23.03.2010 | Normative Inserisci una news

E se domani ... i sommelier ...

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Che diranno domani i vari sommelier quando - finalmente - scopriranno che molti dei \"sentori\" percepiti nei vini da loro tanto decantati non derivano, come ci hanno spesso raccontato, da quello specifico terroir bensì da uno specifico agrofarmaco?

E che diranno le persone che in tutti questi anni li hanno ascoltati, protesi in una imbarazzante ammirazione, nell\'apprendere che quel certo sentore di mora matura magari non è altro che il terribile Endosulfan, una sostanza vietata da diversi anni in tutta l\'unione europea?

O che quella violetta appena sbocciata e appena accennata magari deve la sua esistenza non alla magia della natura bensì a quel veleno che è il Roundup Max?

Che figura ci faranno?
Non lo sapete?
Neanche io.
Considerato come si fa presto a rimuovere le cose che non collimano con i propri interessi.

Così come non so come mai per avere certe notizie bisogna infiltrarsi, come ladri in calzamaglia, in qualche network di ricercatori specializzati sugli agrofarmaci e, a pena di denuncia penale (si richiede di sottoscrivere una dichiarazione), essere obbligati a tacere le fonti di queste notizie.
Sembra un film di spionaggio, lo so, ma è quello che mi è capitato fra ieri oggi.

Infiltrato come uno studente di bioingegneria mi sono iscritto a questo network, e così ho iniziato a frugare, in mezzo a una marea di informazioni.

Così ho trovato questi due signori che dialogavano come niente fosse sul fatto che l\'informazione tace il fatto che gli agrofarmaci alterano, e di molto, il gusto e il profumo dei prodotti agroalimentari, come appunto il vino, parlavano poi di una ricerca condotta nel 2008 in tutta europa dalla quale si è scoperto che \"solo \" circa il 5% dell\'uva da tavola campionata è risultato essere fuorilegge, per il semplice fatto che i residui chimici contenuti superavano le quote ammesse per legge (denominate MRL o RMA).
In Italia la percentuale è risultata essere del circa il 7% e l\'Endosulfan (che è un insetticida neurotossico) si è trovato \"solo nei campioni di uva  italiana\".
Di che stare tranquilli insomma.

Tutto questo, e davvero molto altro, con tanto di nomi, dati, percentuali dei campioni e tutto il necessario per far scoppiare un pandemonio.

Così sono balzato sulla sedia ed ho iniziato a pensare a tutte quelle prose decantate con così lieve sensibilità dai tanti sommelier e specialisti del vino ...
Ai produttori che ci raccontano le caratteristiche \"organolettiche\" dei loro vini ...
Ai rappresentanti che ci spiegano le più lievi sfumature ... degli agrofarmaci!

E m\'è scappata una risata così fragorosa che il gatto che mi sta qui vicino s\'è spaventato e ha ingrossato la coda ...

Certo, ci vorrà un pò di tempo per scoprire a cosa corrisponde esattamente il Roundup nel ventaglio di paragoni olfattivi, oltre al centinaio degli altri agrofarmaci usati nella viticultura, ma volendolo davvero ...

Cmq niente paura, è tutto sotto controllo: tutte queste informazioni infatti sono ben conosciute dalle autorità in quanto sono loro stesse che le hanno commissionate, anche se poi, va da sè, restano chiuse a disposizione di pochi eletti.

Non potendo fare altro mi sono limitato a linkare quel network a una certa trasmisione Rai, nella speranza che vogliano infiltrarsi anche loro, e farci scoprire che quel profumo di confettura in realtà non è altro che un profumo di ... (eufemismo) spazzatura.

Insomma, una esperienza quella vissuta in questi due giorni, degna di qualche spy story, molto eccitante, ma anche molto penosa.
Se penso infatti che tutte queste sostanze sono sperimentate sugli animali, solo per avere dei dati facilmente manipolabili bè, vi lascio immaginare come mi usciva il fumo dagli occhi.

Pierpaolo Paradisi


Tag: sapore, profumo, vino, gusto, agrofarmaci, sentore


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