'.

(fonte Ansa 29/11/2004 ore 20:40)

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