26.04.2009 | Vino e dintorni Inserisci una news

Filiera corta: gli acquisti diretti in cantina fanno segnare +20%

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I consumatori sono stufi di spendere cifre improponibili e fuori logica e vanno direttamente dal produttore, dove possono visitare l'azienda, assaggiare il vino, chiacchierare con chi lavora in cantina per poi scegliere. Come si faceva 30 anni fa. Questo non รจ regresso, contrazione dei consumi. Ma intelligenza e saggezza.

A stigmatizzare questo mutamento di costume arriva la Coldiretti la quale ci informa che: se in generale i con­sumi tengono a contrarsi, la vendita diretta nelle cantine sta invece conoscendo un mo­mento d’oro.

Nel 2008 questo tipo di commercializzazione è aumentato del 20% rispetto all’anno precedente, raggiun­gendo il valore di 1,2 miliardi di euro. Segno inequivocabile che la ricerca del miglior prez­zo è diventata un’autentica priorità per gli appassionati. Oggi le aziende che aprono le porte ai consumatori sono 21.400 su tutto il terriorio na­zionale e contribuiscono a far crescere l’enoturismo, settore praticato da 6,5 milioni di ita­liani e che produce un volu­me di affari di circa 2,5 miliar­di di euro.

 

"Acquistare direttamente in cantina significa combattere la bolla speculativa sui prezzi ed è - precisa la Coldiretti - una opportunità per i consumatori che possono così risparmiare e garantirsi acquisti sicuri e di qualità, ma anche una occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare una specialità territoriale unica ed inimitabile. Il vino - sottolinea la Coldiretti - è oggi il prodotto più commercializzato dalle aziende agricole impegnate in Italia nella vendita diretta e supera abbondantemente ortofrutta, olio, carni e derivati e formaggi che seguono a distanza".

 

La ragione di questa nuova tendenza secondo me va ricercata nei ricarichi applicati al vino dalla catena distributiva che nei ristoranti è circa il 300% (un vero furto!!) ed in  enoteca oltre il 40%. Un po' troppo forse per un popolo che ha il vino del sangue e che a quanto sembra si è stancato di pagare dazio a tutti. Quindi gli italiani fanno come 30 anni orsono: vanno in campagna e comprano direttamente dal produttore. C'è una differenza però: prima si tornava con la macchina piena di damigiane, oggi invece si torna con le bottiglie belle e pulite. Etichettate a dovere, in modo da poterle mettere in tavola senza aver paura di essere tacciati da amici e commensali, di avere il braccino corto o peggio ancora non saper scegliere un vino.

 

 

 

 

 

 


Tag: vendita diretta, acquisti in cantina, vino in cantina


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