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Le alterazioni microbiche sono le più pericolose perché possono trasmettersi agli altri vini con i quali vengono a contatto, per esempio, in recipienti mal lavati. Il recupero di un vino alterato è aleatorio e costoso. Le alterazioni portano a una variazione di composizione del vino provocata dall'attività dei microbi: in questo modo vengono ad essere deprezzati i caratteri organolettici. Un vino che presenta caratteri di debolezza o instabilità bionica è predisposto ad "ammalarsi". Fattori che favoriscono l'insorgenza di problemi sono: basso grado alcolico (>12°), bassa acidità (ph>3,5), residuo zuccherino, bassa solforosa, pochi tannini, elevata disponibilità di azoto assimilabile e fattori alimentari, conservazione a temperatura elevata. La cernita delle uve con l'eliminazione delle parti lesionate e l'igiene di cantina rappresentano punti fermi da cui partire per ottenere un vino sano. Ma può non essere sufficiente e allora arrivano i problemi.
La fioretta deve il suo nome all'aspetto del vino colpito:
isolotti rosa o bianchi che si formano sul vino; dal collo di una
bottiglia fino ad una vasca di 100 hl, la fioretta colpisce con una
membrana completa che risale la parete del recipiente. Gli agenti causa di
questa malattia appartengono a 4 generi di funghi "cattivi": Candida,
Pichia, Ansenula e Brettanomyces; tutti hanno bisogno di aria per
provocare la fioretta, alcuni possono formare spore e/o fermentare.
La fermentazione mannitica è caratteristica delle zone calde e
le condizioni predisponesti sono fornite oltre che dalla temperatura
elevata anche dall'eccesso di zucchero nel mosto e dalla bassa acidità
dell'uva. La mannite si forma dal fruttosio per l'intervento dei batteri
lattici eterofermentativi. Il girato è considerato un problema dei vini deboli, poveri di acidità e ricchi di sostanze azotate: sembra che incominci la fermentazione per la presenza di bollicine ma, tutto ad un tratto, la massa s'intorbida e si ha precipitazione della materia colorante. I batteri lattici responsabili del girato trasformano l'acido tartarico in acido acetico e anidride carbonica.
Filante e Amaro sono anch'essi causati dai batteri lattici. Il
Filante colpisce i vini bianchi e giovani in bottiglia: li trasforma in
torbidi e dall'aspetto untuoso. La malattia è favorita dall'assenza di
ossigeno, dalla bassa acidità, poco alcol e residui di zuccheri.
L'acescenza (spunto acetico) è testimoniata chimicamente da
acidità volatile elevata: acetobacter (privilegia il vino) e gluconobacter
(preferisce il mosto) sono i batteri acetici. L'acetato di etile è la
molecola caratterizzante per l'aspetto olfattivo lo spunto acetico e solo
in seconda battuta si pone l'acido acetico. Quando avviene questo problema
diminuiscono gli acidi fissi, (malico e lattico) e il glucosio attaccato
dai batteri diventa acido gluconico.
La solforosa è un utile strumento di prevenzione per una buona
parte delle problematiche descritte; come ho accennato in alcuni casi
esistono anche altre possibilità ma sono fondamentali l'igiene e la cura
dei locali e delle attrezzature della cantina e, prima ancora, il
controllo della sanità delle uve.
- Lezione precedente:
Gli aromi del vino |