Da tempo si sostiene che
il turismo è per la Puglia una delle risorse per le quali passa
l'autostrada di uno sviluppo sostenibile della regione. E molto si
dibatte sulla necessità di puntare con decisione sul turismo anche
diversificando l'offerta, puntando cioè sul software, su processi di
valorizzazione piuttosto che esclusivamente sull'hardware, ovvero sulla
costruzione di spazi e luoghi per le vacanze. Diversificare significa
inoltre ridisegnare la mappa dei tesori di Puglia che annovera attrattive
spontanee e derivate ubicate non solo lungo la costa. Molti comuni
dell'entroterra pugliese vantano bellezze che non sfigurerebbero in un
itinerario turistico-culturale.
Proprio per avviare questo processo di consacrazione di un altro modo di
fare turismo nasce a Bari di la Scuola Superiore di Management nel
Turismo Rurale. Il progetto, che rientra infatti nell'istruzione e
formazione tecnica superiore, è stato presentato all’assessorato alla
formazione della Regione Puglia, valutato positivamente e quindi ammesso a
finanziamento dal fondo sociale europeo attraverso il Ministero per la
Pubblica Istruzione.
L'iniziativa è dell'associazione Movimento
Turismo del Vino (che in Puglia annovera tra i soci 50 imprese
tra cantine aziende agrituristiche, alberghi e tour operator), del
dipartimento di scienze economiche della facoltà di economia dell'Università
di Bari, dell' Istituto Per i Servizi Alberghieri e della
Ristorazione Perotti, dell'Ente di Formazione CNIPA Puglia,
dell'azienda di consulenza Sud Service.
Oltre alla presentazione tenutasi in data odierna presso la sala
consiliare del Comune di Bari (C.so V.Emanuele 84), sabato 21
giugno alle ore 10 presso l'IPSSAR Perotti di Bari (via Niceforo 8), alla
presenza dell'assessore alla formazione della Regione Puglia, Andrea
Silvestri, avrà luogo un seminario di orientamento, nel corso del
quale acquisire informazioni più dettagliate circa il percorso formativo,
conoscere il team dei docenti, verificare la scansione temporale degli
interventi formativi, effettuare l'adesione.
Gli interessati possono inoltre acquisire informazioni consultando
l'apposita pagina del
Movimento Turismo del Vino, e
inviando una mail a scuolasuperiore@yahoo.it anche per richiedere il
modulo di domanda.
Si tratta di un intervento formativo articolato in ben
tre semestri, per 1800 ore di cui 1110 di pratica,
orientati a disegnare il profilo professionale di un operatore in grado di
costruire itinerari per offrirli all'attenzione di turisti interessati a
tale offerta.
Gli utenti che saranno ammessi - previa selezione - alla scuola superiore
dovranno essere diplomati maggiorenni, preferibilmente in grado di parlare
correntemente almeno una lingua straniera e di misurarsi con i più comuni
pacchetti applicativi informatici. Possono partecipare alla selezione
candidati provenienti da ogni regione d’italia.
Nel novero delle aree tematiche da affrontare, oltre a economia,
marketing, comunicazione, marketing turistico, creazione d'impresa, lingue
(spagnolo, tedesco e inglese) i promotori hanno inserito un palinsesto di
laboratori del gusto, ciascuno dedicato ad un prodotto tipico, per
orientare gli utenti verso una dimensione consapevole dei punti di forza
dell'offerta turistica enogastronomia.
Gli utenti inoltre potranno contare su un ricco palinsesto di stage e
tirocini in Puglia e Toscana nonché su un seminario realizzato in stretta
sinergia con l'Ecole du Vin di Bordeaux.
Il progetto formativo prevede al termine, a scelta per gli utenti, la
possibilità di essere assunti (i più meritevoli) nelle imprese promotrici
del progetto, la possibilità di creare una propria agenzia di incoming
nell'area del turismo rurale e/o un congruo numero di esami universitari
accreditati. |