26.05.2021 | Eventi Inserisci una news

Oltrepò in Giro, è un giro di vite e di vita nel magnifico Oltrepò Pavese

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L'ultima settimana di maggio 2021 l'Oltrepò Pavese vivrà sotto i riflettori "rosa" del Giro d'Italia grazie all'arrivo di una delle tappe clou della Corsa Rosa

L'ultima settimana di maggio 2021 l'Oltrepò Pavese vivrà sotto i riflettori "rosa" del Giro d'Italia grazie all'arrivo di una delle tappe clou della Corsa Rosa.

Si tratta della frazione più lunga dell'edizione 2021 della corsa a tappe organizzata da RCS – La Gazzetta dello Sport: la Rovereto – Stradella nel finale presenterà un tratto molto suggestivo per lo spettacolo naturale e viticolo che rappresenta la bellezza e unicità di questo territorio lombardo, fortemente caratterizzato dalla viticoltura.

 

Per l'Oltrepò del vino e della sua gastronomia è un'occasione unica per presentarsi in tutte le sue eccellenze enogastronomiche ad un pubblico molto vasto e non per forza già informato, poiché l'Oltrepò Divino si è aperto solo di recente ad un turismo di prossimità ed esperienziale in una terra solitamente percorsa senza sosta, come una terra di passaggio.

 

Dall'estate scorsa, anche grazie alle numerose iniziative dei vari enti ed istituzioni, che operano sul territorio, Consorzio tutela vini compreso, la promozione enoturistica ha avuto uno slancio anche grazie alla bicicletta.

Il progetto "a due ruote" è scattato in occasione del Giro d'Italia 2019, quando Consorzio Tutela Vini Oltrepò insieme con Ersaf e Regione Lombardia portò "in Giro" come sponsor della Carovana Pubblicitaria con un mezzo dedicato, l'immagine delle colline vitate promuovendo "Armonie d'Oltrepò" come richiamo ad una terra vocata per il vino e caratterizzata dalla bellezza di una natura unica. In quell'occasione l'immagine dell'Oltrepò del vino attraversò l'Italia del Giro.

 

Quest'anno, un traguardo di tappa, con arrivo a Stradella (giovedì 27 maggio) vede lo stesso territorio ancora più protagonista con una partecipazione diretta e "in loco", che si realizza in partnership con il Consorzio Tutela Vini OP anche attraverso una serie di degustazioni, che coinvolgono gli 8 comuni attraversati dal finale della corsa.

 

I sette Comuni interessati dagli altrettanti appuntamenti enogastronomici (più Stradella sede d'arrivo) saranno animati da degustazioni (masterclass) nelle giornate di: giovedì 20 maggio, a Zenevredo; venerdì 21 maggio, a Montù Beccaria; sabato 22 maggio, a Broni; domenica 23 maggio, a Cigognola, lunedì 24 maggio a Canneto Pavese; martedì 25 maggio, a Castana e mercoledì 26 maggio, a Montescano.

 

All'incrocio di 4 regioni, l'Oltrepò del vino, che curiosamente è disegnato sulla cartina geografica a forma di grappolo, vanta una biodiversità invidiabile.

Quattro valli e quattro regioni: l'Oltrepò vanta quattro valli orientate secondo la direttrice Sud – Nord: Valle Staffora, Valle Coppa, Valle Scuropasso e Valle Versa. Esse collegano il clima mediterraneo marino della Liguria a quello più continentale della Pianura Padana.

 

 

TIPOLOGIE E VARIETA' | ENOTURISMO IN MOVIMENTO.

In questo grappolo di terra del vino e da sempre, tutti i vitigni trovano ottima espressione con una confermata caratteristica comune che vale per i vitigni destinati a vini da invecchiamento: la terra, per sua origine ampelografica e natura geologica, garantisce lunghi e qualitativi invecchiamenti.

Vale per il Pinot nero, vale anche per il Riesling ma in generale per tutti i vini.

 

Le colline morbide e armoniose promettono da sempre molta ricchezza attraverso il lavoro della terra, sono promesse mantenute per queste zone viticole molto suggestive e particolarmente apprezzate da un nuovo enoturismo slow che ricerca storie autentiche e paesaggi fini a se stessi e alla bellezza della natura. In questo "campo regionale" il grappolo del territorio d'Oltrepò Pavese afferma la sua leadership anche per la varietà di prodotti proposti.

Qui si produce una vasta gamma di vini di alta qualità e di sicura origine.

Una gamma completa che soddisfa ogni abbinamento eno-gastronomico dall'antipasto al dolce.

Sulle colline dell'Oltrepò i vitigni più rappresentativi sono: Pinot Nero, Croatina, Barbera e Riesling ma potremmo aggiungere: Uva Rara, Ughetta / Vespolina, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Cortese Bianco, Moscato, Malvasia e persino Müller-Thurgau.

Molto spesso nel vitigno si identificano – anche nel nome – i vini dell'Oltrepò Pavese. Che su queste colline, rese diverse anche dalle esposizioni e dalla natura dei suoli, diventano unici e inconfondibili.

Maggiori informazioni su www.consorziovinioltrepo.it/vini-vitigni/


IDENTITÀ E UNICITÀ: ANCHE QUI UNA STORIA.

Curiosando nella storia delle tipicità dell'Oltrepò Pavese scopriamo che nel 1884 l'Oltrepò Pavese vantava ben 225 vitigni autoctoni.

Oggi sono poco più di 10 quelli di maggior diffusione, con la tendenza da parte di alcuni produttori storici di recuperare le più evidenti testimonianze del passato, come ad esempio l'Uva della Cascina o la Moradella.

Nel 1884 la locale Camera di Commercio attestava nelle zone di Stradella, Montù Beccaria, Broni (...), si contavano allora ben 59 qualità di uva, tra le quali, spiccavano la Moradella, la Pissadella, l'Ughetta di Canneto, la Rossara, il Barbisino, il Pignolo, il Besgano, l'Uva d'Oro, lo Sgorbera, il Nebbiolo, il Moscatello e il Trebbiano. Poco coltivate erano a quei tempi la Croatina (da cui il vino Bonarda) e la Malvasia: pochissimo la Barbera, la Vernaccia, l'Altrugo e il Cortese.

 

ENOTURISMO | NUOVI ITINERARI DEL VINO.

Un esempio una partenza, una ripartenza.

In Oltrepò Pavese c'è una storia di biciclette e di cantine tutta da raccontare. Le sue colline sono perfette per essere visitate a due ruote, nel silenzio della natura, con bici muscolari o e-bike. 

Sono oltre 13 mila ettari vitati – in gergo non solo ciclistico mangia & bevi – questa è la, terza zona mondiale di produzione del Pinot Nero, ma anche terra di Riesling, Barbera, Croatina, Moscato con vini tipici come la Bonarda e il Sangue di Giuda, un territorio capace di proporre un abbinamento tipico dall'antipasto al dolce.

Qui si intrecciano ricette e prodotti della tradizione con una speciale contaminazione dovuta al crocevia geografico di tre regioni Piemonte, Liguria ed Emila Romagna.

L'enoturismo a due ruote è diventato una bella moda, soprattutto di questi tempi. Quindi tutte le cantine (ve ne sono quasi 1700) sono attrezzate ad ospitare degustazioni all'aperto o in cantina su prenotazione. E tutte le cantine hanno preso contatto con chi noleggia bici perché la proposta è diventata molto di tendenza.

 L'hashtag ufficiale è #OltrepoDivino.

Per approfondire www.consorziovinioltrepo.it


UN RITRATTO D'OLTREPO' ( DIVINO ) DALLA "O" DI OLTREPO' ALLA "E" DI PAVESE

O come Oltre il Po - Recita la Treccani: Oltrepò Pavese. Il settore della provincia di Pavia sulla destra del Po che si incunea come un triangolo fra le province di Genova, Piacenza (ca. 1100 km2). I centri principali sono Stradella, Broni, Casteggio, Voghera e Varzi. Va man mano elevandosi da Nord a Sud: il basso Vogherese prossimo al Po è una pianura, coperta da alluvioni recenti, boscosa lungo il fiume, nel resto coltivata a cereali e a viti; segue una regione collinosa dal caratteristico paesaggio di viti (produzione di vini rinomati); più a Sud si arriva con il Monte Lesima fino a 1724 m e questa parte più meridionale è coperta di prati e boschi. La maggior densità della popolazione si riscontra nella zona collinosa. Oltrepò è anche denominazione di vini bianchi e rossi DOC prodotti dai vigneti della zona collinare omonima. La denominazione senza altra indicazione aggiuntiva è riservata al vino rosso proveniente da vitigni Barbera (fino al 65%), Croatina (minimo 25%), Uva rara o Ughetta (fino a un massimo del 45%). Tale denominazione, con la specificazione aggiuntiva del nome di uno dei seguenti vitigni, è riservata ai vini ottenuti dai vitigni corrispondenti: Bonarda (vino rosso, 90% o 100% di Croatina); Barbera (vino rosso 90% o 100% di Barbera); Riesling (giallo paglierino chiaro, 100% di Riesling italico e/o renano); Cortese (paglierino chiaro, 100% di Cortese); Moscato (dolce, giallognolo paglierino, 100% di Moscato bianco); Pinot (paglierino verdognolo, o rosato o rosso, 100% di Pinot grigio e/o nero). La denominazione Riesling, Pinot e Moscato, in aggiunta a O. Pavese, è ammessa anche per spumanti naturali ottenuti dai rispettivi vitigni.

 

L come Lombardia - Una terra da sempre del vino, una terra che è più conosciuta per l'industria (e per una Milano da... bere!) che per la sua importante declinazione agricola. Ma è una terra che sa fare qualità anche nel lavoro della terra, ricca e biodiversa. Oltrepò Pavese, Franciacorta, Valpolicella: grandi denominazioni che sono eccellenza del mondo vitivinicolo. E che sanno proporsi in una chiave nuova sempre più legata al turismo esperienziale. Dove una degustazione lenta in una cantina storica che emoziona da 200 anni con un calice di vino è racconto infinito. In Oltrepò Pavese si può fare. Si sta facendo!

 

T come tempo al tempo - in un Territorio del vino dove tutto viene bene e da sempre, c'è un fattore - il fattore Tempo - che è positiva discriminante, caratteristica unica di questa terra (Terra!). I vini qui invecchiano bene. Le performance più interessanti le ottengono - guarda caso - proprio due vitigni internazionali molto amati nel mondo. E anche molto particolari. Particolari con la P di Pinot nero e ricercati come la R di Riesling. La longevità del Pinot nero d'Oltrepò Pavese che vanta anche una DOCG dedicata proprio al suo Metodo Classico, è una sorpresa continua che puoi incontrare frequentando caveau di cantine ultracentenarie... Tempo al tempo: qui c'è una ricchezza e una unicità di grande valore.

 

R come Riesling - Doppia erre perché soprattutto Riesling Renano, ma anche quello italico dice il suo perché! Per il Riesling, sicuramente è storia più recente rispetto al Pinot nero, ma il risultato, specie nella zona maggiormente vocata, quella che si descrive sulla carta geografica in una valle ricca di gesso e di ... ulivi e tocca i comuni di Calvignano, Casteggio, Montalto Pavese, Mornico Losana, Oliva Gessi e Rocca de' Giorgi, comuni che sono baciati dalla fortuna di questa varietà che qui trova un ambiente perfetto.

 

E come evviva - Evviva la biodiversità e le varietà d'Oltrepò. Nella Terra che vede convivere centinaia di specie di farfalle (più di tutte quelle che sono presenti nel Regno Unito) la biodiversità dell'Oltrepò del vino racconta la storia e lo storytelling di ben 7 DOC (più una DOCG quella del Metodo classico anche nella versione Rosè - Cruasé). Sette sono dunque le DOC e sono: Bonarda dell'Oltrepò Pavese, Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese, Casteggio, Oltrepò Pavese Pinot Grigio, Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese, Sangue di Giuda dell'Oltrepò Pavese e Oltrepò Pavese.

 

P come Pinot nero - Pinot nero di cui alla lettera T come tempo. Ma aggiungiamo qui e lo sottolineiamo: P come Prossima fermata per le bollicine DOCG e compagnia bella di altre fantastiche Denominazioni. E la prossima fermata è: il mondo! Sapevate che questa è la terza area mondiale per produzione di Pinot nero? L'Oltrepò del vino sta promuovendosi all'estero dove ancora non è conosciuto a sufficienza. In questo nuovo mercato internazionale (il mondo) che corre velocemente su nuovi binari, anche digitali, arriva l'occasione ghiotta e Perfetta (P come...) per ritagliarsi uno spazio che si traduce nel mercato mondiale. È una sfida, e quindi ci vorrebbe la S, che è anche la prima lettera disponibile e molto frequentata da vignaioli d'Oltrepò che hanno fatto grandi Sacrifici e vanno premiati.

 

O come un sorriso - Come una fetta di salame (rigorosamente Dop di Varzi), come una fetta di pane del Miccone di Voghera o Stradella. Come le curve tonde delle colline vitate, che sono bellissimo colpo d'occhio (Occhio) e che guarda caso se le percorri in sella ad un mezzo a due O, la bicicletta (anche quella assistita dal motorino, ma va bene anche una moto), possono entrarti nel cuore e non uscirne più. Su questo mood (doppia O inglese per giunta) stanno lavorando tutti: istituzioni, associazioni, Consorzio, organizzazioni turistiche e tour Operator: perché se c'è una terra del vino da conoscere, vivere ed esplorare lentamente assaporando bene tutte le sue curve, calice di vino compreso, quella è la Terra d'Oltrepò Pavese.

 

LA STORIA

Un'antica storia del vino e delle Denominazioni d'Oltrepò.

Chi abbia importato la vite nell'Oltrepò è incerto: alcuni pensano che dall'Armenia, dalla Georgia e dalla Mesopotamia irrequiete popolazioni ariane, per via di mare e di fiume, abbiano qui trovato insediamento stabile. La più chiara testimonianza sulla presenza della vite in Oltrepò risale (fonte Bollettino del Comizio Agrario Vogherese) al 1876, quando si attesta il ritrovamento di una caràsa fossile, vale a dire di un tronco di vite fossilizzato, lungo 25 cm per 6 di diametro, ritrovato nei pressi di Casteggio (Clastidium).A Casteggio c'è una delle Doc (il Casteggio Doc) dell'Oltrepò Pavese. La prima citazione sulla viticoltura in Oltrepò passa invece dalle parole di Strabone, vissuto tra il 60 a.C. e il 20 d.C. Strabone, nel 40 a.C., documentando un suo passaggio nell'Oltrepò scrive di «un vino buono, popolo ospitale e botti in legno molto grandi». Il comparto vinicolo è promosso e tutelato dal Consorzio fondato nel 1961 come consorzio volontario e divenuto istituzionalmente Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese dal 1977: il suo scopo essenziale è la promozione, tutela e vigilanza, delle Denominazioni di Origine prodotte dell'Oltrepò.

 

NUMERI DEL VINO IN OLTREPO' PAVESE (febbraio 2021)

Con i suoi 440 chilometri di colline e ca 13.000 ettari a Denominazione (sono ben 7 le Denominazioni presenti), l'Oltrepò Pavese rappresenta un patrimonio per l'enologia nazionale e internazionale. Un territorio che rappresenta il 60 per cento della produzione del vino in Lombardia – Terza area produttiva mondiale di Pinot nero.

Le aziende associate sono 160 (variano continuamente). La Filiera completa interessa 1301 aziende.

I numeri di ettolitri - produzione totale di vino nel 2020 e quintali di uva: DOCG q 21.515 pari a HL 12.894, DOC q 509.593 pari a HL 347.527, IGT q 607.412 pari a HL 426.765. Barbera, Croatina, Pinot Nero, Riesling potrebbero essere definiti i magnifici 4 dell'Oltrepò Pavese.

 

Silvana Albanese

Luciano Pavesio


Tag: consorzio, Oltrepò, Pavese, croatina, Pinot, Stradella, Rovereto, Ughetta, Cigognola, Montescano, Canneto, Castana, Zenevredo, Broni


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