03.10.2005 | Prodotti Tipici

Mozzarella casertana, un ponte culinario tra due culture lontane

Che la mozzarella di bufala sia per definizione “campana” è ben noto a tutti. Una semplice ricerca su Google, popolare motore di ricerca e depositario informatico della conoscenza globale, dimostra che delle quasi 150.000 pagine dedicate alla “mozzarella di bufala” circa un terzo risultano associate alla keyword “campana”.

Il segreto del suo successo? Proviamo a chiederlo a Marlena Spieler, famosa scrittrice di libri di cucina (oltre 50 al suo attivo) e autrice dell’articolo "Napoli terra della mozzarella dei sogni", apparso lo scorso 18 agosto sul San Francisco Chronicles, in cui la giornalista afferma che “la mozzarella di bufala campana è la migliore del mondo”.

Marlena Spieler, bon viveuer e brillante scrittrice, ci confessa la sua irresistibile voglia di parlare e parlare e parlare del suo argomento preferito: il cibo in tutti i suoi aspetti. Oggi è il turno della mozzarella campana: “Il carattere del formaggio è così tenero, leggero e appetibile che pochi pezzetti sono come una piccola vacanza al sole - dice un'entusiasta Spieler - Il solo pensiero mi fa venire voglia di avere d'avanti un’amabile, gustosa mozzarella”.


In un recente articolo sul San Francisco Chronicles ha ammesso che la mozzarella di bufala casertana è la migliore del mondo. Come è arrivata a questa conclusione?
Caserta ha il maggior numero di bufali in Italia (con Salerno al secondo posto e la Puglia al terzo). Il loro latte viene usato per produrre un latticino così speciale e delizioso da risultare unico nel mondo dei formaggi. Tuttavia ci sono produttori e produttori. Alcuni sono migliori di altri; molti sono favolosi. Gli stessi bufali sono animali di cui essere davvero orgogliosi.

Lei ha definito la mozzarella casertana un’icona culinaria. Ritiene che sia il prodotto tipico campano più vendibile all’estero?
Sono certa che la pizza abbia giocato un ruolo positivo. Ma vorrei rimarcare che il prodotto è unico: leggero e ricco di latte. Ogni mozzarella ha un tipico aroma ed una consistenza caratteristica. A differenza di ogni altro formaggio, anche dello stesso fior di latte, che molti conoscono come mozzarella fresca. Il solo pensare alla vostra specialità mi rende felice e noto sempre uno sguardo sognatore nelle persone che mi sentono parlare dell’argomento. Divento una donna di glamour campana non appena do pochi morsi!

In America è un formaggio che ha successo o viene ricordato solo come condimento per la pizza?
La mozzarella fresca è un ingrediente chic di questi tempi. Gli americani di molte città sofisticate, come New York, Los Angeles e San Francisco l’adorano! La mettono nell’insalata, nei sandwich, la mangiano come antipasto, e, ovviamente, come condimento per la pizza. In tutte le riviste culinarie la mozzarella fresca è un tocco di stile, uno degli ingredienti preferiti e messo spesso in evidenza.

Sulla base della sua esperienza culinaria, quali sono le differenze tra la mozzarella americana e quella campana?
Ho sentito parlare molto bene di due produttori di mozzarella di bufala a sud della California ed in Texas, anche se non ho assaggiato i loro formaggi. Ma ritengo che la mozzarella di Caserta vinca comunque: posso assaporare la campagna casertana in ogni singolo morso. Dipenderà forse dalla dieta dei bufali, dall’erba che mangiano nei campi o dalla stessa aria campana?

C’è qualche VIP americano a cui regalerebbe chili e chili di mozzarella?
Sì, Bill Clinton e gli manderei anche un bufalo! So che l’ex presidente è una buona forchetta (anche se nei mesi scorsi è stato messo a dieta ferrea per problemi cardiaci) e pare che abbia un debole per questi simpatici animali.

Pochi mesi fa il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pozzuoli ha creato un gel che permette di conservare la mozzarella per un mese, dando la possibilità di esportare il prodotto fresco all’estero (leggi qui). E’ un esperimento che può riscuotere successo?
Non sono una scienziata. Mi piacerebbe verificare prima di tutto il sapore e la consistenza; inoltre vorrei sapere in che modo il formaggio stesso, le proteine, gli enzimi, etc. vengono alterati nel processo.

Spesso in Campania la mozzarella di bufala si sposa con i pomodori sorrentini creando la cosiddetta “caprese”. Con quale pietanza statunitense il latticino andrebbe d’accordo?
Mmmhh, la caprese è un’insalata favolosa ed è molto famosa anche in America. Proprio ieri ero in un ricercato Deli Restaurant e mi sono trovata di fronte ad un vassoio pieno di piccoli preziosi pomodori colorati e teneri bocconcini di mozzarella, il tutto cosparso da una manciata di basilico fresco di stagione.

Tempo fa ho pubblicato una ricetta a base di mozzarella fresca ricoperta di insalata di sedano al tartufo (sedano tagliato a pezzi sottili, condito con olio d’oliva, uno spruzzo di olio al tartufo e qualche goccia di limone). Molto gustosa. Recentemente ho anche letto la preparazione di una mozzarella infornata con pomodori maturi estivi e del basilico tailandese dolce.

A volte la unisco a spezie messicane, come tomatillos verdi (ndr, peperoncini leggermente piccanti), tortillas di grano e chili, oppure interposta con strati di melanzane grigliate, peperoni e pomodori arrostiti. Oh, adesso devo smettere di parlarne altrimenti mi viene l'acquolina in bocca. Ma questa è l'arma segreta della mozzarella: al solo pensiero hai subito voglia di mangiarla!

di Domenico Pacifici e Claudia Leotta
Fonte: Campaniasuweb.it

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